Storie di ordinaria (in)giustizia

Storie di ordinaria (in)giustizia

Kurdbûn – essere curdo
(Kurdbûn – To Be Kurdish, Italia/Francia 2020, 90’)
di Fariborz Kamkari
Curatore: Alberto Morsiani
A cura di: Associazione Circuito Cinema

Conduce:
Domenica 18 settembre 2022

Il diario visivo di un massacro si apre con le immagini in bianco e nero di un paesaggio umano estatico nel dolore, e poi si accende di colori sui volti dei cadaveri distesi tra le macerie di Cizre. Un assedio di 80 giorni che i due testimoni, un operatore e una giornalista, intrappolati nella cittadina a sud-est della Turchia, vivono a fianco di donne, uomini e bambini colpiti dai cecchini turchi. Per rifugio un seminterrato colpito dalle bombe, che evoca l’acciaieria di Mariupol. Strappato il velo dei tg di guerra, la pozza di sangue si allarga sul selciato, in contrasto con la voce off poetico-evocativa, intercalata da testi di Brecht, Adorno, Gramsci e Ocalan. Disegni a carboncino evocano la storia di un popolo perseguitato e un Erdogan intollerante al “confederalismo democratico” di Cizre.

 


Storie di ordinaria (in)giustizia

Al di là della giustizia “istituzionale” esiste il senso della giustizia “naturale” che dovrebbe impegnare ciascuno di noi all’onestà, alla correttezza e alla “non lesività” del prossimo. Le storie che raccontano i film e i documentari della rassegna mostrano come questo senso di giustizia sia qualcosa di molto aleatorio e opinabile. Talvolta, è la stessa giustizia impositiva e codificata a mancare clamorosamente al suo compito, come narrano i casi scandalosi di Aldo Braibanti e di Vincenzo Agostino. All’assenza di chi assicuri diritti e doveri si sostituisce talora il giustizialismo del fai-da-te e la legge spietata della vendetta e della faida, come insegna la mitologica vicenda del Muto di Gallura. C’è poi la negazione della giustizia intesa come rispetto del prossimo, che arriva fino ai massacri perpetrati nelle guerre, ad esempio nell’Ucraina insanguinata di Atlantis, oppure alla persecuzione etnica nei confronti di gruppi di popolazione, quella terribile condotta con inesorabile ferocia ai danni dei curdi. Senza tralasciare il sistematico, “normale”, sfruttamento capitalista del lavoro dei dannati della terra privati di ogni diritto e difesa. I film in rassegna, dal micro al macro, colgono a mo’ di exemplum queste varie forme di (in)giustizia.

 

programma completo della rassegna

 

Alberto Morsiani è consulente cinematografico e collaboratore di riviste e quotidiani. Come critico e saggista, si occupa prevalentemente di cinema americano dal punto di vista dello studio delle mitologie fondative e degli archetipi culturali, dei generi classici e degli autori più significativi. Ha scritto libri, tra gli altri, su John Ford, Quentin Tarantino, Anthony Mann, Oliver Stone, Gus Van Sant, Joseph Mankiewicz, Kathryn Bigelow, Jacques Tourneur, Don Siegel, Peter Weir, il western, il road movie, la motocicletta sullo schermo, il paesaggio nel cinema hollywoodiano.


Luogo:
Sala Truffaut
Via degli Adelardi, 4
Modena
059 236288 | info@salatruffaut.it | www.salatruffaut.it