"Oui, c'est tout". Vite assolutamente normali

"Oui, c'est tout". Vite assolutamente normali

La fotografia contemporanea da Stephen Shore a Olivo Barbieri
Conduce:
Venerdì 19 settembre 2003
10:00 - 23:00 visualizza repliche
Convento di San Rocco - Loggiato superiore
La mostra, curata da William Guerrieri in collaborazione con Benedetta Alfieri, presenta una selezione di 41 opere di vario formato, un video e un cd-rom realizzati tra il 1991 e il 2002 per il progetto d'indagine Linea di Confine da parte di grandi autori di livello internazionale e autori emergenti della fotografia italiana e intende sottolineare un orientamento ben delineato nella fotografia contemporanea di ricerca, secondo il quale la vita che occorre indagare è la vita normale, ordinaria, quotidiana.

Opere di: Olivo Barbieri; Sergio Buffini; John Davies (GB); Gilbert Fastenaekens (B); Guido Guidi; Mara Piccinini; Michael Schmidt (D); Stephen Shore (USA); Marco Signorini, Franco Vaccari.

Olivo Barbieri (Carpi 1954). Inizia l'attività espositiva nel 1978. Dal 1989 compie con regolarità viaggi in Oriente, in particolare in Cina. Nel 1993, 1995 e 1997 prende parte alle Biennali di Venezia e a numerose altre manifestazioni internazionali. Nel 1996 tiene una retrospettiva al Museum Folkwang di Essen. Le immagini di Barbieri sono conservate nelle principali istituzioni museali italiane e straniere.

Sergio Buffini (Firenze, 1957). Ha partecipato a diversi laboratori e successivamente a progetti d'indagine di Linea di Confine dal 1999 al 2003. Ha partecipato a diverse iniziative, esposizioni e pubblicazioni sia in Italia che all'estero: Spazi vuoti. Territori e culture della metropoli contemporanea, Università di Ascoli, Ascoli Piceno,1999; Via Emilia 1, Fotografie luoghi e non Luoghi, Linea di Confine, Savignano, 1999; Firenze Fotografia 2000, Fondazione Studio Marangoni - Galleria Parchitelli, Firenze, 2000; Le Bati / Le Vivant, semaines europennes de l'image, Le Havre - Paris, 2002.

John Davies (Sedgefield, Co.Durham, 1949). Partito a metà anni Settanta con una prolungata analisi del paesaggio naturale delle isole britanniche (Mist Mountain Water Wind, 1985; Skylines, 1993), con l'inizio degli anni Ottanta avvia una articolata documentazione del paesaggio urbano inglese (A Green & Pleasant Land, 1986). Dalla metà degli anni Ottanta, grazie a ripetute committenze, allarga la sua attenzione al paesaggio di diversi paesi europei (Cross Currents, 1992 ).

Gilbert Fastenaekens (Bruxelles 1955). Ha partecipato con grande successo alla campagna della DATAR in Francia nella metà degli anni Ottanta e ha realizzato numerose pubblicazioni e mostre in tutta Europa sul paesaggio industriale e sulla città di Bruxelles.

Guido Guidi (Cesena 1941). Insegna presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Venezia e ha incarichi di ricerca negli Stati Uniti. Per il CCA di Montreal ha realizzato un'ampia indagine con pubblicazione e mostra su Carlo Scarpa. Ha pubblicato il catalogo antologico Varianti, (Art&, 1995), ricevendo il premio per il miglior libro dell'anno dalla Galleria Civica di Modena.

Mara Piccinini (Castelfranco Emilia, 1963). Si diploma nel 1987 presso il CFP "R. Bauer" di Milano e riceve dalla Provincia di Milano diversi incarichi di ricerca sul territorio per il progetto "L'Archivio dello Spazio". Partecipa a diversi Laboratori di Fotografia promossi da Linea di Confine dal 1991 al 1996 e nel 1999 riceve l'incarico per l'indagine Via Emilia. Fotografie luoghi e non luoghi. Attualmente si dedica ai linguaggi video e multimediali.

Michael Schmidt (Berlino, 1945). La sua ricerca ottiene i primi riconoscimenti con Berlin Kreuzberg (1973) e Stadtbilder (1976). Con il lavoro dal titolo Waffenrhue (1989), ancora sulla città di Berlino e sul tema del disagio dell'esistenza vissuto in una grande città divisa da un muro, si impone a livello internazionale come uno dei più grandi ed influenti fotografi contemporanei. Nel 1996 ha esposto al MOMA di New York e allo Sprengel Museum di Hannover il lavoro dal titolo U-NI-TY, che lo ha consacrato definitivamente come uno dei maggiori artisti tedeschi contemporanei. Le sue opere sono esposte nei principali musei europei, americani e giapponesi..

Stephen Shore (New York 1947). Tiene la sua prima personale nel 1971 al Metropolitan Museum, nel 1976 espone al MOMA di New York, e ha lavorato con Andy Warhol. Considerato uno dei più grandi fotografi contemporanei americani, è stato fonte d'ispirazione per molti fotografi europei ed in particolare per gli autori tedeschi degli anni Novanta come i celeberrimi A. Gursky e T. Struth.

Marco Signorini (Bagno a Ripoli, 1962). Inizia la propria ricerca fotografica viaggiando in Europa, pubblicando selezioni dei lavori su riviste e cataloghi ("Camera Austria" 1995; "Photographies Magazine" 1995; Venti Fotografi Italiani 1995; "Creative Camera" 1996, Crossing 1998) . In seguito lavora per la Fondazione Sandretto Re ReBaudengo, la Fondazione Longhi di Firenze e per Linea di Confine (Via Emilia 1) utilizzando fotografia e linguaggi multimediali. Recentemente ha ricevuto dal Museo di Fotografia Contemporanea Villa Ghirlanda, l'incarico per il progetto "Idea di Metropoli".

Franco Vaccari (Modena 1936). Da sempre accompagna l'attività artistica (tre Biennali di Venezia con sala personale, una antologica al Museum Moderner Kunst di Vienna) alla riflessione teorica sul problema delle immagini tecnologiche. Gli è riconosciuta la paternità del concetto di "Esposizione in tempo reale".


Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea è un'Associazione Culturale, costituita dai Comuni di Boretto, Carpi, Correggio, Fiorano Modenese, Luzzara, Rubiera, Scandiano, dal Consorzio Area fiume Secchia, con sede presso l'Ospitale di Rubiera (RE). Fondata nel 1990 con la direzione scientifica dello storico della fotografia Paolo Costantini, dopo la sua improvvisa scomparsa Linea di Confine è diretta da un Comitato Scientifico composto da W. Guerrieri, G. Guidi, S. Munarin, B. Secchi, T. Serena e promuove ricerche e ricognizioni fotografiche sul paesaggio contemporaneo e le sue modificazioni, concentrandosi specialmente sulle aree del territorio regionale. Più che descrivere fotograficamente vedute e paesaggi tipici, le indagini di Linea di Confine sono incentrate sulla interrogazione dello spazio e del visibile, avvalendosi del contributo della più qualificata fotografia italiana ed internazionale. Nel 2000, Linea di Confine ha curato la mostra Luoghi come paesaggi, per conto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presentata alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

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