Indispensabili come fonte per le scienze sociali, i documenti audiovisivi permettono di cogliere le trasformazioni del lavoro contemporaneo rappresentando i processi di produzione, i modi e le condizioni in cui si lavora. Vedere il “fare” nel suo “farsi” significa disporre di una testimonianza preziosa e all’altezza dei tempi su come nascono cose, prodotti, merci. La documentazione filmica sui siti produttivi rende perspicuo l’andirivieni tra tecnologie e relazioni umane, tra persone e cose, mostrando il modo in cui le persone producono cose per mezzo di cose.

La Fondazione Marco Biagi, specializzata nello studio delle relazioni di lavoro, ha promosso un concorso internazionale di corti dedicati al lavoro, con lo scopo di integrare questo codice comunicativo e documentario entro un rinnovato orizzonte e teorico interdisciplinare.

La giuria del concorso che ha valutato e selezionato le opere è composta da:
Marina Orlandi Biagi (Fondazione Marco Biagi)
Tommaso M. Fabbri  (Fondazione Marco Biagi - Università di Modena e Reggio Emilia)
Scott Lash (Goldsmith College - University of London)
Massimiliano Mollona (Goldsmith College - University of London)
Daniele Segre (regista e documentarista)
Lorenzo Hendel (RAI DOC3)
Arianna Turci (Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Archivio Nazionale Cinema d’Impresa)
Nicola M. Dusi (Università di Modena e Reggio Emilia)
Bernard Ganne (Institut des Sciences de l’Homme - Universitè de Lyon 2)
Carlo Felice Casula ( Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Università di Roma 3.

Nella serata delle premiazioni verrà proiettata una selezione dei migliori documentari in concorso.

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