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Massimo Cacciari, Natalino Irti
Tra lettera e spirito. Nessun medio?
edizione2023parola
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/6X4H0fIRK0s?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Massimo Cacciari, Natalino Irti</h3> <h1>Tra lettera e spirito. Nessun medio?</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2023</span>parola</h4> <div class='mb_testo '><p><br />Quali scarti tra spirito delle leggi e parola scritta che le codifica? Quali scarti tra il linguaggio della sentenza e l’emanazione del verdetto?</p><p>Sabato 16 settembre 2023<br />Modena</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Massimo Cacciari</strong> </strong> è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. Ha svolto attività politica ed è presente nel dibattito pubblico, dopo essere stato co-fondatore e co-direttore di alcune delle riviste che hanno segnato la vita politica, culturale e filosofica italiana tra gli anni ’60 e ’90. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Si è occupato di filosofia teoretica, politica e di estetica, indagando anche le questioni relative al diritto. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e ha tenuto lezioni, corsi e conferenze presso numerose università e istituzioni europee. Tra le sue opere recenti:<em> Dell’Inizio</em> (Torino 1990, 2001 4<sup>a</sup> ed.); <em>Ama il prossimo tuo </em>(con Enzo Bianchi, Bologna 2011);<em> Il potere che frena </em>(Milano 2013);<em> Labirinto filosofico </em>(Milano 2014); <em>Filologia e filosofia </em>(Bologna 2015); <em>Re Lear. Padri, figli, eredi</em> (Caserta 2015); <em>Occidente senza utopie</em> (con Paolo Prodi, Bologna 2016); <em>Generare Dio</em> (Bologna 2017); <em>La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo</em> (Torino 2019); <em>Elogio del diritto</em> (con Natalino Irti e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Il lavoro dello spirito</em> (Milano 2020); <em>La città. Nuova edizione</em> (Rimini 2021); <em>Paradiso e naufragio</em> (Torino 2022). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p><p><p><strong><strong>Natalino Irti</strong> </strong> è professore emerito di Diritto privato presso l’Università di Roma “La Sapienza” e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, nonché presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. È stato membro del Consiglio Nazionale Forense e ha ricoperto incarichi nel settore pubblico e privato, oltre ad aver diretto diverse riviste giuridiche. Dopo saggi di rigorosa tecnica giuridica, nei quali ha elaborato un’originale interpretazione del Codice civile a difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nelle epoche di crisi istituzionali, ha indagato anche le forme di un neopositivismo giuridico e ha aperto un assiduo dialogo con le discipline filosofiche, affidandolo a libri pubblicati insieme ad Emanuele Severino e a Massimo Cacciari. Tra le sue pubblicazioni: <em>Dialogo su diritto e tecnica </em>(con Emanuele Severino, Roma-Bari 2001); <em>Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto</em> (Roma-Bari 2001); <em>Nichilismo giuridico</em> (Roma-Bari 2004); <em>Diritto senza verità</em> (Roma-Bari 2011); <em>L’uso giuridico della natura </em>(Roma-Bari 2013); <em>Del salire in politica. Il problema tecnocrazia </em>(Torino 2014); <em>Un diritto incalcolabile </em>(Torino 2016); <em>Elogio del diritto</em> (con Massimo Cacciari e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Riconoscersi nella parola</em> (Bologna 2020); <em>Viaggio tra gli obbedienti</em> (Milano 2021). È stato il curatore della rubrica “Lo Spettatore” nell’edizione domenicale de “Il Sole 24 Ore”, i cui elzeviri sono stati pubblicati nella raccolta omonima: <em>Lo Spettatore</em> (Milano 2023).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Massimo Cacciari, Natalino Irti
Passione per la giustizia. Su "Michael Koolhaas" di Heinrich von Kleist
edizione2022giustizia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/o5QfAa_kP88?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Massimo Cacciari, Natalino Irti</h3> <h1>Passione per la giustizia. Su "Michael Koolhaas" di Heinrich von Kleist</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2022</span>giustizia</h4> <div class='mb_testo '><p>Fondandosi sul racconto di von Kleist, una conversazione che discute di giustizia ed ingiustizia, di diritto e di morale, di ribellione e di giudizio.</p><p>Letture: Valter Malosti</p><p>Sabato 17 settembre 2022</p><p>Carpi</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Massimo Cacciari</strong> </strong> è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. Ha svolto attività politica ed è presente nel dibattito pubblico, dopo essere stato co-fondatore e co-direttore di alcune delle riviste che hanno segnato la vita politica, culturale e filosofica italiana tra gli anni ’60 e ’90. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Si è occupato di filosofia teoretica, politica e di estetica, indagando anche le questioni relative al diritto. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e ha tenuto lezioni, corsi e conferenze presso numerose università e istituzioni europee. Tra le sue opere recenti:<em> Dell’Inizio</em> (Torino 1990, 2001 4<sup>a</sup> ed.); <em>Ama il prossimo tuo </em>(con Enzo Bianchi, Bologna 2011);<em> Il potere che frena </em>(Milano 2013);<em> Labirinto filosofico </em>(Milano 2014); <em>Filologia e filosofia </em>(Bologna 2015); <em>Re Lear. Padri, figli, eredi</em> (Caserta 2015); <em>Occidente senza utopie</em> (con Paolo Prodi, Bologna 2016); <em>Generare Dio</em> (Bologna 2017); <em>La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo</em> (Torino 2019); <em>Elogio del diritto</em> (con Natalino Irti e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Il lavoro dello spirito</em> (Milano 2020); <em>La città. Nuova edizione</em> (Rimini 2021); <em>Paradiso e naufragio</em> (Torino 2022). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p><p><p><strong><strong>Natalino Irti</strong> </strong> è professore emerito di Diritto privato presso l’Università di Roma “La Sapienza” e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, nonché presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. È stato membro del Consiglio Nazionale Forense e ha ricoperto incarichi nel settore pubblico e privato, oltre ad aver diretto diverse riviste giuridiche. Dopo saggi di rigorosa tecnica giuridica, nei quali ha elaborato un’originale interpretazione del Codice civile a difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nelle epoche di crisi istituzionali, ha indagato anche le forme di un neopositivismo giuridico e ha aperto un assiduo dialogo con le discipline filosofiche, affidandolo a libri pubblicati insieme ad Emanuele Severino e a Massimo Cacciari. Tra le sue pubblicazioni: <em>Dialogo su diritto e tecnica </em>(con Emanuele Severino, Roma-Bari 2001); <em>Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto</em> (Roma-Bari 2001); <em>Nichilismo giuridico</em> (Roma-Bari 2004); <em>Diritto senza verità</em> (Roma-Bari 2011); <em>L’uso giuridico della natura </em>(Roma-Bari 2013); <em>Del salire in politica. Il problema tecnocrazia </em>(Torino 2014); <em>Un diritto incalcolabile </em>(Torino 2016); <em>Elogio del diritto</em> (con Massimo Cacciari e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Riconoscersi nella parola</em> (Bologna 2020); <em>Viaggio tra gli obbedienti</em> (Milano 2021). È stato il curatore della rubrica “Lo Spettatore” nell’edizione domenicale de “Il Sole 24 Ore”, i cui elzeviri sono stati pubblicati nella raccolta omonima: <em>Lo Spettatore</em> (Milano 2023).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Natalino Irti
Norma e obbedienza. Esercizio di libertà
edizione2021libertà
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/eFW2kNcJbbc?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Natalino Irti</h3> <h1>Norma e obbedienza. Esercizio di libertà</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2021</span>libertà</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Può la scelta dell’obbedienza consistere per sua natura in un esercizio di libertà?</p><p>Domenica 19 settembre 2021</p><p>Carpi</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Natalino Irti</strong> </strong> è professore emerito di Diritto privato presso l’Università di Roma “La Sapienza” e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, nonché presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. È stato membro del Consiglio Nazionale Forense e ha ricoperto incarichi nel settore pubblico e privato, oltre ad aver diretto diverse riviste giuridiche. Dopo saggi di rigorosa tecnica giuridica, nei quali ha elaborato un’originale interpretazione del Codice civile a difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nelle epoche di crisi istituzionali, ha indagato anche le forme di un neopositivismo giuridico e ha aperto un assiduo dialogo con le discipline filosofiche, affidandolo a libri pubblicati insieme ad Emanuele Severino e a Massimo Cacciari. Tra le sue pubblicazioni: <em>Dialogo su diritto e tecnica </em>(con Emanuele Severino, Roma-Bari 2001); <em>Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto</em> (Roma-Bari 2001); <em>Nichilismo giuridico</em> (Roma-Bari 2004); <em>Diritto senza verità</em> (Roma-Bari 2011); <em>L’uso giuridico della natura </em>(Roma-Bari 2013); <em>Del salire in politica. Il problema tecnocrazia </em>(Torino 2014); <em>Un diritto incalcolabile </em>(Torino 2016); <em>Elogio del diritto</em> (con Massimo Cacciari e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Riconoscersi nella parola</em> (Bologna 2020); <em>Viaggio tra gli obbedienti</em> (Milano 2021). È stato il curatore della rubrica “Lo Spettatore” nell’edizione domenicale de “Il Sole 24 Ore”, i cui elzeviri sono stati pubblicati nella raccolta omonima: <em>Lo Spettatore</em> (Milano 2023).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Natalino Irti
Diritto e tecnica dell’artificialità
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/FQhvWBKLbvA?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Natalino Irti</h3> <h1>Diritto e tecnica dell’artificialità</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Se il carattere proprio dell’agire umano è la tecnica, anche la sfera del diritto resta all’interno di un orizzonte di artificialità. Che cosa significa e cosa comporta concepire la norma e il diritto esclusivamente quali prodotti dell’arte umana?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Natalino Irti</strong> </strong> è professore emerito di Diritto privato presso l’Università di Roma “La Sapienza” e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, nonché presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. È stato membro del Consiglio Nazionale Forense e ha ricoperto incarichi nel settore pubblico e privato, oltre ad aver diretto diverse riviste giuridiche. Dopo saggi di rigorosa tecnica giuridica, nei quali ha elaborato un’originale interpretazione del Codice civile a difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nelle epoche di crisi istituzionali, ha indagato anche le forme di un neopositivismo giuridico e ha aperto un assiduo dialogo con le discipline filosofiche, affidandolo a libri pubblicati insieme ad Emanuele Severino e a Massimo Cacciari. Tra le sue pubblicazioni: <em>Dialogo su diritto e tecnica </em>(con Emanuele Severino, Roma-Bari 2001); <em>Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto</em> (Roma-Bari 2001); <em>Nichilismo giuridico</em> (Roma-Bari 2004); <em>Diritto senza verità</em> (Roma-Bari 2011); <em>L’uso giuridico della natura </em>(Roma-Bari 2013); <em>Del salire in politica. Il problema tecnocrazia </em>(Torino 2014); <em>Un diritto incalcolabile </em>(Torino 2016); <em>Elogio del diritto</em> (con Massimo Cacciari e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Riconoscersi nella parola</em> (Bologna 2020); <em>Viaggio tra gli obbedienti</em> (Milano 2021). È stato il curatore della rubrica “Lo Spettatore” nell’edizione domenicale de “Il Sole 24 Ore”, i cui elzeviri sono stati pubblicati nella raccolta omonima: <em>Lo Spettatore</em> (Milano 2023).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Natalino Irti
Diritto e Natura
edizione2011natura
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/x9egI0au2wk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Natalino Irti</h3> <h1>Diritto e Natura</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2011</span>natura</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Alla pervasività della tecnica non sfugge il diritto: perduta ogni oggettività della natura, la norma giuridica – come mostra Natalino Irti in questa lezione – dipende dalla decisione politica.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Natalino Irti</strong> </strong> è professore emerito di Diritto privato presso l’Università di Roma “La Sapienza” e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, nonché presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. È stato membro del Consiglio Nazionale Forense e ha ricoperto incarichi nel settore pubblico e privato, oltre ad aver diretto diverse riviste giuridiche. Dopo saggi di rigorosa tecnica giuridica, nei quali ha elaborato un’originale interpretazione del Codice civile a difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nelle epoche di crisi istituzionali, ha indagato anche le forme di un neopositivismo giuridico e ha aperto un assiduo dialogo con le discipline filosofiche, affidandolo a libri pubblicati insieme ad Emanuele Severino e a Massimo Cacciari. Tra le sue pubblicazioni: <em>Dialogo su diritto e tecnica </em>(con Emanuele Severino, Roma-Bari 2001); <em>Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto</em> (Roma-Bari 2001); <em>Nichilismo giuridico</em> (Roma-Bari 2004); <em>Diritto senza verità</em> (Roma-Bari 2011); <em>L’uso giuridico della natura </em>(Roma-Bari 2013); <em>Del salire in politica. Il problema tecnocrazia </em>(Torino 2014); <em>Un diritto incalcolabile </em>(Torino 2016); <em>Elogio del diritto</em> (con Massimo Cacciari e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Riconoscersi nella parola</em> (Bologna 2020); <em>Viaggio tra gli obbedienti</em> (Milano 2021). È stato il curatore della rubrica “Lo Spettatore” nell’edizione domenicale de “Il Sole 24 Ore”, i cui elzeviri sono stati pubblicati nella raccolta omonima: <em>Lo Spettatore</em> (Milano 2023).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>

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