Arte lesa (dobbiamo capolavorare)
Alessandro Bergonzoni

Arte lesa (dobbiamo capolavorare)

Conduce:
Sabato 16 settembre 2017

La mancanza d'arti degli uomini Monki. Con-genio, per far saltare l'uomo sul più bello. Arti interiori o superiori, arti artificiali o arti fantasma? L'apologia di creato e il sommo: arte lesa, altre maestà, sacre, la commissione degli atti puri per non smettere più di capolavorare.

Alessandro Bergonzoni è artista, attore, autore e scrittore. Ha all’attivo sedici spettacoli teatrali, nei quali sviluppa un linguaggio surreale e visionario, capace di coniugare comicità, pensiero filosofico e sperimentazione linguistica. Alla produzione teatrale affianca una ricca attività editoriale, con sei libri pubblicati, tra cui l’ultimo, Aprimi cielo. Dieci anni di raccoglimento articolato (Milano 2020), che raccoglie una selezione degli scritti comparsi nella rubrica omonima da lui curata per anni su “Il Venerdì” di “la Repubblica”. Collabora anche con l’inserto culturale “Robinson”, dove firma la rubrica Il pensato del giorno. Nel cinema ha preso parte a Pinocchio (2002) di Roberto Benigni e Quijote (2006) di Mimmo Paladino. Dal 2005 ha ampliato il proprio percorso artistico avvicinandosi al mondo dell’arte visiva e performativa, attraverso installazioni e progetti site-specific. Tra questi si segnala Tutela dei beni: corpi del (C)reato ad arte (il valore di un’opera, in persona), presentata in diverse Pinacoteche Nazionali in dialogo con lo spettacolo Trascendi e sali. L’opera di Bergonzoni si distingue per una ricerca trasversale, che intreccia parola e immagine, corpo e pensiero, con un’attenzione costante ai concetti di confine, alterità e identità. Accanto alla produzione artistica, porta avanti un impegno civile e culturale sui temi della cura, della malattia e della coscienza, in particolare attorno all’esperienza del coma. Si dedica anche al tema della detenzione, proponendo percorsi teatrali e culturali all’interno delle carceri, e all’azione civile in difesa della non violenza, della dignità umana e dei diritti dei migranti. Da novembre 2025 porta in scena Arrivano i Dunque (Avannotti, Sole Blu e la storia della giovane Saracinesca), nuovo spettacolo che prosegue la sua indagine poetica e linguistica sulle soglie del senso e del vivere. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti: il Premio UBU, il Premio della Critica, il Premio Hystrio, la Coppa Volponi, il Premio Nazionale Cultura della Pace – Città di Sansepolcro e il Premio Montale Fuori di Casa.

Ultimo aggiornamento profilo: 2025

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