Penelope
Eva Cantarella

Penelope

La tessitura del femminile nella Grecia antica
Conduce:
Venerdì 15 settembre 2006

Secondo Eva Cantarella attraverso i poemi omerici, significativi serbatoi di strutture antropologiche, istituzioni, pratiche culturali e sociali della Grecia antica, viene portata a termine una vera e propria tipizzazione della donna, di cui è interessante notare la sua sopravvivenza nel mondo occidentale fino quasi ad oggi. È possibile, infatti, individuare in Omero due grandi tipologie di figura femminile: da una parte le mogli, le fidanzate, le figlie, cioè le donne oneste, quelle che vengono sedotte, dall'altra parte le prostitute, le seduttrici, le irregolari. Questa bipartizione, all'interno di una "cultura della vergogna", come quella rappresentata dai poemi omerici, in cui non esistono divieti, ma modelli di comportamento, ha una funzione normativa nel definire figure positive da imitare ed esempi negativi da rifiutare. La sanzione per chi non si adegua ai modelli proposti consiste appunto nella vergogna non solo "interna", cioè come sentimento di inadeguatezza, ma anche e soprattutto "esterna", che coincide con la "voce popolare". In questo senso nella cultura omerica una persona non "è", ma "è detta", così come ad esempio Penelope, modello positivo di comportamento, non "è" fedele, ma "è detta" fedele. L'opposto di  questa figura femminile, bella quasi come una dea, obbediente, riservata e silenziosa è, invece, rappresentato da Clitennestra, adultera e addirittura assassina.
Molti altri sono i personaggi femminili presentati da Omero, come ad esempio quelli incontrati da Ulisse nel suo peregrinare, Circe, Calipso, e le Sirene. Queste figure, tutte appartenenti alla categorie delle "seduttrici", vengono presentate con gli stessi caratteri: vivono da sole, cioè senza il controllo di un uomo, amano cantare e scelgono i prati fioriti come luogo dell'eros, invece che il talamo, proprio dell'eros legittimo.  Questa tessitura del femminile, nata a livello di mentalità e di cultura, viene poi recepita dalla prima legislazione ateniese, che non prevede punizioni né per chi uccide l'uomo che viene sorpreso mentre ha rapporti sessuali con sua moglie, sua sorella, sua figlia o con una sua concubina libera, e né per queste donne, in quanto esse appartengono alla categorie delle "oneste", sedotte e non seduttrici. Attraverso i giuristi medievali questa idea che giustifica chi uccide per difendere l'onore della sua famiglia arriva fino al nostro Codice penale del 1930, e verrà abolita soltanto nel 1981.

Eva Cantarella ha insegnato Istituzioni di diritto romano e diritto greco antico presso l’Università di Milano. Ha studiato in particolare le radici antropologiche della produzione normativa antica, concentrandosi anche sulla dimensione di genere della vita privata e familiare. Tra i suoi libri recenti: Diritto romano. Istituzioni e storia (Milano 2010); «Sopporta, cuore». La scelta di Ulisse (Roma-Bari 2010); I comandamenti. Non commettere adulterio (con P. Ricca, Bologna 2011); Nascere, vivere e morire a Pompei (con L. Jacobelli, Milano 2011); Meravigliosamente. Mito, epica, altri linguaggi (con B. Galli e M.L. Quinzio, Milano 2011); Pompei è viva (con L. Jacobelli, Milano 2013); L’ambiguo malanno. La donna nell’antichità greca e romana (Milano 2013); Ippopotami e Sirene. I viaggi di Omero e di Erodoto (Novara 2014); Diritto e sessualità in Grecia e a Roma (con L. Gagliardi e M. Melotti, Milano 2014); Perfino Catone scriveva ricette. I greci, i romani e noi (Milano, 2014); Non sei più mio padre. Il conflitto tra genitori e figli nel mondo antico (Milano 2015); La dolcezza delle lacrime. Il mito di Orfeo (Milano 2015); Non sei più mio padre. Il conflitto tra genitori e figli nel mondo antico (Milano 2015); L’importante è vincere. Da Olimpia a Rio de Janeiro (con E. Miraglia, Milano 2016); Come uccidere il padre. Genitori e figli da Roma a oggi (Milano 2017); Gli amori degli altri. Tra cielo e terra, da Zeus a Cesare (Milano 2018); Gli inganni di Pandora. L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica (Milano 2019); Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia (Torino 2021).

 

Ultimo aggiornamento profilo: 2021

2006 | 2016 | 2021