Curatrici: Giovanna Caselgrandi, Francesca Fontana, Simona Roversi
Produzione: Musei del Duomo e Associazione Amici del Duomo
Con il sostegno di: Banca Interprovinciale
Nella figura del Santo, cristianamente concepita, si congiungono l’elezione gloriosa e trasfigurante operata dall’Alto dei cieli e l’affidamento devoto e riconoscente dei fedeli.
A queste dimensioni della fede, San Geminiano – patrono di Modena – aggiunge una vicenda biografica e devozionale profondamente intrecciata con la storia della città e della Cattedrale che ne ospita le spoglie.
I Musei del Duomo – riallestiti per l’occasione – raccolgono in due grandi sale prezioso oggetti di corredo e di culto, codici miniati, dipinti, statue che ne attestano la vicenda biografica e la devozione secolare.
Il raro Altarolo portatile, di epoca medievale, sarà affiancato da due importanti codici dell’Archivio Capitolare: l’Evangelistario, realizzato probabilmente nel 1106, proprio in occasione della traslazione della sepoltura di Geminiano entro la cripta del nuovo Duomo, e la Relatio, che “racconta” le fasi salienti della costruzione della Cattedrale e nelle cui miniature sono raffigurati l’architetto Lanfranco, costruttore del Duomo, e la contessa Matilde di Canossa.
La Statua in rame del Santo, opera di G. Pariuoli, un tempo collocata sul protiro della Porta Regia, il calice a lui dedicato ed il pastorale con la sua effigie saranno accompagnati da un dipinto conservato nella Cappella del Palazzo Vescovile e raffigurante La Madonna col bambino in gloria e i santi Sebastiano e Geminiano (copia della “Madonna di San Sebastiano” di Correggio, ora a Dresda).
Per la prima volta inoltre verrà mostrato il corredo del Santo risalente al XII secolo (costituito da due piccole croci, un anello e un gruppo di monete) rinvenuto nella sua tomba in occasione della più recente ricognizione (1955).
Completeranno la visita opere e oggetti risalenti ai secoli XVI-XIX che attestano la continuità di culto e di devozione nei confronti del Patrono da parte della sua città.
Giovanna Caselgrandi: dopo la laurea presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna e il Dottorato in Storia dell’Arte a Ca’Foscari di Venezia, insegna Storia e Simbologia dell’arte presso l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena. Curatrice ai Musei del Duomo e Museo Diocesano di Nonantola, ha collaborato alla stesura di diverse pubblicazioni e cataloghi specialistici.
Francesca Fontana: laureata in Storia dell’Arte presso l’Università di Siena, è attualmente curatrice ai Musei del Duomo e al Museo della Figurina. Si è occupata della curatela e dell’allestimento di mostre e della redazione di cataloghi. Ha inoltre collaborato all’organizzazione di attività collaterali presso i musei, anche in occasione delle passate edizioni del festivalfilosofia.
Simona Roversi: Laureata in Storia dell’Arte presso l’Università di Bologna. Come referente dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Modena si occupa dal 1998 di catalogazione e, in seguito, di organizzazione e cura di mostre con relativi cataloghi e di attività culturali e didattiche presso i Musei del Duomo e il Museo Diocesano di Nonantola.
La mostra sarà visitabile fino al 14 giugno 2015.
Inaugurazione venerdì 12 settembre ore 18.00
Musei del Duomo
Via Lanfranco, 6
41121 Modena
Tel. 059 4396969
www.duomodimodena.it/musei/musei.html
museidelduomo@libero.it
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