Ramona A. Stone<br>Very Friendly

Ramona A. Stone
Very Friendly

Ematologi, cannibali, assassini seriali ed altri demoni illustri

Curatrice: Luiza Samanda Turrini
ore 15.00: inaugurazione con l’artista

Conduce:
Venerdì 12 settembre 2014
15:00 - 23:00 visualizza repliche

VeryFriendly è il titolo di un album dei Throbbing Gristle, pericolosi performer di fine anni Settanta e padri fondatori della musica industrial. Il disco è dedicato all’orribile coppia Myra Hindley e Ian Brady, gli “assassini della Brughiera”, che negli anni sessanta terrorizzarono l’Inghilterra uccidendo in modo efferato cinque bambini. A parte il tributo dei Throbbing Gristle, Myra Hyndley è stata ritratta in una gigantografia pixelata da Marcus Harvey, un esponente degli Young British Artists, ed è stata omaggiata da Jordan, la musa in latex della stilista Vivienne Westwood, che le ha dichiaratamente copiato la pettinatura.
VeryFriendly Ematologi, cannibali ed altri assassini seriali è dedicata alle stelle più nere dello star system contemporaneo, orbitanti in uno dei campi più oscuri ed inspiegabili della fama. Il culto dei serial killer genera inesauribili meccanismi di rimbalzo, fra la cronaca, la biografia, la fiction letteraria, cinematografica e televisiva, le citazioni nell’ambito della musica estrema (ma non solo), le rifrazioni in rete, le rielaborazioni artistiche. Tutto questo dispiegamento mediatico ha come epicentro referenziale degli esseri dediti ad atroci pratiche di terrore, tortura e morte, di fronte ai quali siamo tutti potenziali vittime. Ramona A. Stone si propone di impostare l’esplorazione di questo territorio tenebroso partendo da un confronto (raffinatissimo, com’è proprio delle sue modalità espressive) fra due titanici assassini seriali di culto nel mondo delle serie televisive, Dexter Morgan e Hannibal Lecter.

 

Ramona A. Stone: Femmina. Caucasica. Anni metà-40. Attività di mantenimento consolidate: trafficante di droga e Futurista Tirannica. (…) Pose se stessa come sacerdotessa senza futuro del Tempio Caucasico del Suicidio, vomitando la sua dottrina della morte-come-festino-eterno nei recipienti vuoti della gioventù di Berlino.
L’omicidio come possibile genere artistico ha solleticato l’immaginario di svariati operatori del settore, fra cui David Bowie, con il suo concept album Outside, sull’indagine del Dipartimento di Crimini Artistici intorno all’omicidio rituale della quattordicenne Baby Blue Grace. Indagine concepita come un ipertesto fatto a pezzi in stile William Burroughs, senza uscite, ma che sembra convergere su Ramona A. Stone.

Luiza Samanda Turrini è critica d’arte e curatrice free-lance. Collateralmente alle attività espositive di Cayce’s Lab, ha curato la pubblicazione del numero zero e del numero uno di UnknownPleasures, “fanzine di arte indipendente, robe strane, filosofia e resistenza”.

 

 

 

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