Lectio Gruppo Hera
La grande arte mantiene salda la sua radice tragica, il suo dedicarsi al reale impossibile da rappresentare. In che modo l’opera d’arte continua a implicare un’assenza a se stessa, una discontinuità, un’intermittenza e il silenzio come modalità del suo apparire?
Massimo Recalcati , psicoanalista di orientamento lacaniano, insegna Psicopatologia del comportamento alimentare presso l’Università di Pavia. Accanto a un lavoro di interpretazione dello sviluppo e della struttura del pensiero lacaniano, si è occupato di fenomeni di dipendenza alimentare. Più di recente ha indagato le figure del padre, della madre e della relazione familiare nell’epoca della crisi dell’autorità. Tra i suoi libri recenti: Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa (Milano 2014); La forza del desiderio (Magnano-Biella 2014); L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento (Torino 2014); Melanconia e creazione in Vincent van Gogh (Torino 2014); Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno (Milano 2015); Jacques Lacan, vol. II: La clinica psicoanalitica. Struttura e oggetto (Milano 2016); Il mistero delle cose (Milano 2016); Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato (Milano 2017); La pratica del colloquio clinico. Una prospettiva lacaniana (Milano 2017).