Il più grande bestseller di Tolstòj, l’opera che ha avuto più lettori mentre lo scrittore russo era ancora in vita, non è stato né Guerra e pace né Anna Karenina. A partire dal 1881, invece, qualsiasi russo anche solo poco alfabetizzato aveva letto un suo breve racconto intitolato Cosa fa vivere gli uomini? Si tratta di un esperimento che il grande autore mette in atto dopo avere per vent’anni cercato di istruire i contadini che vivevano attorno alla sua tenuta di Jasnaja Poljana, e avere capito che i grandi sentimenti evocati dalla letteratura restavano estranei al popolo a causa del linguaggio complicato e allusivo. Scrive allora questo testo semplice e lineare, di elevato valore esemplare, che racconta di un angelo mandato da Dio e accolto da un ciabattino col compito di rispondere alle tre domande fondamentali: cosa è stato dato agli uomini? Cosa non sanno gli uomini? Cosa fa vivere gli uomini?
La risposta, in tutti e tre i casi, è l’amore. Questo reading ripercorre il racconto di Tolstoj, usando come contrappunto musica eseguita dal vivo per coinvolgere gli spettatori tanto sul piano intellettivo quanto su quello emotivo: lo stesso obiettivo che Tolstòj si era proposto, facendo stampare il racconto prima in una rivista per bambini e poi in un opuscolo che lui stesso fece distribuire alle fasce più umili della popolazione.

Il racconto è stato scelto perché considerato – in modo curiosamente esplicito – esemplificativo dello spirito che, in generale, anima l’opera delle associazioni di volontariato presenti sul territorio. In quest’ottica, sono previsti tre momenti in cui proporre al pubblico, senza soluzione di continuità rispetto alla narrazione/lettura, montaggi di immagini destinati a testimoniare alcune delle attività svolte dalle associazioni modenesi di volontariato.