Le serenate di amore e di sdegno di Alessandro Stradella

Le serenate di amore e di sdegno di Alessandro Stradella

J. Feldman, E. Galli (soprano), G. Banditelli (mezzosoprano), S. Foresti (basso) accompagnati da Ensemble Aurora
Costumi di: Marco Baratti
A cura di: Associazione Musicale Estense
Note: ingresso € 7-9 (€ 1 per studenti e docenti iscritti Università di Modena e Reggio Emilia)
Conduce:
Domenica 22 settembre 2002
Ensemble Aurora
Enrico Gatti, primo violino e direzione
Concertino: Enrico Gatti, I violino; Olivia Centurioni, II violino; Gaetano Nasillo, violoncello; Anna Fontana, cembalo; Andrea Marchiol, organo; Edorado Eguez, tiorba; Marina Bonetti, arpa
Concerto Grosso: Violini I: Paolo Cantamessa, Rossella Croce; Violini II: Yayoi Masuda, Raul Orellana; Viole: Stefano Marcocchi, Chiara Zanisi; Violoncelli: Caterina Dell’Agnello, Sara Bennici; Contrabbasso: Giancarlo De Frenza.

Programma

Serenata “Qual prodigio è ch’io miri ?”
Per 2 soprani, basso, Concertino & Concerto Grosso
Emanuela Galli: Canto; Sergio Foresti: Basso; Jill Feldman: Dama

Serenata “Arsi già d’una fiamma”
Per mezzo soprano, due violini e basso continuo
Gloria Banditelli, mezzo soprano

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Serenata “Vola, vola in altri petti”
(“Il Duello”) Per 2 soprani, alto, basso, Concertino & Concerto Grosso
Emanuela Galli: Filli (soprano); Gloria Banditelli: Silvio (alto); Jill Feldman: Amore (soprano); Sergio Foresti: Sdegno (basso)


Alessandro Stradella nacque a Nepi, vicino a Viterbo, il 3 aprile 1639, da una famiglia nobile. Trascorse alcuni anni a Vignola dove il padre era vice marchese e forse studiò musica a Bologna. L'anno 1653 lo trova a Roma dove rimase fino al 1677, quando passò a Venezia, Torino e Genova. Qui il 25 febraio 1682 fu assassinato per motivi non del tutto chiari. Nonostante una vita movimentata e avventurosa, compose un grande numero di lavori. Francesco II d'Este, duca a Modena dal 1674 al 1794, fu un grande collezionista di musiche di Alessandro Stradella, e grazie a lui a Modena sono presenti 2/3 della sua intera produzione musicale, che il duca cercò anche dopo la morte del musicista. Le oltre 300 composizioni conservate comprendono tutti i generi dell'epoca: cantate ad una o più voci o col basso continuo solo o con l'accompagnamento di più strumenti; opere, prologhi, intermezzi e musica per un dramma in prosa; oratori e mottetti; arie, duetti, terzetti; madrigali; e sonate per uno, due o tre solisti o per organici più ampi. Inoltre, è il primo compositore in grado di comporre per il concertino-concerto grosso o solo o come accompagnamento per serenate. Infatti, "Vola, vola in altri petti" è la prima composizione databile per tale organico strumentale (1674). Tutta la produzione dello Stradella è caratterizzata da grande bellezza, maestria tecnica, cura particolare al contenuto emotivo del testo e forte sperimentalismo. E' con Stradella che si trovano i primi esempi di concerto grosso, in anticipo su Corelli stesso.

Ensemble Aurora - Enrico Gatti ha fondato nel 1986 l'Ensemble "Aurora" insieme ad altri artisti appassionati dallo studio e dall'interpretazione del patrimonio musicale anteriore al 1800, con particolare riferimento a quello italiano. Ciascuno dei musicisti dell'ensemble ha alle sue spalle un attento lavoro di ricerca personale, ed ha perfezionato e qualificato la sua preparazione presso le più prestigiose scuole europee quali il Conservatorio Reale dell'Aja, la Schola Cantorum di Basilea, il Centro di Musica Antica del Conservatorio di Ginevra, il Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio Superiore di Parigi. In un'epoca in cui le sonorità della musica antica stanno acquistando una fisionomia sempre più nervosa e ritmata l'Ensemble Aurora ha basato la ricerca della propria emissione sonora sulla caratteristica più costante dell'estetica sei-settecentesca: l'imitazione della natura, e quindi della voce umana, con le sue dinamiche, pronunce ed articolazioni. Su questa base l'impiego di strumenti originali ed un loro adeguato uso in relazione al repertorio affrontato non viene concepito come un fine, bensì come un mezzo prezioso per il recupero della tradizione italiana, contraddistinta da quella nobiltà e raffinatezza che solo un equilibrio fra rigorosa preparazione e fantasia interpretativa permettono. L'ensemble è stato ospite dei più importanti Festival e stagioni concertistiche europee ed ha inciso per le case discografiche Tactus, Symphonia, Emi, con cui ha realizzato varie prime registrazioni mondiali, e, dal 1995, Arcana. È stato insignito, fra gli altri riconoscimenti, del Premio Internazionale del disco "Antonio Vivaldi" per la migliore incisione di musica strumentale italiana del 1993 e del 1999, e del "Diapason d'or"..

Enrico Gatti è nato a Perugia e dopo gli studi di violino si è dedicato allo studio del repertorio Sei-Settecentesco. Allievo di Chiara Banchini, si è diplomsto a Ginevra in violino barocco e si è perfezionato all'Aja con Sigiswald Kuijken. Ha svolto concerti in tutto il mondo sia come solista sia come direttore. Nel 1986 ha fondato l'Ensemble "Aurora". Ha realizzato numerose registrazioni per le maggiori case discografiche ottenendo importanti riconoscimenti. Importante anche la sua attività didattica nelle più prestigiose scuole di musica antica: il Conservatorio Reale dell'Aja e l'Istituto di Musica Antica di Milano (ex Civica)