Giuseppe Conte<br>Nelle vene della comunità

Giuseppe Conte
Nelle vene della comunità

Conduce:
Sabato 19 settembre 2009
15:00 - 17:00 visualizza repliche
Ex Ospedale Sant'Agostino - Cortile Berengario

La poesia di Giuseppe Conte ruota attorno ai grandi temi del mito e della natura, che  trovano la loro espressione più alta nei suoi primi libri. La  forma discorsiva del suo verso si presta al dialogo delle idee e offre, al tempo stesso, un piano elevato delle rappresentazioni ideali di senso della “comunità”, sia pure in chiave non realista.
Sollecitato da Sitta e dal pubblico, Conte alternerà la lettura testuale all’indagine sui modelli di comprensione e di praticabilità della vita sociale, all’interno di quelle “vene profonde” dove scorre uno slancio assoluto verso la civiltà e la democrazia.

Giuseppe Conte: poeta, narratore e saggista, è nato ad Imperia nel 1945. E’ consulente per la poesia dell'Editore Guanda, ed ha scritto per quotidiani come Stampa Sera, la Repubblica e Il Giornale.
Ha esordito nel 1972 con un libro di critica, La metafora barocca, mentre i suoi primi testi poetici sono apparsi nella celebre antologia La Parola Innamorata (1978). Con la raccolta Le Stagioni (1988) Conte ha vinto il Premio Montale. È stato redattore della rivista “Il Verri” ed ha collaborato, con saggi di critica e teoria letteraria, a riviste come “Nuova Corrente”, “Sigma”, “Altri Termini”, “L'Altro Versante”, “Tema Celeste”.
I suoi interessi, che si focalizzano intorno ai grandi temi del mito e della natura, trovano la loro espressione più alta nei primi libri, L'Ultimo Aprile Bianco (1979), che ebbe un impatto molto forte sulla scena poetica di allora, e L'Oceano e il Ragazzo, con cui avvenne la sua consacrazione nel 1983. Nel 1992 scrive Dialogo del poeta e del messaggero, nel quale è contenuto il poemetto Democrazia, in cui tocca i temi e i toni della poesia civile, con riferimenti Whitmaniani.
Come traduttore, si è occupato di Blake, Shelley, Whitman e D. H. Lawrence, che considera i punti salienti della propria personale tradizione, insieme a Goethe, Foscolo e ai poeti liguri del Novecento. È profondamente interessato alla poesia americana contemporanea e alla spiritualità degli Indiani d'America.

Carlo Alberto Sitta è nato a Medolla (Mo) nel 1940. Ha praticato la poesia a cominciare dagli Anni Sessanta all'interno del Gruppo '63. Ha pubblicato In/finito (Torino 1968); Magnetodrome (Parigi 1971); Animazione (Parma 1974); La sesta terra (Milano 1985); Il principe errante (Modena 1989); L'anima virtuale (Bologna 2000); Museo degli astri (Modena 2006). Ha collaborato come poeta e critico, fra le altre, alle riviste «Il Verri», «Nuova Corrente», «Il caffè», «Uomini e idee», «Change», «Tam Tam». Ha tradotto dal francese opere di Pierre Albert-Birot, Jean Tardieu, Jaques Henric, Patrick Boumard, Sylvain Auroux. Ha curato numerose antologie di poesia contemporanea e allestito spettacoli di poesia in teatro come autore, regista e interprete. Ha fondato nel 1979 il Laboratorio di Poesia di Modena; nel 1981 la Rivista di poesia «Steve», che tuttora dirige; nel 2001 il Notiziario on-line «Plurabelle».

Il Laboratorio di Poesia è una Associazione Culturale che opera, senza finalità di lucro, per la conoscenza, la produzione e la conservazione della poesia contemporanea. Fondato nel 1979 da Carlo Alberto Sitta, svolge attività in diversi settori: formazione, editoria, teatro, conservazione, esposizioni. Conserva nella propria sede, con apertura al pubblico, una Biblioteca e un Archivio della poesia contemporanea, la biblioteca dell'Istituto "Ferrarini", fondi vari di storia cittadina.
Pubblica, dal 1981, il semestrale di poesia «Steve», la collana I libri di Steve, la lettera elettronica trimestrale «Plurabelle.

Laboratorio di poesia
Via Fosse 14
41121 Modena
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Fax. 059 281591
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Conduce: Carlo Alberto Sitta