Christian Holstad.<br>I Confess

Christian Holstad.
I Confess

Conduce:
Venerdì 18 settembre 2009
09:00 - 23:00 visualizza repliche

Ironico e dissacrante manipolatore di stili, Christian Holstad usa con disinvoltura diverse modalità espressive - scultura, installazione, disegno, collage, assemblage, video e performance - per visionarie incursioni in spazi e situazioni che giocano un ruolo di rivisitazione, o riabilitazione degli immaginari più diversi.
Artista eclettico e versatile non disdegna il ricorso a manufatti artigianali e cuce con ago e filo, e all'occorrenza lavora a maglia e all'uncinetto, nuove interpretazioni di icone, ideologie e oggetti di un passato recente.

Il percorso espositivo presenta installazioni, sculture e disegni inediti, un itinerario personale e crudo che si spinge ad investigare le contraddizioni della società americana contemporanea. Un racconto introspettivo articolato in 12 stazioni successive. Tra ascese e cadute, creatività e dissacrazione, la mostra rivisita le tappe salienti della produzione di Christian Holstad, includendo alcune delle opere più celebri dell'artista americano: le sculture mobiles costruite con abiti usati, grucce e accessori; i serpenti realizzati in tessuti preziosi; una serie di disegni inediti su carta da giornale e foglia oro. L'arte di Holstad si lega visceralmente alla sua manualità, trasformando, in alcuni casi, vestiti e costumi in un bestiario, come accade per i serpenti di Defined Through Deflation and Limits of Exposure (2004-2005).

Strutturata in due ambienti contigui la mostra si apre con una "cappella votiva" realizzata con assi di legno inchiodate tra loro, sulle cui pareti sono affissi dodici disegni inediti, che ripercorrono una personale via crucis. E una seconda stanza, in cui l'illuminazione è capovolta e le opere appese al soffitto sono collegate tra loro da catene che disegnano un improbabile candelabro. Anche in questo caso si tratta di dodici stazioni, dodici tappe introspettive, un itinerario tra visione e allucinazioni, cadute e ascese sul Monte Calvario percorso dalla Comunità americana contemporanea.
"Ed è proprio la società americana - scrive Milovan Farronato - nei suoi paradossi, miti, ideologie e contraddizioni, il suo privilegiato campo d'indagine. In questi meandri si compie la sua "ricerca sentimentale", e la sua ipotetica confessione. La leggendaria Marilyn Monroe, l'icona pop Maria Veronica Ciccone, l'infausto e grottesco caso del Superman Christopher Reeve sono alcuni dei personaggi che Holstad ha investigato in altrettante opere. E insieme a loro storie di cronaca recente e passata. I titoli stessi di alcune mostre di Holstad sembrano puntare l'accento sul "dominio" e sul "consumismo" americani: American Standard o American Express. Al di là della produzione più propriamente scultorea e installativa, ogni suo disegno ha come base e supporto le immagini e gli articoli delle più importanti testate americane".

Christian Holstad è nato ad Anaheim, California, nel 1972; è cresciuto in Minnesota e si è diplomato presso il Kansas City Art Institute. Dal '94 vive a New York. I suoi lavori sono presenti nelle più importanti collezioni museali americane, tra cui il MOMA di New York, il Carnegie Museum of Art di Pittsburg, il Museum of Modern Art di Los Angeles, di North Miami, di Chicago, e inoltre l'Hammer Museum e il County Museum of Art di Los Angeles. Ha esposto in importanti rassegne internazionali come la Biennale del Whitney (2004), di Mosca (2007), di Lione (2007) e la Triennale di Yokohama (2008). Kunstverein di Amburgo, X-Iniziative di New York, Kunsthalle di Zurigo, MOCA di Miami, P.S.1 di New York sono alcune delle istituzioni che gli hanno dedicato recentemente una personale. E unitamente a queste, l'artista ha esposto in spazi non convenzionali come al Prince Dali, un locale indiano abbandonato sulla terza avenue di New York.

 

Inaugurazione alla presenza dell'artista domenica 20 ore 12.00

La mostra prosegue fino al 10 gennaio 2010 con i seguenti orari: martedì - venerdì 10.30 – 13.00; 15.00 – 18.00; sabato, domenica e festivi 10.30 – 18.00; lunedì chiuso

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