La tortura è stata a lungo considerata “regina delle prove” nella prassi di molte istituzioni, in rapporto agli interrogatori e alle confessioni. Cosa mette in questione, la tortura, come pratica violenta del potere? Qual è il suo rapporto con la verità?
Donatella Di Cesare è professoressa di Filosofia teoretica presso l’Università di Roma “La Sapienza”. È tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico. Collabora con numerosi quotidiani e riviste sia italiani che internazionali. Si è occupata di temi relativi al linguaggio e all’ermeneutica, con particolare riferimento alla filosofia ebraica e all’esperienza della Shoah. Gli interrogativi etici e politici sulla violenza nell’età della globalizzazione l’hanno spinta a studiare il fenomeno della tortura e quello del terrore, indagando anche le figure dello straniero, del migrante e la questione della cittadinanza. Tra le sue opere recenti: Tortura (Torino 2016); Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (Torino 2017); Terrore e modernità (Torino 2017); Marrani. L’altro dell’altro (Torino 2018); Sulla vocazione politica della filosofia (Torino 2018); Virus sovrano. L’asfissia capitalistica (Torino 2020); Il tempo della rivolta (Torino 2020); Il complotto al potere (Torino 2021); Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo (nuova ed., Torino 2022).
Ultimo aggiornamento profilo: 2023
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