Matteo Mezzadri<br>L opera e la polvere
Matteo Mezzadri, “La materia oscura – Venere”, © 2018, Pigmented Fine-Art Giclée, carta photo rag 100% cotone su alluminio d-bond, cm 100 x 150
Le gallerie d’arte per il festivalfilosofia

Matteo Mezzadri
L'opera e la polvere

Creazione e distruzione del ritratto

Curatrice: Federica Petricca
Produzione: ROPE Contemporary Art Gallery
Presentazione: sabato 14 settembre ore 17.00 alla presenza dell’artista e della curatrice

Conduce:
Venerdì 13 settembre 2019
09:00 - 23:00 visualizza repliche

La mostra “L’opera e la polvere” declina attraverso il ritratto un concetto che è anche al centro del sistema filosofico di Emanuele Severino, ossia l’idea che tutto è eterno, non solo ogni uomo e ogni cosa, ma anche ogni momento di vita, ogni sentimento, ogni aspetto della realtà, e che quindi niente scompare, niente.

Grazie alla tecnica (tèchne) del ritratto, la tela o la pietra divengono “persona” nel momento in cui si tenta di cambiarne la forma e, in definitiva, la natura. Il ritratto, comune ai più diversi periodi dell'arte occidentale, è un potente strumento concepito per contrastare la paura verso la massima espressione del “divenir altro”: la morte.

Non a caso, nella storia antica come nel presente, la distruzione dei simboli del patrimonio artistico di una civiltà ai danni di un’altra ha sempre avuto lo scopo di gettare nel nulla quello che, per contro, si voleva rappresentasse l’eterno. Creazione e distruzione non sono che le due facce della stessa moneta e l’atto del distruggere il più forte riconoscimento dell’esistenza di ciò che si voleva venisse cancellato per sempre.

La mostra “L’opera e la polvere” riprende quel gesto e lo applica in chiave sociale, politica e culturale al mondo contemporaneo, sempre più in bilico tra desiderio di potenza e paura dell'estinzione.

Le sculture fatte esplodere dall'artista nel suo studio e ritratte nel preciso momento della loro distruzione, rievocano i tragici episodi della cronaca recente, tuttavia quelle stesse opere non scompaiono, non vanno nel nulla, ma al contrario riaffermano la loro presenza, la loro stessa essenza.


Matteo Mezzadri nasce a Parma nel 1973, città dove vive e lavora. Dopo una laurea in Scienze politiche presso la facoltà di Bologna e un master in design della comunicazione al politecnico di Milano, si dedica completamente alla ricerca artistica e alla fotografia che inizia a praticare come assistente presso gli studi di diversi, importanti fotografi. La sua poetica si concentra sul concetto di Architettura dei legami, con una particolare attenzione alle grandi metropoli contemporanee e alle complesse dinamiche relazionali che le caratterizzano. Matteo Mezzadri ha esposto in numerose mostre personali e collettive in gallerie private e prestigiosi musei Italiani e stranieri, tra i più importanti si ricordano: PAC (Padiglione Arte Contemporanea) Ferrara (2010), Palazzo Trevisan, Padova (2011), PAV (Padiglione Arte Vivente) Torino (2011), Centro per L’arte Contemporanea Luigi PECCI, Prato (2012 e 2015), Museo delle Scienze, Torino (2012), La Fabbrica del Vapore, Milano (2012), CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia, 2013, Musei Civici di Reggio Emilia (2014), Somerset House, Londra, UK (2014), Domumenia | Kunsthalle Bratislava (2014), ARCA, Museo Arte Contemporanea di Vercelli (2016), Casa del Mantegna, Mantova (2016), Plastic Cultural Park, Pechino (2016), Museo Archeologico Nazionale di Venezia (2018), Palazzo del Leoncillo, l’Avana - Cuba, (novembre 2018). www.matteomezzadri.com

 

Federica Petricca è la direttrice della Rope gallery, mette al servizio della conoscenza e della divulgazione dell’oggetto artistico la formazione accademica e importanti esperienze sul campo. Con la ROPE gallery vuole rendere tangibile il legame tra le forme in cui l’espressione può concretizzarsi e sottolineare l’intrinseca interdipendenza tra l’arte e il quotidiano. Sviluppa e sostiene progetti che prediligono la ricerca sperimentale e dal forte interesse socio-culturale.

  

Orari durante il festivalfilosofia:

Venerdì 13 settembre ore 9.00 – 23.00
Sabato 14 settembre ore 9.00 – 23.00
Domenica 15 settembre ore 9.00 – 21.00

 

Dopo il festival la mostra sarà visitabile nei seguenti giorni:

Fino al 20 dicembre
Dal lunedì al venerdì 18.00-19.30
Sabato 09.30-12.30 e 15.30-19.30
Domenica su appuntamento

 

ROPE Contemporary Art Gallery
Via Antonio Scarpa, 18
41121 Modena 
Tel. +39 3485764425
info@ropegallery.com
www.ropegallery.com