Se concepiamo il lavoro non come un’azione strumentale ma come una pratica la cui esistenza è collocata all’interno di una struttura sociale e normativa di riconoscimento, com’è possibile ripensare il rapporto tra attività lavorativa e opera?
Rahel Jaeggi è professoressa di Filosofia pratica presso l’Università di Berlino. Esponente dell’ultima generazione della Scuola di Francoforte, ha lavorato nell’ambito della filosofia sociale, con particolare riferimento alla critica dell’alienazione di matrice marxista ed esistenzialista. Più recentemente si è occupata dei processi collettivi di riproduzione culturale e sociale della vita umana. Tra i suoi libri in italiano: Alienazione (Roma 2015); Forme di vita e capitalismo (Torino 2016).
Ultimo aggiornamento profilo: 2017
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