5. “Tutta la verità, nient’altro che la verità”

5. “Tutta la verità, nient’altro che la verità”

5. “Tutta la verità, nient’altro che la verità”
5. “Tutta la verità, nient’altro che la verità”

La quinta pista ruota attorno al rapporto tra dire e fare, per discutere la complessità del dire il vero, e sarà dedicata ad alcune pratiche per eccellenza della verità e della veridicità, come quelle della testimonianza e della confessione. In luoghi diversi come il tribunale o la seduta clinica, la presentazione pubblica del Sé o il racconto dell’interiorità, l’idea del “tutta la verità, nient’altro che la verità” viene smontata per farne emergere la costruzione istituzionale e culturale, mentre indagini sui concetti di sincerità e trasparenza completano la costellazione tematica del dire il vero.

 

I video delle lectio di Pista n° 5

 

Inscritto nel canone morale fin dal Decalogo secondo il precetto del “non pronunciare falsa testimonianza” (di cui parlerà Enzo Bianchi [guarda il video]), il tema della sincerità privata e della verità pubblica (che Salvatore Natoli [guarda il video] delineerà nei termini della “parresia”), implica un impegno di coraggio personale, come sosterrà Remo Bodei [guarda il video]. Occorre anche tenere presente che sincerità e trasparenza non significano “dire tutto”, come farà vedere Michela Marzano [guarda il video] (Lectio “Coop Alleanza 3.0”).

Se il regime della confessione è in ogni caso una costruzione culturale, nel corso della storia esso ha preso forme istituzionali in cui presunte dichiarazioni di verità sono state estorte con la violenza e la costrizione: non solo nel passato inquisitoriale di cui discuterà Adriano Prosperi [guarda il video], ma anche nel presente in cui si ricorre ancora alla tortura, perfino in sistemi democratici, come mostrerà Donatella Di Cesare [guarda il video].