Il segreto del volo

Il segreto del volo

Percorso guidato nella collezione ornitologica "Fiori"
A cura di: Gruppo Naturalistico Sassolese
Conduce:
Sabato 15 settembre 2007

Per complessità e varietà, il volo degli uccelli è uno dei fenomeni più straordinari del regno animale. Struttura e muscolatura delle ali, dimensione del cuore, velocità di respirazione, che si riflettono negli stili di volo, fanno la differenze fra le varie specie. Alcuni uccelli dai movimenti lenti, come gli aironi, possono sbattere le ali solo due volte al secondo, mentre altre, come il colibrì,  arrivano a sbatterle fino a 80 volte al secondo. I piccioni e i tordi, che devono compiere giri precisi e regolari per evitare i predatori o individuare il cibo, hanno un allungamento alare basso che permette loro di avere una notevole capacità di manovra; i predatori veloci come i falchi,  hanno allungamenti alari più elevati, grazie ai quali possono volare ad alte velocità per lunghi periodi di tempo.
Il percorso guidato all'interno della collezione ornitologica "Fiori", che ospita 634 esemplari di uccelli, quasi tutti del territorio modenese, farà osservare da vicino e dal "vero" le strutture di volo di uccelli e uccellini che ci sono familiari ma spesso ancora sconosciuti. Una preparazione necessaria per chi voglia avviarsi alle esperienze di birdwatching.

Il Museo Naturalistico di Villa Guerzoni accoglie la collezione ornitologica "Fiori", creata verso la fine dell'Ottocento dal naturalista Andrea Fiori (1854-1933) e ceduta al Comune di Sassuolo nel 1935. La raccolta è composta da 634 esemplari , tutti appartenenti all'avifauna italiana, con la rappresentazione di ben 271 specie, tutte italiane. La maggior parte degli uccelli proviene dall'Emilia e in particolare dal territorio modenese, in percentuale minore dalla Calabria, dove il Fiori soggiornò per vario tempo, e quindi dalla Valtellina e dalla zona di Fano, nelle Marche. Altri uccelli vennero acquistati, altri ricevuti in dono da appassionati o cacciatori. Oltre al valore storico - gli esemplari più antichi risalgono al 1867 - la collezione possiede un valore di grande rappresentatività dell'ornitofauna nazionale e modenese.