Politica e felicità
Remo Bodei

Politica e felicità

Conduce:
Venerdì 21 settembre 2001
Delineando i tratti del rapporto che intercorre tra politica e felicità in epoca contemporanea, Remo Bodei ha messo in evidenza le quattro caratteristiche principali dell’odierna esperienza della felicità: la costitutiva precarietà; la molteplicità delle definizioni culturali; la vulnerabilità delle sue condizioni pubbliche; l’oblio della possibilità di un futuro comune. La risposta della politica, nella storia, si è concentrata nell’esercizio del controllo attraverso la paura e la speranza. Una speranza che a sua volta si è evoluta nel passaggio dalle utopie alle ucronie, ovvero alla credenza nella realizzazione di un mondo felice in un futuro più o meno lontano, ma certo. Il distacco che si è originato tra storia e utopia ha comportato la fine di una concezione salvifica della politica e il conseguente fallimento di ogni richiesta di “attesa” e “sacrificio” in vista di un futuro migliore. Si tratta di una fuga dalla politica che trova realizzazione in quella che Bodei definisce una “economia psichica di rapina”, volta a cogliere ogni istante possibile di piacere, indifferenti alla costruzione della felicità, e soprattutto di una felicità comune. Infatti, il grande problema della politica attuale, evidente anche nei mezzi di comunicazione e di persuasione, è di gestire le frustrazioni di persone cui è stata promessa la realizzazione dei propri sogni. Non bisogna dimenticare tuttavia, conclude Bodei, che una vita migliore si consegue pur sempre attraverso il coinvolgimento comune, ossia attraverso la politica.

Remo Bodei (1938 - 2019) è stato professore di Filosofia presso la University of California a Los Angeles, dopo aver insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa. Tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica, si è occupato anche di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno. Ha inoltre indagato il costituirsi delle filosofie e delle esperienze della soggettività tra mondo moderno e contemporaneo, pervenendo a una riflessione critica sulle forme dell’identità individuale e collettiva. Tra i suoi libri: Ordo amoris (Bologna 1991); Geometria delle passioni (Milano 1991); Il noi diviso (Torino 1998); Le logiche del delirio (Roma-Bari 2000); Destini personali (Milano 2002); Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia (Bologna 2005); Piramidi di tempo. Storie e teorie del «déjà vu» (Bologna 2006); Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia (Milano 2008); La vita delle cose (Roma-Bari 2009); Ira. La passione furente (Bologna 2011); Immaginare altre vite. Realtà, progetti, desideri (Milano 2013); Generazioni. Età della vita, età delle cose (Roma-Bari 2014); La vita delle cose (Bari-Roma 2014); La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel (Bologna 2014); La filosofia nel Novecento (e oltre) (Milano 2015); Limite (Bologna 2016); Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno (Bologna 2016); Le forme del bello (Bologna 1995, 2017 edizione ampliata); Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale (Bologna 2019). È stato Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia.


Ultimo aggiornamento profilo: 2018

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