Wainer Vaccari<br>Ciro Menotti e il Duca
Wainer Vaccari, 2021, Ritratto di Ciro Menotti, olio su tela, cm 80 x 65, foto di Andrea Parisi

Wainer Vaccari
Ciro Menotti e il Duca

Una battaglia di libertà

Da un’idea di: Leonardo Piccinini
A cura di: Cantore Galleria Antiquaria
Presentazione: venerdì 17 settembre ore 19.00 alla presenza dell’artista e Stefano Bonaga

Conduce:
Sabato 18 settembre 2021
09:00 - 20:00 visualizza repliche

Libertà. E il pensiero corre subito al grande eroe modenese del Risorgimento, Ciro Menotti. Cantore Galleria Antiquaria, a 190 anni dallo sfortunato tentativo rivoluzionario conclusosi con l’impiccagione di Menotti e di Vincenzo Borelli (26 maggio 1831), presenta una galleria di ritratti (dipinti e sculture) di alcuni dei protagonisti di quel drammatico momento storico. A partire proprio da lui, Ciro Menotti, giovane leone (aveva 33 anni) del liberalismo, mito per ogni rivoluzionario (Garibaldi chiamerà il primogenito Menotti), celebrato in un ritratto, eseguito per l’occasione dal noto artista modenese Wainer Vaccari, ispirato al monumento di Cesare Sighinolfi che fronteggia l’antico Palazzo Ducale. E poi tutta l’élite dominante di quegli anni, a partire dai due duchi del ramo asburgico Austria-Este: Francesco IV e Francesco V, che governarono Modena per oltre un quarantennio.

Con una riflessione “filosofica” di Stefano Bonaga sulla libertà, che si concretizzò allora durante un solo mese di governo provvisorio, e con un omaggio alla Libertà scolpita da Marino Quartieri nel 1972 per il monumento di piazza San Domenico.

 


Wainer Vaccari nasce nel 1949 a Modena. Espone per la prima volta negli anni settanta alla Galleria “La Sfera”di Modena. Sarà però la mostra del 1983 presso la Galleria Emilio Mazzoli sempre di Modena, ad aprire la strada dei suoi futuri successi. Nel 1984 partecipa alle collettive di Acireale “Scuola di Atene”e la Biennale di Graz, “Trigon”, curate da Achille Bonito Oliva. In quegli anni la sua pittura, dopo aver esaurito il suo interesse per la“Nuova oggettività tedesca”, esplora aspetti dell'arte manierista del cinquecento italiano e di un ottocento nordico di carattere decisamente visionario. In seguito espone in gallerie private (Susan Wyss di Zurigo e Thomas Levy di Amburgo) e musei (Horsens Museum, Horsens, Danimarca, Kunsthal di Rotterdam, Olanda, Kunstverein di Monaco di Baviera, Germania, Galleria Civica di Modena- Palazzina dei Giardini. Nel 1992, una sua grande opera (Tondo) viene acquisita dal prestigioso Stedelijk Museum di Amsterdam, Olanda. Nel 1999 viene invitato alla Quadriennale di Roma. Il 2000 è un anno di un intensa riflessione sul linguaggio e conseguentemente di svolta stilistica. Espone tra l'altro alla Galleria Emilio Mazzoli di Modena (2001), alla Galleria Pack di Milano (2002), al Museum Moderner Kunst di Passau (2003) Austria, al Kunsthaus di Amburgo, Germania (2005) e alla Galleria Bonelli di Mantova. Segue nel 2008 la partecipazione alla “Biennale di Pechino”. Nel 2011 partecipa al Padiglione Italia (a cura di Vittorio Sgarbi) della Biennale di Venezia. Dal 2012 al 2017, oltre ad esporre sia in Italia (alla Galleria Emilio Mazzoli) che all'estero (alla Galleria Levy di Amburgo), Vaccari è di nuovo impegnato sul versante teorico in letture di carattere scientifico, con un particolare interesse per la “Fisica quantistica”. Individuando in quell'universo elementi e suggestioni che contribuiranno ad una nuova ed originale messa a punto del suo linguaggio pittorico. Del 2019 è invece “Stazioni”, una ricerca sul tema della speranza commissionata da Elisabetta Sgarbi e ospitata a Bormio nel contesto della manifestazione“LaMilanesiana”. Da ultimo, nel 2021, è protagonista con due importanti opere nella mostra su Raffaello al Mart di Rovereto, nel Focus Raffaello / Wainer Vaccari curato da Vittorio Sgarbi.

Cantore Galleria Antiquaria, fondata alla fine degli anni Settanta, la galleria ha sede nella centralissima via Farini, nel prestigioso Palazzo Solieri, equidistante tra il Duomo di Modena e il Palazzo Ducale.
Pietro Cantore, che dirige la galleria da ormai quasi due decenni, pur avendo acquisito una grossa esperienza nell’ambito delle arti decorative, ha spostato la sua attenzione e ricerca sulla pittura antica, dal Tre al Settecento, con un riguardo particolare per quella emiliana, che da sempre segue con passione e professionalità. La galleria è un punto di riferimento culturale in cui vengono presentati libri e organizzate mostre di vario tema, che spaziano dall’antico all’arte contemporanea, quasi sempre presentate dall’amico e critico d’arte Philippe Daverio. La galleria sostiene da sempre le istituzioni museali e dal 2014 è sede dell’associazione Amici delle Gallerie Estensi, di cui Pietro Cantore è fondatore e ricopre la carica di Vicepresidente.
Dopo aver maturato un’importante esperienza decennale a New York negli anni Novanta, Pietro Cantore continua a seguire il mercato internazionale. Fondamentale è stato il suo apporto al rilancio di Modenantiquaria, mostra di riferimento per il mercato dell’antiquariato che riunisce collezionisti, galleristi, mercanti d’arte, appassionati e studiosi di livello nazionale e internazionale. Partecipa anche con grande entusiasmo alla Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze, la mostra dell’arte antica italiana più importante al mondo.
www.galleriacantore.it

 

Orari durante il festivalfilosofia:
Venerdì 17 settembre ore 9.00 – 21.00
Sabato 18 settembre ore 9.00 – 20.00
Domenica 19 settembre ore 9.00 – 20.00 

Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 2 ottobre 2021
Da lunedì al sabato 9.00 – 13.00; 15.30 – 19.30 

 

Luogo:
Cantore Galleria Antiquaria
Via Farini, 14
41121 Modena