Galileo. Pensare è come il correre, e non come il portar pesi
Galileo Galilei, copia del Sustermas degli Uffizi. Petrini fece / 1845 - Ubicazione sconosciuta, già mercato antiquariale. Aspire Auctions, Cleveland, Ohio, maggio 2006, n. 84

Galileo. Pensare è come il correre, e non come il portar pesi

A cura di: Associazione di Volontariato “Ho Avuto Sete”
In collaborazione con: Centro culturale F.L. Ferrari, Fondazione Culturale Ambrosianeum

Conduce:
Domenica 20 settembre 2020

Lo spettacolo sarà articolato in diverse fasi. Si inizia con una proiezione di un video sulla collocazione della terra nel sistema solare, con il commento di Luca Fornaciari: dal cannocchiale di Galileo in poi, con quali macchine l’uomo ricerca i confini dell’universo? Si prosegue con una prima testimonianza di Andrea Cimatti che, da un punto di vista scientifico, spiegherà che conoscenza abbiamo noi oggi dei confini dell’universo.
Si presenta poi una risonanza artistica a cura del maestro Alessandro Pivetti. Nella certezza dell’imperfezione si aprono nuove strade compositive: Vincenzo Galilei e la nascita dell’armonia moderna. La pitagorica perfezione delle sfere celesti viene superata, così, la musica non ha più il compito di imitare come va il cielo ma racconta l’uomo nel suo cercare il cielo. La necessità di comprendere il testo della musica, il desiderio di esprimerlo con tutto se stessi, col proprio corpo: si inaugura un fenomeno musicale che compirà il proprio cammino con il romanticismo. La modernità musicale accompagna, a volte precede, lo sviluppo del pensiero occidentale. Si prosegue con le letture di Marina Brancaccio e Simone Maretti da Il Saggiatore e da altre opere di Galileo.Si termina con la testimonianza di Giovanni Ferretti, che risponderà alla seguente domanda: quando l’uomo scopre di non esser più al centro dell’universo, quali domande nuove si pone? Come cambia il rapporto col divino?

 


Commenti e testimonianze:
Andrea Cimatti, astrofisico e professore ordinario del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna
Giovanni Ferretti, professore emerito di filosofia teoretica ed ex rettore dell’Università di Macerata
Luca Fornaciari, astrofotografo

Interventi artistici:
Alessandro Pivetti, pianoforte
Silvia Sciolla, violoncello
Elisa Balugani, coreografa, direttrice artistica compagnia di danze urbane BlackSoulz
Marina Brancaccio,voce narrante
Simone Maretti, voce narrante 

Rappresentazione ideata e scritta da:
Andrea Ballestrazzi, Alessandro Pivetti e Paolo Tomassone

 

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