Il Teatro filosofico di Mondotre<br />Processo a Lewis Carroll

Il Teatro filosofico di Mondotre
Processo a Lewis Carroll

Regia di Vittorio Riguzzi
Conduce:
Venerdì 19 settembre 2008

Lewis Carroll è uno degli scrittori di favole che ha più influenzato l'immaginazione e la cultura dell'età evolutiva dalla seconda metà dell'800 ad oggi. Tradotti e pubblicati nel 90% delle lingue del mondo, i due racconti di Alice (Nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio) sono un condensato impressionante di giochi di parole, enigmi, palindromi, quesiti e problemi matematici che hanno certamente cambiato la concezione della psicologia infantile e il modo di raccontare ai bambini il mondo della fantasia.
Nel mondo di Alice le cose, gli animali, i personaggi in genere, come anche i numeri, le forme, le situazioni non hanno un'organizzazione logica, ma sono frammenti di sequenze che vivono slegati da ordini di senso compiuto, non vincolati a nomi o significati definitivi. Il paradosso è il vero demone della mente di Carroll: ad esso conseguono la curiosità e la paura, l'euforia e l'ansia, la percezione della bellezza e il senso del tragico.
Chi era dunque Lewis Carroll? Un sadico arrovellatore dei sentimenti disarmati dei bambini? La voce più autentica di una modernità basata sul connubio tra psiche e techne? Un inguaribile bambino egli stesso?
Matematico, erudito, fotografo eccellente, docente universitario, in Carroll stesso risiede l'enigma più profondo delle sue favole. E la risposta al quesito se egli abbia culturalmente contribuito ad alimentare le inquietudini dell'infanzia o ne abbia legittimato l'intima aspirazione ad una libera significazione del mondo.

Voce narrante e Giudice: Vittorio Riguzzi
Accusa: Matteo Mugnani
Difesa: Ivo Germano

Regia: Vittorio Riguzzi
Musiche: Enzo Balestrazzi

Il Teatro Filosofico di Mondotre
Mondotre è un'associazione culturale di Bologna che si occupa di filosofia e di cultura. Nel 2000 ha inventato una nuova forma di divulgazione della filosofia e di altre discipline del sapere, che ha battezzato con il nome di "Teatro filosofico". Negli anni e dopo molte rappresentazioni in festival e nei teatri, ha conosciuto decine di imitazioni.  La formula del TF consiste in un dibattito, nel contesto di un tribunale immaginario, tra i personaggi della voce narrante, del giudice istruttore, del pubblico ministero e dell'imputato che difende se stesso. I "relattori" in scena dispongono del più ampio margine di improvvisazione per la propria parte, in quanto, pur essendovi una traccia predefinita per lo svolgimento del processo, nessuno di essi conosce né gli argomenti utilizzati dagli altri né il modo in cui ciascuno intenderà esporli. In questo modo viene garantito un effetto di naturalità e di reale confronto polemico, vivace e nondimeno rigoroso. Per ogni rappresentazione sono previsti interventi musicali dal vivo o registrati, immagini di sfondo e soluzioni scenografiche.

Per informazioni: www.mondotre.com