A noi fu dato in sorte questo tempo, 1938-1947

A noi fu dato in sorte questo tempo, 1938-1947

Visita guidata alla mostra nell’Ex-Campo Fossoli

Navette gratuite da Piazza Martiri
ore 13.00 e 14.00
ritorno ore 14.15 e 15.15

Conduce:
Domenica 19 settembre 2010

Un percorso interattivo fatto di voci, luci e immagini presenta la storia di un gruppo di giovani amici assolutamente normali, che hanno avuto in sorte un tempo “straordinario” e hanno dovuto confrontarsi con scelte drammatiche: il fascismo, le leggi razziali e poi la guerra; prendere una decisione dopo l'8 settembre di fronte allo sfascio del paese. Alcuni andranno in montagna come partigiani, altri subiranno la deportazione nei campi nazisti. Alcuni non faranno ritorno; alcuni si salveranno e saranno protagonisti dell'Italia repubblicana. Questi amici sono Franco Momigliano, Bianca Guidetti Serra, Primo Levi, Vanda Maestro, Alberto Salmoni, Eugenio Gentili Tedeschi, Luciana Nissim, Emanuele Artom, Lino Jona, Giorgio Segre, Franco Sacerdoti, Silvio Ortona e Ada Della Torre.

La mostra, a cura di Andrea Chiappano, è prodotta dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia ed è posta sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Le navette – gratuite – partono da Piazza Martiri alle ore 13.00 e alle ore 14.00 e ripartono da Fossoli alle ore 14.15 e 15.15.

Fondazione Ex-Campo Fossoli
Nel 1944 Fossoli fu il più importante campo italiano di smistamento e transito utilizzato dalle SS come anticamera dei campi di concentramento e di sterminio del Reich. Una baracca dei prigionieri, posta all’interno del campo, è stata completamente recuperata e in un settore è allestita una mostra permanente dedicata alla storia del campo. Dalla stazione ferroviaria di Carpi, durante i 7 mesi di attività del campo, sono partiti circa 5.000 deportati (tra di loro, Primo Levi).

La Fondazione, costituita nel gennaio 1996 dal Comune di Carpi e dall’Associazione Amici del Museo Monumento al Deportato, ha come scopo la ricerca storico-documentaria e la diffusione della memoria storica sul campo.