Immagine/parola
Svegliami a mezzanotte

Immagine/parola

Svegliami a mezzanotte

(Italia 2022, 71’)
di Francesco Patierno

Curatore: Alberto Morsiani
A cura di: Associazione Circuito Cinema

Conduce:
Domenica 17 settembre 2023

Svegliami a mezzanotte

La voce suadente di Eva Padoan legge le parole di Fuani Marino che, come William Holden in Viale del tramonto, ci racconta di quando morì. Era il 26 luglio 2012. Il film e il libro omonimo si contendono la scena, così come immagini e parole, e Patierno trasfigura il dramma scritto dandogli la forma di documentario poetico. Il regista pesca così nel grande archivio della memoria i frammenti del sogno-cinema, un po’ come un allucinato David Lynch in Twin Peaks. Il footage è una composizione di fotogrammi in bianco e nero e a colori, evocati da un tempo che precede l’avventura di Fuani, bella bambina che all’età di trentadue anni si gettò dal quarto piano di una casa a Pescara. Un caleidoscopio di allegorie e giochi autobiografici, con in più visioni ipnotiche e surreali, pezzi di telefilm tra horror e fantascienza. L’effetto è quasi quello di un thriller.

 


Immagine/parola

Il cinema è immagine e parola. Racconta le sue storie usando l’una e l’altra. Pur vivendo ormai nella società dell’immagine e dell’apparenza, che sembra voler respingere qualsiasi tentativo utilizzare concetti astratti e approfonditi, ogni fotogramma continua a dover fare i conti con l’uso della parola. Intesa sia come morfema che come unità logica del pensiero, la parola veicola a sua volta concetti ed immagini. In questa maniera, si ingenera un percorso che procede nei due sensi: la parola ha una intrinseca natura figurativa, mentre l’immagine può evocare la parola, sostituendosi a essa.

Ciò appare evidente in particolare nell’uso dei materiali d’archivio: le storie, le memorie, le rievocazioni di ciò che è stato ci vengono tramandate prevalentemente dalle immagini o dalle parole. Il cinema seleziona e riordina a suo modo i materiali dei tanti archivi della nostra memoria, secondo equilibri e formule combinatorie sempre diversi, seguendo le più disparate pulsioni narrative. La rassegna di docufilm organizzata per il Festival si muoverà alla scoperta di questa duplice natura: da un lato il cinema come deposito e sedimento, dall’altro come ricerca e ricostruzione, in un continuo gioco di rimpallo tra l’immagine e la parola.

 

programma completo della rassegna

 


 

Alberto Morsiani è consulente cinematografico e collaboratore di riviste e quotidiani. Come critico e saggista, si occupa prevalentemente di cinema americano dal punto di vista dello studio delle mitologie fondative e degli archetipi culturali, dei generi classici e degli autori più significativi. Ha scritto libri, tra gli altri, su John Ford, Quentin Tarantino, Anthony Mann, Oliver Stone, Gus Van Sant, Joseph Mankiewicz, Kathryn Bigelow, Jacques Tourneur, Don Siegel, Peter Weir, il western, il road movie, la motocicletta sullo schermo, il paesaggio nel cinema hollywoodiano.


Luogo:
Sala Truffaut
Via degli Adelardi, 4
Modena
059 236288 | info@salatruffaut.it | www.salatruffaut.it