Una Confraternita per i giustiziandi
Ippolito Bianchini Ciarlini, sec. XIX, Crocifissione e i Confratelli dei Sacchi Bianchi, Olio su tela, cornice in legno, dalla Chiesa della Sagra di Carpi

Una Confraternita per i giustiziandi

La Confraternita della Misericordia e l’assistenza ai condannati a morte

Curatori: Andrea Beltrami e Mauro Giubertoni
A cura di: Diocesi di Carpi, Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”
Presentazione: sabato 17 settembre ore 16.30 alla presenza dei curatori

Conduce:
Sabato 17 settembre 2022
10:00 - 23:00 visualizza repliche

La mostra si incentra sull’assistenza ai condannati a morte a cura della Confraternita della Misericordia, detta poi dei Sacchi Bianchi. Di antichissima origine, è il primo sodalizio assistenziale di cui si ha notizia a Carpi, già dal XIV secolo. Le prime attestazioni si hanno in alcuni rogiti del 1344 e successivamente nel 1430. Molteplici sono le opere che i confratelli sono chiamati a svolgere: inizialmente esercitano esercizi di pietà lungo le strade, portando messaggi di pace attraverso i “pacieri”. Poi, grazie all’aumento delle rendite patrimoniali e i privilegi concessi da vari pontefici, la Confraternita inizia le opere di carità dispensando pane ai poveri e celebrando sante messe a suffragio delle anime. Accoglie i poveri, gli abbandonati, i figli esposti ma si occupa pure dell’assistenza ai condannati a morte, del loro conforto e della sepoltura. Proprio per l’attività di tutela e soccorso ai figli abbandonati, la Confraternita trova sede presso la chiesa di Santa Maria attigua all’Ospitale detto dei “Bastardini”. Strutturata giuridicamente e provvista di un proprio statuto, la Confraternita svolge i propri compiti secondo regole precise, grazie anche ad una gerarchia che sovrintende i diversi compiti e regola lo svolgimento delle attività. Nel 1543 la Confraternita abbandona la sede in santa Maria per trasferirsi in san Nicolò e, successivamente, nella chiesa di san Giovanni Battista (ora distrutta), dove rimane fino al 1775. L’ultima sede della Confraternita è proprio in sant’Ignazio (oggi sede del Museo diocesano) dove vi rimane fino alla soppressione avvenuta nel 1782.

 


Andrea Beltrami, cancelliere vescovile, responsabile dell’archivio della Curia di Carpi, Direttore del Museo diocesano.

Mauro Giubertoni, vice archivista dell’archivio della Curia vescovile di Carpi
 

Orari durante il festivalfilosofia:
Venerdì 16 settembre ore 10.00 – 23.00
Sabato 17 settembre ore 10.00 – 23.00
Domenica 18 settembre ore 10.00 – 21.00
 

Luogo:
Museo Diocesano di arte sacra
(Chiesa di Sant’Ignazio di Lojola)
Corso Fanti, 44
Carpi