A cura di: Dida, laboratorio didattico
La camera lucida, inventata da W. H. Wollaston nel 1806, fu modificata e perfezionata nel 1819 da Giovanni Battista Amici, lo scienziato modenese annoverato tra i principali costruttori di strumenti ottici dell’Ottocento, cui il Museo Civico d’Arte di Modena dedica in occasione del festivalfilosofia una mostra di preziosi strumenti e reperti. La camera lucida permetteva, grazie alla luce e a un prisma quadrangolare, di disegnare fedelmente paesaggi e oggetti le cui immagini erano osservate in sovrapposizione al foglio. Guardando nell'apposita fessura si vedevano simultaneamente il foglio da disegno e l'immagine dell'oggetto che vi giungeva attraverso una doppia riflessione. Siamo sulla strada che qualche anno più tardi avrebbe condotto alla scoperta della fotografia. Il laboratorio permetterà, a tutti coloro che ne vorranno approfittare, di disegnare con precisione un ritratto o una natura morta a camera lucida.
Giorgio Borghi ha insegnato per molti anni alla scuola media di I grado. E' collaboratore di diversi Enti e Associazioni ed è esperto nella progettazione e costruzione di macchine ottiche, anche a imitazione di quelle antiche. Costruisce inoltre materiali didattici per le scuole.
dida - laboratorio didattico
Palazzo dei Musei
Viale Vittorio Veneto, 5 - Modena
Tel. 059 2033121
laboratorio.didattico.museo@comune.modena.it
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