Esiste un filo ben visibile fatto di aneddoti, nomignoli e tradizioni che unisce i frutti di uno stesso albero genealogico. Lo stesso taglio della bocca, lo stesso dito storto, quella particolare postura…si tramanda da nonna a nipote, passando per la figlia. Eppure, anche le figure che pensiamo conoscere da sempre e per sempre, hanno il potere di stupirci mostrandoci lati di sé ignoti e impensati. Capita quando troviamo nell’armadio di nostra madre una camicia che indossava quando non ricopriva quel ruolo; accade quando colei che ci ha generato decide di rivelare, in un diario, storie di sé sconosciute, in grado di tramandarci lati di noi che intuivamo senza conoscere davvero. In un dialogo personalissimo con il pubblico, Erica Mou racconta simmetrie famigliari e mostra come la parola - parlata o scritta – sia in grado di regalare tempo in più a coloro che ne fruiscono di generazione in generazione.
Accompagna l’intervento un mini-live chitarra e voce.
Erica Mou è un’artista che conferisce alle parole una centralità irrinunciabile, sempre con un’eleganza profonda. La varietà di espressioni musicali va dal pop nordeuropeo al cantautorato con venature folk. Ha ricevuto molti importanti riconoscimenti per la canzone d’autore, tra cui Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio TV al Festival Di Sanremo(2012)e il premio Nilla Pizzi (2022). Alcune delle sue composizioni sono all’interno delle colonne sonore dei film “I baci mai dati” di Roberta Torre (2010), “Third Person"(2013) pellicola del regista e produttore premio Oscar Paul Haggis,"Una Piccola Impresa Meridionale”(2013)di Rocco Papaleo (per cui ha ricevuto una candidatura ai David di Donatello per la Miglior canzone originale); scrive l’inedito “La bugia bianca” per l’omonimo film di Giovanni Virgilio (2015).Oltre alla musica, Erica è impegnata nel cinema, nel teatro e nella scrittura. Come attrice è apparsa sul grande schermo il film campione di incassi “Quo Vado”(2016) di Checco Zalone e nella commedia “Figli” (2020) di Mattia Torre, con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi. Dal 2022 affianca Concita De Gregorio nello spettacolo teatrale “Un’ultima cosa, di cui ha scritto anche le musiche. Nel 2020 pubblica per Fandango Libri “Nel mare c’è la sete” a cui segue nel 2024 il suo secondo romanzo “Una cosa per la quale mi odierai". Cerchi, l’ultimo album pubblicato a novembre 2024, è stato anticipato dai singoli e video “La festa del santo” e “Madre”, e accompagnato dall’uscita del video di “Mani d’ortica”, focus track del disco, e di “Sedimenti”.
Orario:
Domenica 21 settembre ore 21.00
Luogo:
Piazza Grande – Sito Patrimonio Mondiale
Modena
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