Il re dei Mostri Selvaggi, prende per mano i visitatori e li conduce in una giungla di colori, di luce e di buio, in una foresta con alberi di pietra e stalattiti di sogno, su un’isola deserta, sul fondo di un abisso, o forse in una grotta, dove i giovani esploratori si trasformano in selvagge creature con lunghe code, denti aguzzi, corna appuntite e orripilanti artigli.
Il percorso si snoda attraverso spazi con allestimenti scenici e videoinstallazioni.
I ragazzi, a gruppi, partecipano in maniera attiva all’animazione-spettacolo, si travestono, suonano, danzano e ascoltano storie. Alla fine, si riuniscono tutti assieme per fare baraonda, ridda, putiferio, un gioco liberatorio per poi ritornare a casa.