Aperto per festival - Modena

Aperto per festival - Modena

Conduce:
Venerdì 17 settembre 2021
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Luoghi di interesse artistico o culturale e iniziative non incluse in programma osserveranno aperture straordinarie. Siamo lieti di segnalare le più significative al pubblico del festival.

Info:

Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica
Piazza Grande 14
Tel. 059 203 2660
info@visitmodena.it

Orari di apertura:
Venerdì 17 settembre: 9.00 - 19.00
Sabato 18 settembre: 9.00 - 22.30
Domenica 19 settembre: 9.00 - 22.30

 


Torre Ghirlandina

Piazza Torre
Ingresso gratuito

A fianco dell’abside del Duomo, con i suoi 89,32 metri, si proietta verso l’alto la torre Ghirlandina, il simbolo della città di Modena. La Ghirlandina è stata battezzata dai modenesi con questo vezzeggiativo per il doppio giro di balaustre che incoronano la guglia, “leggiadre come ghirlande”. Edificata come torre campanaria del Duomo, la torre ha tuttavia rivestito fin dalle sue origini un’importante funzione civica: il suono delle sue campane scandiva i tempi della vita della città, segnalava l’apertura delle porte della cinta muraria e chiamava a raccolta la popolazione in situazioni di allarme e pericolo. Le sue possenti mura custodivano la cosiddetta “Sacrestia” del Comune, dove erano conservati i forzieri, gli atti pubblici e oggetti di alto valore simbolico come la celebre trecentesca “Secchia rapita” (ora qui esposta in copia). Questo vile e supremo oggetto di contesa tra modenesi e bolognesi nell’infuriare della storica battaglia di Zappolino (1325), è stato reso celebre dall’omonimo poema eroicomico di Alessandro Tassoni. Il dibattito sulla cronologia della Ghirlandina è  tuttora aperto perché mancano, per le prime fasi costruttive, fonti storiche dirette. Entro il 1160 circa, si scavarono le fondamenta e si innalzò la torre fino a 11 metri di altezza. Tra il 1167 e il 1184, dopo una breve pausa a causa dell’assestamento del cantiere, la costruzione arrivò al quinto piano sormontato da quattro torrette angolari. Nel 1261 venne costruito il sesto piano, inglobando le torrette. Nel 1319 la torre venne terminata con la cuspide ottogonale, squisitamente gotica e in origine ornata da numerose guglie, su disegno di Enrico da Campione. L’esterno della Ghirlandina è caratterizzato da un ricco apparato scultoreo e da un rivestimento lapideo per il quale è stato utilizzato materiale di reimpiego proveniente da Mutina romana, come è stato dimostrato dalle indagini scientifiche effettuate durante la recente campagna di restauro iniziata nel 2007 e terminata nel 2011. All’interno della Ghirlandina, al quinto piano si trova la cosiddetta Stanza dei Torresani, un tempo abitata dai custodi della torre, nella quale si possono ammirare degli importanti capitelli. La Ghirlandina, insieme al Duomo e a Piazza Grande, dal 1997 fa parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità tutelata dall’UNESCO.
Fonte: visitmodena.it

Orari di apertura:

venerdì 17 settembre: 9.30 - 13.30 / 15.00 - 19.00.
Modalità di visita: visite guidate a navetta con prenotazione nei seguenti orari:
mattino: 9.45,10.30,11.15,12.00,12.45
pomeriggio: 15.00,15.45,16.30,17.15,18.00.

sabato 18 e domenica 19 settembre: 9.30 - 22.30.
Modalità di visita: visite guidate a navetta con prenotazione nei seguenti orari:
9.45 - 10.30 - 11,15 - 12 - 12.45 - 13.30 - 14,15 - 15 - 15.45 - 16,30 - 17.15 - 18 - 18.45 - 19,30 - 20.15 - 21 – 21.45.

L'accesso alla Torre è consentito solo in modalità di visita guidata a navetta con obbligo di prenotazione tramite il sito www.visitmodena.it

L'accesso è possibile per una massimo di 14 persone alla volta munite di green pass.

Durata della visita: circa 40 minuti. 

 

Palazzo Comunale

Piazza Grande, 17 
Ingresso gratuito

Il palazzo comunale di Modena è costituito da un aggregato seicentesco di una serie di edifici sorti con funzioni diverse in epoca medioevale. Elemento unificante del fronte principale è il lungo porticato a colonne marmoree che scandisce con ritmo uniforme l'involucro esterno. Realizzato rispettando il modulo originario adottato da Raffaele Rinaldi, detto il Menia nel progetto seicentesco, fu compiuto a piu' riprese e completato nel 1825 con l'aggiunta di tre arcatelle alle cinque già esistenti sul lato destro.

All'interno sono visitabili le belle sale storiche.
Nel Camerino dei Confirmati, saletta decorata nel 1770 da Giuseppe Carbonari e Girolamo Vannulli,è custodita uno dei simboli della città: la Secchia rapita, un normale secchio di legno che ricorda ai modenesi la gloriosa vittoria ottenuta contro i bolognesi nel 1325 nella battaglia di Zappolino. La vicenda è narrata nel poema eroicomico "La secchia rapita" di Alessandro Tassoni.
Dal Camerino si accede a destra alla Sala del Fuoco, viene così chiamata poiché nel grande e bel camino, opera cinquecentesca di Gaspare da Secchia, si preparavano le braci che servivano a riscaldare i commercianti che durante l'inverno vendevano in piazza le loro mercanzie. La sala è adorna di bellissimi dipinti, opera di Nicolò dell'Abate (1512 ca. - 1571), eseguiti nel 1546 per ordine del Conservatori. Raffigurano da sinistra, per chi svolge le spalle al camino, i seguenti episodi di storia romana legati al Secondo Triumvirato: durante l'assedio di Modena nel 44 a.C. Bruto fa sgozzare i buoi sulla piazza per procurare cibo agli assediati; la battaglia fra gli eserciti di Antonio e Ottaviano. Nella parete di fronte: l'incontro dei Triumviri Marcantonio, Lepido e Ottaviano in un'isola del fiume Lavino; a destra Decimo Bruto e Ottaviano sulle due opposte rive del fiume Lavino presso Modena. Sopra al camino è raffigurato Ercole che squarcia la bocca del leone Nemeo. Il bel soffitto ligneo a cassettoni fu eseguito da Giacomo Cavazza e dipinto da Ludovico Brancolini e Alberto Fontana. Nel riquadro centrale compare lo stemma del Comune. Corre attorno alle pareti, appena sotto il soffitto, un fregio in cui si alternano triglifi e metope decorate con motivi ispirati all'antichità romana
Da visitare anche la seicentesca Sala del Vecchio Consiglio il cui soffitto fu decorato da Bartolomeo Schedoni e da Ercole dell'Abate all'inizio del 600 con soggetti riguardanti l'esaltazione del buon governo e dell'amore per la patria. Al centro della volta un genio reggente il mondo a cavalcioni di un'aquila che stringe tra gli artigli le trivelle, allegoria de Comune e del Ducato. Le scene in chiaroscuro rappresentanti episodi miracolosi della vita del patrono San Geminiano vennero ridipinte da Francesco Vellani (1689 - 1768) nel corso di un intervento attuato nel 1766. Il bel dipinto raffigurante il patrono inginocchiato che addita alla Madonna del Rosario la città di Modena è opera di Ludovico Lana (1597 - 1646) realizzata come stendardo processionale al termine della terribile peste del 1630. Altre due tele si trovano nella sala: San Francesco e l'Angelo di Ercole dell'Abate e San Giovanni Battista e un Angelo di Bartolomeo Schedoni. Cinquecenteschi sono gli scranni dei Conservatori in legno intagliato, scanditi da lesene verticali e specchiature coronate da una trabeazione e metope e triglifi. Essi furono realizzati per la vicina Sala del Fuoco alla metà del Cinquecento e qui trasferiti nel Seicento.

Dalla Sala del Vecchio Consiglio si raggiunge la Sala degli Arazzi
Le pareti sono adornate da dipinti su tela settecenteschi a guisa di arazzi, opera di Girolamo Vannulli, mentre le cornici con volute e rami fioriti furono eseguite da Francesco Vaccari. I dipinti imitano con ottima approssimazione le tappezzerie ad arazzo in voga in Francia nel 700 e raffigurano episodi della Pace di Costanza (1183) che pose fine alla contesa tra i Comuni dell'Italia Settentrionale e Federico Barbarossa. Nella volta una grande medaglia contiene la raffigurazione della Carità che allatta entro una ricca quadratura prospettica a finti stucchi di Francesco Vaccari, mentre tra le finestre compare l'allegoria dell'Abbondanza. Nel pavimento, in legno, il motto di Modena.
Dalla Sala degli Arazzi, una porta immette nella vasta Sala dei matrimoni: la volta fu dipinta da Francesco Vaccari nel 1767 con un motivo architettonico a larghe volute monocrome che contornano un ovale centrale in cui è raffigurato lo stemma di Modena sostenuto da due genietti. Alle pareti vi sono dei dipinti di Adeodato Malatesta (1806 - 1891), il più importante pittore modenese dell'Ottocento.

Fonte: visitmodena.it

Orari:
venerdi 17 settembre: dalle 9.00 alle 18.00
sabato 18 settembre: dalle 13.00 alle 15.00

Venerdi e sabato:
È possibile rimanere all'interno delle sale per 30 minuti.
La visita si svolge in forma autonoma e non viene fornito servizio di visita guidata
È obbligatoria la prenotazione tramite il sito www.visitmodena.it.
L'accesso è possibile per una massimo di 14 persone alla volta munite di green pass.

domenica 19 settembre dalle 15.00 alle 19.00
Modalità di visita: visita guidata a navetta con prenotazione nei seguenti orari:
15.15 - 16.00 - 16.45 - 17.30 - 18.15

Domenica:
È obbligatoria la prenotazione tramite il sito www.visitmodena.it
L'accesso è possibile per una massimo di 14 persone alla volta munite di green pass.
Durata della visita: circa 40 minuti.

 

Acetaia Comunale

Piazza Grande 17
Ingresso gratuito

Creata nel 2003 nel sottotetto del Palazzo Comunale, accudita dalla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, l’Acetaia Comunale ospita tre batterie: due più piccole, da sei botticelle ciascuna, che hanno preso i nomi dai fiumi Secchia e Panaro e una da dieci botticelle intitolata alla Torre Ghirlandina. Le tre batterie di botti inizieranno a produrre ABTM invecchiato dopo i 12 anni previsti dal disciplinare, mentre per un ABTM che possa fregiarsi dell’aggettivo "extravecchio" si dovranno aspettare almeno 25 anni.
L’Acetaia ospita anche tre grandi botti barrique, le botti madre da 100 e 220 litri che servono le batterie e che hanno preso il nome di Rezdore, e diversi oggetti legati alla cultura dell’aceto, tra cui quattro tragni, i tradizionali vasi in terracotta smaltata per conservare l’aceto. Il progetto di sviluppo dell’Acetaia, messo a punto dal Comune di Modena per celebrare la cultura dell’Aceto balsamico tradizionale, prevederà in futuro anche l’acquisizione di una batteria di botticelle più antica e già avviata e la ristrutturazione di due sale del sottotetto della Residenza municipale, dove troveranno spazio pannelli espositivi e percorsi didattici.

Orari di visita:
venerdi 17 - sabato 18 e domenica 19 settembre
visite guidate a navetta nei seguenti orari:
9.30, 10.15, 11.00, 11.45, 12:30, 13.15, 14.00, 14.45, 15.30, 16.15, 17.00.

L'accesso è possibile per un massimo di 8 persone alla volta munite di green pass.
Durata della visita: circa 30 minuti.

La prenotazione dell'orario di ingresso è possibile:
• Online su www.visitmodena.it
• Telefonicamente al tel. 0592032660
• via e-mail a info@visitmodena.it
• di persona presso ufficio informazione e accoglienza turistica in Piazza Grande 14 Modena

Le prenotazioni vengono accettate fino all'esaurimento della disponibilità.

 

Ex Albergo Diurno

Piazza Mazzini
Ingresso gratuito 

Nel 1933, venne realizzato un Albergo diurno la cui costruzione era stata prevista fin dal 1916. L’Albergo diurno fu costruito per rispondere, come in molte città italiane ed europee, alle esigenze di residenti, pendolari e viaggiatori, con funzioni igieniche e sociali. Si scelse piazza Mazzini, centrale e frequentata, luogo d’incontro e di manifestazioni sociali e culturali, per la costruzione dell’Albergo diurno perché ritenuta la più adatta all’accoglienza. L’albergo diurno fu costruito completamente sotterraneo, occupando tutta la superficie sotto il marciapiede, per non turbare l’equilibrio della piazza e il verde presente. All’Albergo si accede tramite una scala nell’angolo sud est del giardino. A 30 anni dalla chiusura l'ex Albergo diurno riapre con nuove funzionalità, nel rispetto del suo valore storico. La visita comprende un tour della struttura rinnovata, dove caratteri moderni, come vetro temperato, tinte bianche e antracite a contrasto, una suggestiva illuminazione a faretti e un sistema domotico a gestione degli impianti, si fondono con elementi degli anni 30 restaurati, come il rivestimento a tessere ceramiche colorate dell’epoca, le vasche da bagno e alcuni sanitari. Il percorso sarà accompagnato dalle spiegazioni di una guida turistica che illustrerà quella che era la vecchia funzione del luogo, il recupero attuato e la nuova destinazione d’uso. È prevista, inoltre, la proiezione del nuovo video immersivo “La città nella storia”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito di un progetto per la promozione turistica, appositamente realizzato per la proiezione su tre pareti del sistema multimediale di ultima generazione della sala polifunzionale: un tuffo di tre minuti nella Modena di un tempo, di oggi e di domani, un’esperienza sensoriale che mette in luce le eccellenze del territorio scandita dalla melodia dei violini. È infine previsto un excursus sulle tipicità della città, a partire dal sito Unesco, oltre a un momento dedicato a eventuali domande e richieste di informazioni.
Fonte: visitmodena.it 

venerdì 17 settembre: 9.30-13 /15.00-19.00

Orari di visita: 9.45 - 11.00 - 12.30- 15.15 - 16.45 – 18.15

Sabato 18 e domenica 19 settembre: apertura 9.30 – 19.00.

Orari di visita: 9.45 - 11.00 - 12.45 - 14.15 - 15.15 - 16.45 – 18.15

L'accesso è possibile per un massimo di 14 persone alla volta munite di green pass.
La prenotazione può essere effettuata, fino ad esaurimento di posti disponibili:
• online tramite il sito www.visitmodena.it
• telefonicamente presso l'ufficio Informazione e accoglienza turistica tel. 0592032660
• via mail a info@visitmodena.it
• di persona, presentandosi direttamente alla porta di ingresso dell'Ex Albergo Diurno, Piazza Mazzini, ove un operatore verificherà se vi saranno ancora posti disponibili per la fascia oraria desiderata.

 

Gipsoteca “Giuseppe Graziosi”

Palazzo dei Musei, piano terra
Porta Largo Sant’Agostino 337
Ingresso libero e gratuito

Rinnovata in tempi recenti, la Gipsoteca è stata istituita nel 1984, in seguito all’acquisizione di un’importante raccolta di opere scultoree, pittoriche e grafiche dell’artista Giuseppe Graziosi (Savignano sul Panaro 1879 – Modena 1942) donata dagli eredi. Le sculture provenienti dall’atelier del castello di Maranello, acquistato da Graziosi nel 1936, i dipinti, i disegni e le stampe percorrono le fasi salienti della sua vicenda artistica, dall’iniziale adesione alle tematiche del verismo sociale alle ricerche espressive stimolate dall’esperienza diretta delle opere di Rodin, all’interesse per la vita e i personaggi del mondo contadino, uno dei temi fondamentali della sua produzione. La Gipsoteca è il punto di partenza dell’itinerario cross mediale Graziosi around che, avvalendosi di una mappa e di strumenti web, offre un percorso originale per scoprire le opere e i monumenti dell’artista presenti nel centro storico.

Apertura straordinaria a cura dei volontari del Touring Club Italiano.

Venerdì 17 settembre ore 9.00 – 23.00
Sabato 18 settembre ore 9.00 – 23.00
Domenica 19 settembre ore 9.00 – 21.00 

Museo Civico di Modena
Largo Porta S. Agostino, 337
Modena
Tel. 059 2033101 / 25
museo.arte@comune.modena.it
www.museicivici.modena.it