Conforto ai giustiziati
Martirio di San Giovanni Battista, ASDMN, Archivio della Confraternita di San Giovanni Battista della morte

Conforto ai giustiziati

L’opera dei confratelli di San Giovanni Battista della Morte di Modena

Curatrici: Margherita Sarti, Annalita Fini, Federica Collorafi
A cura di: Archivio storico diocesano di Modena Nonantola
In collaborazione con: Biblioteca diocesana Ferrini&Muratori
Presentazione: venerdì 16 settembre ore 17.30

Conduce:
Domenica 18 settembre 2022
10:00 - 19:00 visualizza repliche

Un’esposizione incentrata sul “conforto agli afflitti”, cioè ai condannati alla pena capitale, praticato fino al XIX secolo dai confratelli della Compagnia di San Giovanni Battista della Morte di Modena, la cui fondazione risale al 1372. La pratica del conforto e? un compito centrale nell’attività? delle compagnie di giustizia. Il conforto si pone come ideale anello di congiunzione tra la giustizia umana, che ha comminato la pena capitale e quindi la morte del corpo, e la giustizia divina, da cui dipende la sorte dell’anima. Diversamente dalla Francia, dove il potere di grazia spettava al re, in Italia fu privilegio riconosciuto alle compagnie di giustizia. L’obiettivo è condurre i “pazienti” al pentimento e alla accettazione della sentenza come occasione per scontare i propri peccati e morire in grazia di Dio, salvando così l’anima. Oltre ad assistere i condannati a morte, i confratelli rivolsero le loro cure anche ai carcerati, procurando loro «ogni possibile soccorso». Nel 1776 questa assistenza venne istituzionalizzata con la fondazione dell’Opera Pia Carcerati, azienda amministrata dalla stessa confraternita. L’Opera Pia esercitò la sua attività fino agli anni ’40 del XX secolo, occupandosi dei carcerati sia sul piano materiale, fornendo cibo e vestiario, sia su quello spirituale, assicurando la presenza di un cappellano, di confessori e catechisti.

 


Il materiale esposto proviene dall’archivio confraternale, che negli anni Ottanta del secolo scorso fu depositato presso l’Archivio Capitolare di Modena. Il fondo copre un arco cronologico di ben sei secoli, dal XIV al XX, e comprende preziosi codici e manoscritti, oltre a registri di natura contabile-amministrativa e a numerosi altri documenti, che di recente sono stati inventariati e ricondizionati.

Federica Collorafi, archivista, responsabile dell’Archivio storico diocesano di Modena Nonantola.

Orari durante il festivalfilosofia:
Venerdì 16 settembre ore 10.00 – 21.00
Sabato 17 settembre ore 10.00 – 21.00
Domenica 18 settembre ore 10.00 – 19.00

Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 27 gennaio 2023
Martedì e giovedì ore 9.00 - 17.00
Altri giorni su appuntamento: archivio@modena.chiesacattolica.it oppure 3483847940

Luogo:
Archivio storico diocesano di Modena Nonantola
Corso Duomo, 34
Modena
Tel. 348.3847940 | www.archiviodiocesano.mo.it