Bernardino Ramazzini<br>L’invenzione della medicina del lavoro
Ippolito Bianchini Ciarlini, Ritratto di Bernardino Ramazzini, metà XVIII secolo (Musei di Palazzo dei Pio, Carpi)

Bernardino Ramazzini
L’invenzione della medicina del lavoro

Curatrici: Manuela Rossi, Tania Previdi
Produzione: Musei di Palazzo dei Pio

Conduce:
Domenica 20 settembre 2020
10:00 - 20:00 visualizza repliche
Carpi Palazzo dei Pio - Musei di Palazzo dei Pio

Nel 1700 Bernardino Ramazzini pubblica il De Morbis Artificum Diatriba che costituisce l’atto istitutivo della medicina del lavoro, quando ancora la macchina lavoro era costituita esclusivamente dal corpo umano. La mostra non è solo l’occasione per riscoprire la figura di Ramazzini e la profonda innovazione dei suoi studi, ma anche un percorso di aggiornamento e approfondimento che arriva ai giorni nostri e a temi attuali quali la prevenzione e la sicurezza dei luoghi di lavoro e i rischi professionali e ambientali che dalle attività umane derivano. La mostra si sviluppa attraverso quattro temi principali, tra loro concatenati, che si sviluppano nei quattro bracci della loggia di piano nobile del Palazzo dei Pio:Bernardino Ramazzini e il suo tempo; De Morbis Artificum Diatriba: contenuti, edizioni, fortuna; De morbis, una selezione delle professioni trattate da Ramazzini; XXI secolo, i rischi: non solo medicina del lavoro, rischi ambientali e professionali. Perché non si deve dimenticare che è Ramazzini il primo a sostenere che longe praestantius est preservare quam curare (è meglio, anzi più conveniente, prevenire invece che curare).

 


Bernardino Ramazzini nasce a Carpi nel 1633; a 19 anni si trasferisce a Parma per compiere gli studi universitari, laureandosi (come era prassi in quel tempo) sia in filosofia che in medicina nel 1659. È di quegli anni il trasferimento a Roma per formarsi nella pratica, che esercita nel viterbese e nell’agro romano. Chiamato dal marchese Alfonso Molza come medico di corte di Francesco II d’Este, torna a Modena nel 1671, dove dopo un decennio (1682) gli viene affidata la cattedra di medicina teorica e pratica nello Studio modenese, che terrà fino al 1700. In quegli anni si dedica a trattati di tema medico e di fisica.
Le Constitutiones epidemicae mutinensessono il primo passo della ricerca che poi svilupperà nel De morbis. Pubblicate in diversi volumi (1690, 1691 con dedica a Leibniz, 1692 e 1695), descrivono per la prima volta il rapporto tra condizioni climatico-ambientali e insorgenza di malattie di carattere epidemico.
Tra 1691 e 1699 pubblica anche quattro trattati di fisica, strettamente collegati ad analisi e studi che compie nel territorio modenese: dallo studio idrogeologico del territorio, ai pozzi idrici, ai pozzi petroliferi di Montegibbio, fino al ‘tubo’ torricelliano (il barometro al mercurio).
È però nel 1700, con la prima edizione del De morbis artificum diatriba, che Ramazzini diventa un accademico di assoluto rilievo: si trasferisce all’Università di Padova alla seconda cattedra di medicina pratica, per passare alla prima nel 1709 e restarvi fino alla morte nel 1714. Qui pubblica anche la seconda edizione del De Morbis, nel 1713.

 

Orari durante il festivalfilosofia:

Venerdì 18 settembre ore 10.00 – 23.00

Sabato 19 settembre ore 10.00 – 23.00

Domenica 20 settembre ore 10.00 – 20.00

Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2021

Venerdì, sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 e ore 15.00 - 19.00

 

Musei di Palazzo dei Pio
Piazza dei Martiri, 68
41012 Carpi
Tel. 059 649955
musei@carpidiem.it
www.palazzodeipio.it