Forme plastiche, corpi disabitati e dunque oggettivati che evocano matrici arcaiche o definitive, sono la cifra delle opere in mostra. In tre capitoli si propongono tre percorsi paralleli che di tanto in tanto s'incrociano. La determinazione dell’oggetto tipica del fare scultoreo azzera la necessità narrativa e costituisce un luogo oggettivo nel quale accogliere ed essere accolti: nelle parole dell’autore, un «osso del cuore». 

Fabrizio Loschi (Modena 1965) divide la sua attività artistica tra pittura scultura e letteratura. Le sue opere sono presenti in Italia ed Europa all'interno di numerose collezioni private e pubbliche. Ha pubblicato Democratura (Edizioni Gribaudo, Torino 2005) e Agguati (Incontri Editrice, Sassuolo 2010). 

La mostra prosegue fino al 27 ottobre 2012. Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato 10.30-12.30, venerdì e sabato 16.30-19.30, feriali e festivi su appuntamento.

Galleria Mies
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