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Video lezioni magistrali (in italiano)

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Marc Augé

Il dio oggetto

festivalfilosofia2012
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/NACAdypTJTg?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Marc Augé</h3> <h1>Il dio oggetto</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Marc Augé ripercorre alcune religioni africane, per ritrovare nel “dio oggetto”, ossia nel feticcio propriamente detto, forme e sfide che appartengono al mondo contemporaneo.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Marc Augé</strong> , già <em>directeur d’études</em> presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi, di cui è stato a lungo Presidente, dopo aver contribuito allo sviluppo delle discipline africanistiche ha elaborato un’antropologia dei mondi contemporanei attenta alla dimensione rituale del quotidiano e della modernità. Tra le sue opere tradotte di recente: <em>Nonluoghi. </em><em>Introduzione a una antropologia della surmodernità</em> (Milano 1993); <em>Tra i confini. Città, luoghi, interazioni </em>(Milano 2007);<em> Il mestiere dell’antropologo </em>(Torino 2007);<em> Il bello della bicicletta </em>(Torino 2009);<em> Il metrò rivisitato </em>(Milano 2009);<em> Per un’antropologia della mobilità (</em>Milano 2010); <em>Straniero a me stesso </em>(Torino 2011);<em> Futuro </em>(Torino 2012);<em> Per strada e fuori rotta </em>(Torino 2012);<em> Le nuove paure </em>(Torino 2013);<em> Etica civile: orizzonti</em> (con L. Boella, Padova 2013); <em>I paradossi dell’amore e della solitudine </em>(Modena 2014);<em> L’antropologo e il mondo globale </em>(Milano 2014);<em> Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste </em>(Milano 2014); <em>Fiducia in sé, fiducia nell’altro, fiducia nel futuro </em>(Roccafranca 2014);<em> La forza delle immagini </em>(Milano 2015); <em>Le tre parole che cambiarono il mondo</em> (Milano 2016); <em>Un altro mondo è possibile </em>(Torino 2017); <em>Sulla gratuità. Per il gusto di farlo!</em> (Milano 2018); <em>Chi è dunque l’altro? </em>(Milano 2019); <em>Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente</em> (Milano 2019). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Zygmunt Bauman

Consumo, dunque sono (IT)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/aF95hb2C-Ac?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Zygmunt Bauman</h3> <h1>Consumo, dunque sono (IT)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p class="p1"><span class="s1">Zygmunt Bauman dedica la sua lezione alla trasformazione culturale che segna l’ingresso in una società dove non solo le merci, ma anche le identità, sono consumabili.</span></p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Zygmunt Bauman</strong> (1925 - 2017) è stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. Nei suoi numerosi libri ha delineato gli aspetti salienti della società globalizzata, sottolineando in particolare i processi di individualizzazione, i mutamenti nella definizione del pubblico e del privato e le conseguenze filosofiche e morali del nuovo capitalismo, fino a formulare un’antropologia filosofica imperniata sull’esperienza dell’incertezza. Tra le sue recenti pubblicazioni in italiano: <em>Consumo, dunque sono</em> (Roma-Bari 2010); <em>L’etica in un mondo di consumatori</em> (Roma-Bari 2010); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2013); <em>Gli usi postmoderni del sesso</em> (Bologna 2013); <em>Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale</em> (Roma-Bari 2013); «La ricchezza di pochi avvantaggia tutti». Falso! (Roma-Bari 2013); <em>Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida</em> (con D. Lyon, Roma-Bari 2014); <em>Futuro liquido. Società, uomo, politica e filosofia</em> (Torino 2014); <em>La solitudine del cittadino globale</em> (Milano 2014); <em>Conversazioni su Dio e sull'uomo</em> (Roma-Bari 2014); <em>Vita liquida</em> (Roma-Bari 2014); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2014); <em>Visti di uscita e biglietti di entrata. Paradossi dell'assimilazione ebraica</em> (Firenze 2014); <em>Il secolo degli spettatori. Il dilemma globale della sofferenza umana</em> (Bologna 2015); <em>Stato di crisi</em> (Torino 2015); <em>Il ritorno del pendolo. Psicoanalisi e futuro del mondo liquido</em> (Trento 2015); <em>Babel</em> (con E. Mauro, Roma-Bari 2015); <em>Per tutti i gusti. La cultura nell’età dei consumi </em>(Roma-Bari 2016).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Alessandro Bergonzoni

Cosa dolce cosa

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/NgA09I637pA?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Alessandro Bergonzoni</h3> <h1>Cosa dolce cosa</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In questa lezione, Alessandro Bergonzoni insegue le cose di cui ci serviamo e siamo servi, in una vertiginosa dimostrazione di pirotecnia linguistica e concettuale.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Alessandro Bergonzoni</strong> attore e autore teatrale, <em>performer</em> dell’assurdo e del non senso, sperimentatore linguistico ed esploratore del comico, è una delle voci più conosciute dello spettacolo italiano. Ha lavorato per la radio (Radio 1, Radio 2) e per la televisione (Rai 1, Canale 5). Il suo più recente lavoro teatrale è <em>Nessi</em> (2014). Il suo <em>Urge</em> (2010) si è concluso dopo un tour durato tre anni. Ha scritto, tra gli altri, <em>Le balene restino sedute</em> (Milano 1989), il suo primo successo letterario. <em>Opplero. Storia di un salto</em>, pubblicato nel 1999, è poi divenuto uno spettacolo dal titolo <em>Grilli, cicalle ed altri erorri</em>. I suoi libri più recenti sono <em>Bastasse grondare</em> (Milano 2009); <em>Nel</em> (Milano 2011) e la raccolta poetica <em>L’amorte</em> (Milano 2014). Nel 2009 ha ricevuto il Premio UBU per la migliore interpretazione maschile nel teatro italiano.</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Enzo Bianchi

Dono

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/wCgEqqOzjHw?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Enzo Bianchi</h3> <h1>Dono</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Il dono delle cose si inscrive in un’ottica di intrinseca gratuità che lo deve sottrarre al regime economico del dare e del restituire. Enzo Bianchi si concentra sul debito d’amore che costituisce la vita umana.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Enzo Bianchi</strong> </strong>è il fondatore della Comunità monastica di Bose, di cui è stato priore fino al gennaio 2017. È una delle voci più ascoltate dell’esperienza religiosa nell’epoca contemporanea. Esperto di mistica e di spiritualità, è autore di commenti a libri della Bibbia (Genesi, Cantico dei Cantici, Apocalisse). Tra le sue opere recenti: <em>Ama il prossimo tuo</em> (con M. Cacciari, Bologna 2011); <em>Fede e fiducia</em> (Torino 2013); <em>Dono e perdono</em> (Torino 2014); <em>Raccontare l’amore. Parabole di uomini e donne </em>(Milano 2015); <em>Spezzare il pane. Gesù a tavola e la sapienza del vivere</em> (Torino 2015); <em>Gesù e le donne</em> (Torino 2016); <em>Ero straniero e mi avete ospitato</em> (Milano 2017); <em>La vita e i giorni. Sulla vecchiaia</em> (Bologna 2018); <em>«Non muri ma ponti». Per una cultura dell’incontro e del dialogo</em> (con N. Galantini e G. Ravasi, Cinisello Balsamo 2018); <em>L’acqua è insegnata dalla sete. Riflessioni sull’errore umano</em> (con P. Coda, A. Deho’, F. Occhetto, A. Potente, L. Verdi, Torino 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Remo Bodei

Fenomenologia dello spirito di Georg Wilhelm Friedrich Hegel

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/seN-33Drn3Y?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Remo Bodei</h3> <h1>Fenomenologia dello spirito di Georg Wilhelm Friedrich Hegel</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Saldamente insediata nella storia della filosofia, la questione ontologica della cosa viene ripercorsa da Remo Bodei attraverso la <em>Fenomenologia dello spirito </em>di Hegel.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Remo Bodei</strong> (1938 - 2019) è stato professore di Filosofia presso la University of California a Los Angeles, dopo aver insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa. Tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica, si è occupato anche di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno. Ha inoltre indagato il costituirsi delle filosofie e delle esperienze della soggettività tra mondo moderno e contemporaneo, pervenendo a una riflessione critica sulle forme dell’identità individuale e collettiva. Tra i suoi libri: <em>Ordo amoris </em>(Bologna 1991);<em> Geometria delle passioni </em>(Milano 1991);<em> Il noi diviso </em>(Torino 1998);<em> Le logiche del delirio </em>(Roma-Bari 2000);<em> Destini personali </em>(Milano 2002);<em> Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia </em>(Bologna 2005);<em> Piramidi di tempo. Storie e teorie del «déjà vu» </em>(Bologna 2006); <em>Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia </em>(Milano 2008);<em> La vita delle cose </em>(Roma-Bari 2009);<em> Ira. La passione furente </em>(Bologna 2011);<em> Immaginare altre vite. Realtà, progetti, desideri </em>(Milano 2013);<em> Generazioni. Età della vita, età delle cose </em>(Roma-Bari 2014);<em> La vita delle cose </em>(Bari-Roma 2014);<em> La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel </em>(Bologna 2014); <em>La filosofia nel Novecento (e oltre</em>) (Milano 2015); <em>Limite</em> (Bologna 2016); <em>Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno </em>(Bologna 2016); <em>Le forme del bello</em> (Bologna 1995, 2017 edizione ampliata); <em>Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale</em> (Bologna 2019). È stato Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p> <p style="text-align: left;"><br /></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Remo Bodei

La vita delle cose

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/e4w9DoYaNRs?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Remo Bodei</h3> <h1>La vita delle cose</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Remo Bodei convoca quelle prospettive che prendono le cose dal loro dorso, cercando di coglierle nel loro rapporto con la cultura e la coscienza. Bodei ci mostra come si possa restituire agli oggetti la loro qualità di “cose”, ossia l’insieme degli investimenti affettivi, concettuali e simbolici che individui e società vi ripongono.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Remo Bodei</strong> (1938 - 2019) è stato professore di Filosofia presso la University of California a Los Angeles, dopo aver insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa. Tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica, si è occupato anche di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno. Ha inoltre indagato il costituirsi delle filosofie e delle esperienze della soggettività tra mondo moderno e contemporaneo, pervenendo a una riflessione critica sulle forme dell’identità individuale e collettiva. Tra i suoi libri: <em>Ordo amoris </em>(Bologna 1991);<em> Geometria delle passioni </em>(Milano 1991);<em> Il noi diviso </em>(Torino 1998);<em> Le logiche del delirio </em>(Roma-Bari 2000);<em> Destini personali </em>(Milano 2002);<em> Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia </em>(Bologna 2005);<em> Piramidi di tempo. Storie e teorie del «déjà vu» </em>(Bologna 2006); <em>Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia </em>(Milano 2008);<em> La vita delle cose </em>(Roma-Bari 2009);<em> Ira. La passione furente </em>(Bologna 2011);<em> Immaginare altre vite. Realtà, progetti, desideri </em>(Milano 2013);<em> Generazioni. Età della vita, età delle cose </em>(Roma-Bari 2014);<em> La vita delle cose </em>(Bari-Roma 2014);<em> La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel </em>(Bologna 2014); <em>La filosofia nel Novecento (e oltre</em>) (Milano 2015); <em>Limite</em> (Bologna 2016); <em>Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno </em>(Bologna 2016); <em>Le forme del bello</em> (Bologna 1995, 2017 edizione ampliata); <em>Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale</em> (Bologna 2019). È stato Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p> <p style="text-align: left;"><br /></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Remo Bodei

Lo schiavo

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ek4n_kgJ4dk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Remo Bodei</h3> <h1>Lo schiavo</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Mettendo a fuoco la categoria dello schiavo, Remo Bodei indica alcune perversioni di lungo periodo legate alla produzione di cose tramite persone trasformate in cose, assieme alle forme di interiorizzazione cui danno luogo.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Remo Bodei</strong> (1938 - 2019) è stato professore di Filosofia presso la University of California a Los Angeles, dopo aver insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa. Tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica, si è occupato anche di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno. Ha inoltre indagato il costituirsi delle filosofie e delle esperienze della soggettività tra mondo moderno e contemporaneo, pervenendo a una riflessione critica sulle forme dell’identità individuale e collettiva. Tra i suoi libri: <em>Ordo amoris </em>(Bologna 1991);<em> Geometria delle passioni </em>(Milano 1991);<em> Il noi diviso </em>(Torino 1998);<em> Le logiche del delirio </em>(Roma-Bari 2000);<em> Destini personali </em>(Milano 2002);<em> Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia </em>(Bologna 2005);<em> Piramidi di tempo. Storie e teorie del «déjà vu» </em>(Bologna 2006); <em>Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia </em>(Milano 2008);<em> La vita delle cose </em>(Roma-Bari 2009);<em> Ira. La passione furente </em>(Bologna 2011);<em> Immaginare altre vite. Realtà, progetti, desideri </em>(Milano 2013);<em> Generazioni. Età della vita, età delle cose </em>(Roma-Bari 2014);<em> La vita delle cose </em>(Bari-Roma 2014);<em> La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel </em>(Bologna 2014); <em>La filosofia nel Novecento (e oltre</em>) (Milano 2015); <em>Limite</em> (Bologna 2016); <em>Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno </em>(Bologna 2016); <em>Le forme del bello</em> (Bologna 1995, 2017 edizione ampliata); <em>Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale</em> (Bologna 2019). È stato Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p> <p style="text-align: left;"><br /></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Armando Branchini

Lusso

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ww254HI_NdM?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Armando Branchini</h3> <h1>Lusso</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>I segmenti globali del “made in Italy” di alta gamma, studiati da Armando Branchini,indicano una delle nuove frontiere del produrre.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Armando Branchini</strong> è vicepresidente della Fondazione AltaGamma e docente presso l’Università Bocconi di Milano, nonché Presidente della European Cultural and Creative Industries Alliance – ECCIA, Brussels. È esperto di strategie d’impresa e di marketing internazionale, in particolare nel campo dei beni di lusso e di alta gamma. Consulente per l’integrazione dei sistemi di qualità e per la valorizzazione dei beni di consumo, si è occupato soprattutto dei settori della moda, del design e della gioielleria. Ha fatto parte del Comitato di consulenza dell’<em>Enciclopedia della Moda</em> Treccani (3 voll., 2005), diretta da Tullio Gregory.</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Andrea Branzi

Design

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/3vsdcTF5Grk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Andrea Branzi</h3> <h1>Design</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Andrea Branzi dedica la propria lezione al design, soprattutto nella tradizione italiana dove esso ha costituito una fruttuosa alternativa progettuale alla modernizzazione industriale.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Andrea Branzi</strong> è professore di Disegno industriale presso il Politecnico di Milano. Dopo l’esperienza con il gruppo Archizoom Associati è stato fondatore e direttore di Domus Academy. Ha firmato progetti architettonici ed è autore di numerosi design di prodotto, in particolare di arredi e interni. Tra i suoi libri recenti: <em>Modernità debole e diffusa. Il mondo del progetto all’inizio del XXI secolo</em> (Milano 2006); <em>Il design italiano, 1964-2000</em> (Milano 2008); <em>Introduzione al design italiano. Una modernità incompleta</em> (Milano 2008); <em>Ritratti e autoritratti di design</em> (Venezia 2010).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Massimo Cacciari

Della cosa ultima

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/XYhCY9ByT2E?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Massimo Cacciari</h3> <h1>Della cosa ultima</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In questa lezione viene interrogata la questione della cosa alle sue estremità, in particolare delle “cose ultime”, dove emerge l’eccedenza di significato delle cose rispetto alle loro definizioni.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Massimo Cacciari</strong> </strong> è professore emerito di Estetica presso l’Università San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. Ha svolto attività politica ed è tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Si è occupato di filosofia teoretica e politica, indagando anche le questioni relative al diritto. Tra le sue opere recenti: <em>Ama il prossimo tuo </em>(con E. Bianchi, Bologna 2011);<em> Il potere che frena </em>(Milano 2013);<em> Labirinto filosofico </em>(Milano 2014); <em>Filologia e filosofia </em>(Bologna 2015); <em>Re Lear. Padri, figli, eredi</em> (Caserta 2015); <em>Occidente senza utopie</em> (con P. Prodi, Bologna 2016); <em>Generare Dio</em> (Bologna 2017); <em>La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo</em> (Torino 2019); <em>Elogio del diritto</em> (con N. Irti e un saggio di W.W. Jaeger, Milano 2019); <em>Il lavoro dello spirito</em> (Milano 2020); <em>La città. Nuova edizione</em> (Rimini 2021). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Fulvio Carmagnola, Marco Senaldi

Ipermerce

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/CQ2rkrWkY_E?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Fulvio Carmagnola, Marco Senaldi</h3> <h1>Ipermerce</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In una lezione a due voci, Fulvio Carmagnola e Marco Senaldi analizzano da diverse prospettive il culto delle merci.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Fulvio Carmagnola</strong> è professore di Estetica presso l’Università di Milano Bicocca. Si occupa di estetica della contemporaneità, con particolare riferimento all’economia dei beni simbolici, alle forme del consumo e alle implicazioni antropologiche dei nuovi media. Tra i suoi libri recenti: <em>Il consumo delle immagini. Estetica e beni simbolici nella fiction economy</em> (Milano 2006); <em>Il desiderio non è una cosa semplice. Figure di ágalma</em> (Milano 2007); <em>Design. La fabbrica del desiderio</em> (Milano 2009); <em>Abbagliati e confusi. Una discussione sull’etica delle immagini</em> (Milano 2010); <em>Il fantasma della libertà. Inconscio e politica al tempo di Berlusconi</em> (Milano 2011).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p><p><p><strong>Marco Senaldi</strong> insegna Cinema e Arti visive presso l’Università di Milano Bicocca. Si occupa di teorie dell’oggetto estetico, critica cinematografica e nuove tecnologie dell’arte. Curatore di mostre, collabora, tra gli altri, con «il Manifesto», il «Corriere della Sera» e «Flash Art». Tra i suoi libri recenti: <em>Sinopsis. Introduzione all’educazione estetica</em> (con F. Carmagnola, Milano 2005); <em>Doppio sguardo. Cinema e arte contemporanea</em>(Milano 2008); <em>Arte e televisione. Da Andy Warhol al grande fratello</em> (Milano 2009); <em>Rapporto confidenziale. Percorsi tra cinema e arti visive</em> (Roma 2009).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Anne Cheng

Confucianesimo (Lettura del testo)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/cZYXgjh5has?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Anne Cheng</h3> <h1>Confucianesimo (Lettura del testo)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Anne Cheng ricostruisce le riflessioni sulle “cose” nella tradizione confuciana per farne emergere l’alterità rispetto al materialismo occidentale.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Anne Cheng</strong> è professoressa di Storia intellettuale della Cina presso il Collège de France. Si è occupata dei sistemi di pensiero cinesi, anche in relazione alla loro ricezione nel contesto europeo, dedicando particolare rilievo alla storia del confucianesimo. Traduttrice dei <em>Colloqui</em> di Confucio, è autrice di <em>La pensée en Chine aujourd’hui</em> (Parigi 2007). In italiano è disponibile la sua <em>Storia del pensiero cinese</em> (2 voll., Torino 2000).</p> <p>foto: <a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Anne_Cheng_2008.jpg" target="_blank">https://commons.wikimedia.org</a></p> <p>autore: Wikinade / CC BY-SA (<a href="https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0" target="_blank">https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0</a>)</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Pippo Ciorra

Riciclare la città

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/k_KI6JZeyi4?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Pippo Ciorra</h3> <h1>Riciclare la città</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Da una prospettiva urbanistica, Pippo Ciorra mostra come le città stesse – fatte di quegli oggetti speciali che sono i “manufatti edilizi” – possano venire riusate e riciclate.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Pippo Ciorra</strong> è <em>senior curator</em> per l’architettura al MAXXI di Roma. Architetto e critico, è professore di Composizione architettonica presso l’Università di Camerino. È membro del comitato editoriale di «Casabella». Si è occupato di progettazione urbanistica e ha curato mostre sui temi della bioarchitettura e del riuso, in particolare con la grande esposizione <em>Recycle</em> presso il MAXXI. Tra i suoi libri recenti: <em>Nuovi musei. I luoghi dell’arte nell’era dell’iperconsumismo</em> (con F. Purini, S. Suma, Melfi 2008); <em>New York. The Unstable Sameness</em> (con L. Coccia, M. D’Annuntiis, Macerata 2008); <em>Senza architettura. Le ragioni di una crisi</em> (Roma-Bari 2011). </p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Alberto Clementi, Carla Di Francesco, Arturo Lanzani, Gian Carlo Muzzarelli

Ricostruzione

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/7qMvng9Lhww?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Alberto Clementi, Carla Di Francesco, Arturo Lanzani, Gian Carlo Muzzarelli</h3> <h1>Ricostruzione</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Ai modelli di ricostruzione post-sismica e al loro impatto sul paesaggio è dedicato questo dibattito condotto da Maria Concetta Mattei e suscitato dal recente terremoto che ha colpito l’Emilia.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Alberto Clementi</strong> , urbanista, è preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Pescara. E’stato visiting professor presso numerose università in Europa, negli Usa, in Canada e in America Latina. Già segretario della Società Italiana degli Urbanisti, integra l’attività accademica con sperimentazioni e consulenze per conto del governo centrale e di governi locali. I suoi interessi più recenti sono rivolti ai temi del paesaggio, delle infrastrutture, del progetto urbano sostenibile e della pianificazione strategica, con particolare riferimento alla ricostruzione post-sismica in Abruzzo. Tra i suoi lavori: Infrascape. Infrastrutture e paesaggio (Firenze 2003), (con, M. Ricci) Ripensare il progetto urbano (Roma 2004). Ha curato inoltre: Architettura e paesaggio. Italia e Giappone faccia a faccia (Barcellona-Trento 2009) e EcoGeoTown. Programma Pilota a Pescara (Trento-Barcellona 2010).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p><p><p><strong>Carla Di Francesco</strong> è Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna. Ha ricoperto analogo incarico per la Regione Lombardia. Tra le numerosose docenze a contratto si ricordano quella di Teoria del restauro presso l’Università di Ferrara, di Teoria e storia del restauro presso il Politecnico di Milano e presso l’Università di Bologna. È stata membro del Consiglio di Amministrazione del Touring Club Italiano.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p><p><p><strong>Arturo Lanzani</strong> è professore di Geografia del paesaggio e dell’ambiente al Politecnico di Milano. La sua ricerca individua il paesaggio come orizzonte della politica urbanistica; in questo quadro ha studiato in particolare l’urbanizzazione diffusa, le connessioni tra attività economica, insediamenti e paesaggi urbani, la metamorfosi delle periferie e gli spazi dell’immigrazione. Tra il 1996 e il 2004 è stato Assessore al Territorio del Comune di Seregno monzese. Fra i suoi lavori recenti: I paesaggi italiani (Roma 2003), (con G. Pasqui) L’Italia al futuro. Città e paesaggi, economia e società (Milano 2011), In cammino nel paesaggio. Questioni di urbanistica e di geografia (Roma 2011).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p><p><p><strong>Gian Carlo Muzzarelli</strong> , classe 1955, è Assessore della Regione Emilia Romagna con deleghe ad Attività produttive, Economia verde, Edilizia, Autorizzazione unica integrata, dopo aver presieduto nell’VIII legislatura (dal 2005) la Commissione Assembleare Regionale "Territorio Ambiente Mobilità" e nella VII legislatura (dal 2000) la Commissione "Territorio Ambiente Infrastrutture". Dal 1990 al 1999 è stato assessore della Provincia di Modena, di cui ha ricoperto anche la carica di Vicepresidente (dal 1994). Nel decennio precedente è stato sindaco di Fanano e assessore della Comunità Montana del Frignano</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Emanuele Coccia

Merce

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ljcRd77dNbc?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Emanuele Coccia</h3> <h1>Merce</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Emanuele Coccia prende in esame il discorso della pubblicità urbana per reperirvi i presupposti di ordine morale che presiedono alla produzione del Bene come immanente alle merci.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Emanuele Coccia</strong> è <em>maître de conférence</em> all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Specialista di Averroè e dell’averroismo medievale e moderno, ne ha tratto un’originale riflessione sulle immagini e sulla natura mediale della sensibilità, incluso anche lo statuto delle merci. Di recente si è occupato della metafisica della vita vegetale e della vita degli oggetti. Tra i suoi libri: <em>La trasparenza delle immagini. Averroè e l’Averroismo </em>(Milano 2005); <em>La vita sensibile</em> (Bologna 2011); <em>Il bene nelle cose. La pubblicità come discorso morale </em>(Bologna 2014); <em>La vita delle piante. Metafisica della mescolanza</em> (Bologna 2018); <em>Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità</em> (Torino 2021). Ha inoltre curato, con G. Agamben, l’antologia<em> Angeli. Ebraismo, Cristianesimo, Islam</em> (Milano 2009).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2021</p></div> </div> </div>
Vanni Codeluppi

Vetrinizzazione

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/gblB7MKR8CQ?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Vanni Codeluppi</h3> <h1>Vetrinizzazione</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Il paesaggio dell’epoca presente è dominato da un regime simbolico in cui la merce, oltre che per il suo valore d’uso e di scambio, vale anche per la rappresentazione che se ne fa in una società sempre più spettacolarizzata.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Vanni Codeluppi</strong> è professore di Sociologia dei processi culturali presso lo IULM di Milano. Si è occupato di sociologia dei consumi, con particolare riferimento alle strategie di comunicazione pubblicitaria, all’economia del <em>branding</em> e alle forme d’identità nell’epoca del capitalismo biopolitico e dei social media. Tra i suoi libri recenti: <em>La vetrinizzazione sociale. Il processo di spettacolarizzazione degli individui e della società</em> (Torino 2007); <em>Dalla corte alla strada. Natura ed evoluzione sociale della moda</em> (Roma 2007); <em>Il biocapitalismo. Verso lo sfruttamento integrale di corpi, cervelli ed emozioni</em> (Torino 2008); <em>Tutti divi. Vivere in vetrina</em> (Roma-Bari 2009); <em>Stanno uccidendo la TV</em> (Torino 2011); <em>Ipermondo. Dieci chiavi per capire il presente</em> (Roma-Bari 2012); <em>Il potere della marca. Disney, McDonald’s, Nike e le altre</em> (Torino 2012); <em>Storia della pubblicità italiana</em> (Roma 2013); <em>L’era dello schermo. Convivere con l’invadenza mediatica</em> (Milano 2013).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2014</p></div> </div> </div>
Umberto Curi

Che cosa è la verità?

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/mnRFU4Md0xw?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Umberto Curi</h3> <h1>Che cosa è la verità?</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Ad uno dei più classici “oggetti” del pensiero filosofico, ossia l’idea di verità, è dedicata la lezione di Umberto Curi, che ne delinea la genealogia.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Umberto Curi</strong> </strong> è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova, ha insegnato presso l’Università San Raffaele di Milano. È stato <em>visiting professor </em>presso numerosi atenei europei e americani. Nei suoi studi si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne la dinamica epistemologica e filosofica, rivolgendosi a uno studio della tradizione filosofica imperniato sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di <em>logos</em>, amore, guerra, verità, pena, approfondendo anche il rapporto tra cinema e filosofia. Tra le sue opere recenti: <em>Straniero </em>(Milano 2010);<em> L’apparire del bello. Nascita di un’idea </em>(Torino 2013); <em>La porta stretta. Come diventare maggiorenni</em> (Torino 2015); <em>I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo</em> (Roma 2016); <em>Le parole della cura. Medicina e filosofia</em> (Milano 2017);<em> Veritas indaganda</em> (Nocera Inferiore SA 2018); <em>Il colore dell’inferno. La pena tra vendetta e giustizia</em> (Torino 2019); <em>Parola ai film</em> (con B. Ayroldi Sagarriga, Milano 2021); <em>Fedeli al sogno. La sostanza onirica da Omero a Derrida </em>(Torino 2021).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Ota De Leonardis

Lavoro sociale

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/53egShqzt7U?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Ota De Leonardis</h3> <h1>Lavoro sociale</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In questa lezione, Ota de Leonardis discute le trasformazioni del lavoro in senso sociale.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Ota De Leonardis</strong> è professoressa di Sociologia dei processi culturali presso l’Università di Milano Bicocca, dove dirige il Master in Sviluppo locale e Qualità sociale e il Laboratorio di sociologia dell’azione pubblica «Sui generis». Si è occupata di economia dei servizi, sistemi di welfare, <em>governance</em> locale e terzo settore. Tra i suoi libri: <em>Le istituzioni. Come e perché parlarne</em> (Roma 2001), <em>In un diverso welfare. Sogni e incubi</em> (Milano 2002).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Roberta De Monticelli

Ricerche logiche di Edmund Husserl

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/0FBFcBu3r5M?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Roberta De Monticelli</h3> <h1>Ricerche logiche di Edmund Husserl</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Saldamente insediata nella storia della filosofia, la questione ontologica della cosa viene ricondotta al Novecento da Roberta de Monticelli, discutendo le <em>Ricerche logiche</em> di Husserl.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong><strong>Roberta De Monticelli</strong> </strong> è professoressa di Filosofia della persona presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha contribuito a una reinterpretazione della tradizione fenomenologica e ha sviluppato una teoria dell’identità e della persona che si misura con le filosofie della mente e con le neuroscienze. Più di recente ha formulato un’etica civile per il tempo presente. Tra le sue opere: <em>La conoscenza personale</em> (Milano 1998); <em>L’ordine del cuore </em>(Milano 2003); <em>L’allegria della mente</em> (Milano 2004); <em>Nulla appare invano. Pause di filosofia</em> (Milano 2006); <em>Esercizi di pensiero per apprendisti filosofi</em> (Torino 2006); <em>Sullo spirito e l’ideologia. Lettera ai cristiani</em> (Milano 2007); <em>Ontologia del nuovo</em> (et al., Milano 2008); <em>La novità di ognuno. Persona e libertà</em> (Milano 2009); <em>La questione morale </em>(Milano 2010); <em>La questione civile</em> (Milano 2011); <em>Sull’idea di rinnovamento</em> (Milano 2013); <em>Al di qua del bene e del male. Per una teoria dei valori</em> (Torino 2015); <em>Il dono dei vincoli. Per leggere Husserl</em> (Milano 2018).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2021</p></div> </div> </div>
Fabrizio Desideri

L'opera d'arte nell'epoca della riproducibilità tecnica di Walter Benjamin

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/cwgMpkI7Qlk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Fabrizio Desideri</h3> <h1>L'opera d'arte nell'epoca della riproducibilità tecnica di Walter Benjamin</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Fabrizio Desideri fornisce in questa lezione un’interpretazione innovativa sul piano filologico e tematico<em> de</em>ll’<em>Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica</em> di Walter Benjamin.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Fabrizio Desideri</strong> è professore di Estetica presso l’Università di Firenze. In un confronto ravvicinato con la cultura filosofica ed estetica tedesca (in particolare Kant, i romantici, Benjamin e Adorno), si è occupato di teorie dell’oggetto estetico e definizioni dell’opera d’arte, ma anche di vincoli percettivi e senso dell’estetica. Tra i suoi libri: <em>Il fantasma dell’opera. Benjamin, Adorno e le aporie dell’arte contemporanea</em> (Genova 2002); <em>Il passaggio estetico</em> (Genova 2003); <em>Forme dell’estetica. Dall’esperienza del bello al problema dell’arte</em> (Roma-Bari 2004); <em>La percezione riflessa. Estetica e filosofia della mente</em> (Milano 2011). Ha curato di recente una nuova edizione de <em>L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica</em> (Roma 2012).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Elena Esposito

Moda

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/01Yd_20zYFM?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Elena Esposito</h3> <h1>Moda</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In questa lezione<strong>, </strong>Elena Esposito fa vedere i paradossi generati dalla moda, anche in ordine alla creazione di dimensioni temporali dove domina l’idea della contingenza.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong><strong>Elena Esposito</strong> </strong> è professoressa di Sociologia presso l’Università di Bielefeld e l’Università di Bologna. Allieva di Niklas Luhmann, ha condotto studi nell’ambito della teoria dei sistemi sociali focalizzandosi sulle questioni della memoria culturale, sullo statuto di finzione della realtà contemporanea e sul ruolo delle aspettative e della temporalità nell’economia finanziaria. Negli ultimi anni si occupa anche della questione degli algoritmi predittivi. Tra i suoi libri: <em>La memoria sociale. Mezzi per comunicare e modi di dimenticare</em> (Roma-Bari 2001); <em>I paradossi della moda. Originalità e transitorietà nella società moderna</em> (Bologna 2004); <em>Probabilità improbabili. La realtà della finzione nella società moderna</em> (Roma 2008); <em>Il futuro dei futures. Il tempo del denaro nella finanza e nella società</em> (Pisa 2009).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2020</p></div> </div> </div>
Roberto Esposito

Corpi, persone, cose

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/5vfhpCeotrs?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Roberto Esposito</h3> <h1>Corpi, persone, cose</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Roberto Esposito si sofferma in questa lezione sui meccanismi di produzione e modifica del corpo e della personalità umana resi possibili dalle bioingegnerie.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Roberto Esposito</strong> </strong>è professore di Filosofia teoretica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È tra i filosofi italiani più tradotti e studiati all’estero. Attraverso l’analisi critica delle categorie politiche elaborate dai classici del pensiero filosofico moderno (in particolare individuo, persona, comunità), nelle sue ricerche ha sottolineato i limiti del politico nell’età contemporanea, in quanto organizzazione che necessariamente si confronta con il carattere irriducibile della forma vivente. Con l’“Italian Theory”, si è occupato di una ri-concettualizzazione del paradigma del politico. Tra le sue opere recenti: <em>Le persone e le cose</em> (Torino 2014); <em>L’origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil?</em> (Roma 2014); <em>Da fuori. Una filosofia per l’Europa</em> (Torino 2016); <em>Politica e negazione. Per una filosofia affermativa</em> (Torino 2018); <em>Pensiero istituente. Tre paradigmi di ontologia politica</em> (Torino 2020); <em>Immunitas. Protezione e negazione della vita</em> (Torino 2020, 2<sup>a</sup> ed.); <em>Istituzione</em> (Bologna 2021); <em>Immunità comune. Biopolitica all’epoca della pandemia</em> (Torino 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Adriano Fabris

La questione della cosa di Martin Heidegger

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/vmbkZFtNAxA?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Adriano Fabris</h3> <h1>La questione della cosa di Martin Heidegger</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Adriano Fabris analizza <em>La questione della cosa</em> di Heidegger, come luogo di rielaborazione della fenomenologia post-kantiana.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Adriano Fabris</strong> è professore di Filosofia morale presso l'Università di Pisa, dove insegna anche Filosofia delle religioni e dirige il Master in Comunicazione pubblica e politica. Ha studiato le diverse tradizioni di filosofia della religione nel pensiero contemporaneo, tra fenomenologia ed ermeneutica, cimentandosi anche con la traduzione di testi di Heidegger, Gadamer, Sholem. Più di recente si è occupato di etica della relazione comunicativa e ha approfondito la questione della fondazione dell’esperienza religiosa nell’epoca del pluralismo. Tra i suoi libri: <em>Paradossi del senso</em> (Brescia 2001); <em>Teologia e filosofia</em> (Brescia 2004); <em>Etica della comunicazione</em> (Roma 2006); <em>Senso e indifferenza. Un clusterbook di filosofia</em> (Pisa 2007); <em>Heidegger</em> (con A. Cimino, Roma 2009). <em>“Essere e tempo" di Heidegger, Introduzione alla lettura</em> (Roma 1999), <em>Filosofia delle religioni</em> (Roma 2012).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Maurizio Ferraris

La cosa in sè

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/X_MtxOkluoQ?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Maurizio Ferraris </h3> <h1>La cosa in sè</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Maurizio Ferraris discute il carattere “esemplare” degli oggetti, dotati ciascuno di una loro necessità e legalità interne e ordinabili in classificazioni lussureggianti.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Maurizio Ferraris </strong> </strong>è professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Torino. Nelle sue ricerche filosofiche ha contribuito alla rielaborazione delle posizioni ermeneutiche ed è passato dalla proposta di una ontologia critica e sociale allo sviluppo di una posizione filosofica che può essere definita “nuovo realismo”, in alternativa al postmodernismo e al pensiero debole, procedendo inoltre verso un’ulteriore estensione dell’analisi degli oggetti sociali, attraverso i concetti di “documentalità” e “documanità”, a confronto con le potenzialità e i limiti del web. Dirige il LabOnt (“Laboratorio di Ontologia”) presso l’Università degli Studi di Torino e collabora con le pagine culturali de “la Repubblica”. Dopo aver scritto e condotto <em>Zettel - Filosofia in movimento</em> per Rai Cultura, nel 2015 ha iniziato a condurre <em>Lo Stato dell’Arte</em> su Rai 5, dedicato all’approfondimento di temi d’attualità, politica e cultura. Tra le sue opere recenti: <em>Estetica razionale</em> (Milano 2011); <em>Filosofia per dame</em> (Milano 2011); <em>Anima e iPad</em> (Milano 2011); <em>Manifesto del nuovo realismo</em> (Roma-Bari 2012); <em>Realismo positivo</em> (Torino 2013); <em>Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce</em> (Roma-Bari 2014); <em>Postverità e altri enigmi</em> (Milano 2017); <em>Il denaro e i suoi inganni </em>(con J.R. Searle, Torino 2018); <em>Scienza nuova. Ontologia della trasformazione digitale</em> (Torino 2018); <em>Documanità. Filosofia del mondo nuovo</em> (Roma-Bari 2021); <em>Agostino. Fare la verità</em> (Bologna 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Simona Forti

Vita activa di Hannah Arendt

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/86EliyNftvs?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Simona Forti</h3> <h1>Vita activa di Hannah Arendt</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In questa lezione vengono presentate le riflessioni su lavoro e produzione, libertà e azione, in <em>Vita activa</em> di Hannah Arendt.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Simona Forti</strong> </strong>è professoressa di Filosofia politica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha insegnato a lungo Storia del pensiero politico contemporaneo presso l’Università del Piemonte Orientale, dove ha diretto anche il Centro di ricerca sulla Biopolitica BIOS. Nei suoi studi ha ricostruito la struttura filosofica di alcune delle maggiori questioni politiche del Novecento e dell’epoca presente. Dopo aver dedicato numerosi lavori al fenomeno del totalitarismo (anche tramite l’analisi del pensiero di Hannah Arendt), si è occupata di ricostruire le implicazioni della biopolitica e del biopotere, indagando e rivisitando le categorie del politico. Tra le sue opere recenti: <em>Il totalitarismo </em>(Roma-Bari 2001); <em>La filosofia di fronte all’estremo. Totalitarismo e riflessione filosofica</em> (a cura di, Torino 2003); <em>Paranoia e politica</em> (a cura di, con M. Revelli, Torino 2007); <em>I nuovi demoni. Ripensare oggi male e potere</em> (Milano 2012).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Diego Fusaro

Il capitale di Karl Marx

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/EXcnf8mZIX4?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Diego Fusaro</h3> <h1>Il capitale di Karl Marx</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Tra le categorie di “degradazione” degli oggetti, le più durevoli ed efficaci sembrerebbero quelle di idolo e feticcio, già espressione di dominio coloniale e religioso e presenti anche nella categoria di “feticismo delle merci” coniata da Karl Marx ne Il Capitale, presentato da Diego Fusaro.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Diego Fusaro</strong> è ricercatore di Storia della filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Si è occupato di Marx e del pensiero marxista, della tradizione atomistica greca anche nell’ottica della sua ricezione, nonché di filosofie della storia e di teorie della temporalità nella cultura novecentesca. Tra i suoi libri: <em>Bentornato Marx! Rinascita di un pensiero rivoluzionario</em> (Milano 2009); <em>Essere senza tempo. Accelerazione della storia e della vita</em> (Milano 2010); <em>L’orizzonte in movimento. Modernità e futuro in Reinhard Koselleck</em> (Bologna 2012); <em>Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo</em> (Milano 2012). Per la collana dei classici di filosofia Bompiani ha curato diversi scritti di Karl Marx: <em>Differenze tra le filosofie della natura di Democrito e di Epicuro</em> (2004); <em>Sulla questione ebraica</em> (2007); <em>Lavoro salariato e capitale</em> (2008).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Umberto Galimberti

Feticismo del mercato

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/azqwS5e5XiU?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Umberto Galimberti</h3> <h1>Feticismo del mercato</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Umberto Galimberti si occupa in questa lezione del feticismo del denaro, per evidenziare il complesso di pulsioni e rappresentazioni che sottendono ai miti contemporanei del mercato e del denaro.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Umberto Galimberti</strong> </strong>è professore emerito di Filosofia della storia presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Esperto di Karl Jaspers, si è occupato dei legami tra psicopatologia e filosofia, dei limiti della psicoanalisi e di pratica filosofica. Fissando il proprio sguardo sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica e dedicando studi al disagio giovanile nell’età del nichilismo. Collabora con “la Repubblica” ed è tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico. Tra le sue opere recenti: <em>La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla consulenza filosofica</em> (Milano 2006); <em>L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani</em> (Milano 2007); <em>I miti del nostro tempo </em>(Milano 2009); <em>Eros e psiche</em> (Milano 2012); <em>Giovane, hai paura? </em>(Venezia 2014); <em>La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo</em> (Milano 2018); <em>Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze</em> (Milano 2018); <em>Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi</em> (a cura di, Milano 2019); <em>L’età della tecnica e la fine della storia</em> (Nocera inferiore SA 2021); <em>Il libro delle emozioni</em> (Milano 2021). L’editore Feltrinelli pubblica l’edizione delle sue <em>Opere</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Carlo Galli

Democrazia e reificazione

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/Ihr_O1i5VPE?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Carlo Galli</h3> <h1>Democrazia e reificazione</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Le cose del mondo produttivo si rivelano il terreno cruciale delle trasformazioni in atto, con ricadute sulla tenuta stessa dei regimi democratici - e in ogni caso una nuova configurazione dei rapporti tra Stato, mercato e capitale.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p></p> <p><strong><br /><strong>Carlo Galli</strong> </strong>ha insegnato Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna. È stato a lungo presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e direttore della rivista “Filosofia politica”. Ha ideato e dirige numerose collane scientifiche presso editori come il Mulino e Laterza, collabora con il quotidiano “la Repubblica”. Nei suoi studi ha analizzato le categorie politiche moderne (tra cui Stato, sovranità, rappresentanza, guerra) nella loro trasformazione storico-concettuale. Tra le sue opere recenti: <em>Il disagio della democrazia</em> (Torino 2011); <em>I riluttanti. Le élites italiane di fronte alla responsabilità</em> (Roma-Bari 2012); <em>Itinerario nelle crisi</em> (Milano 2013); <em>Riforma costituzionale: le ragioni del No </em>(Roma-Bari 2016); <em>Democrazia senza popolo. Cronache dal Parlamento sulla crisi della politica italiana</em> (Milano 2017); <em>Marx eretico </em>(Bologna 2018); <em>Sovranità </em>(Bologna 2019); <em>Guerra</em> (a cura di, Roma-Bari 2004, 2019<sup>5</sup>); <em>Forme della critica. Saggi di filosofia politica</em> (Bologna 2020); <em>Platone, la necessità della politica</em> (Bologna 2021).</p> <p><span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title=""> </span></span></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Carlo Galli, Stefano Rodotà

Proprietà e comunità

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/kX68a0D_5HI?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Carlo Galli, Stefano Rodotà</h3> <h1>Proprietà e comunità</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Questo dibattito è dedicato al rapporto tra le cose di proprietà dei singoli e quelle di proprietà di tutti, ovvero tra proprietà e comunità.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p></p> <p><strong><br /><strong>Carlo Galli</strong> </strong>ha insegnato Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna. È stato a lungo presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e direttore della rivista “Filosofia politica”. Ha ideato e dirige numerose collane scientifiche presso editori come il Mulino e Laterza, collabora con il quotidiano “la Repubblica”. Nei suoi studi ha analizzato le categorie politiche moderne (tra cui Stato, sovranità, rappresentanza, guerra) nella loro trasformazione storico-concettuale. Tra le sue opere recenti: <em>Il disagio della democrazia</em> (Torino 2011); <em>I riluttanti. Le élites italiane di fronte alla responsabilità</em> (Roma-Bari 2012); <em>Itinerario nelle crisi</em> (Milano 2013); <em>Riforma costituzionale: le ragioni del No </em>(Roma-Bari 2016); <em>Democrazia senza popolo. Cronache dal Parlamento sulla crisi della politica italiana</em> (Milano 2017); <em>Marx eretico </em>(Bologna 2018); <em>Sovranità </em>(Bologna 2019); <em>Guerra</em> (a cura di, Roma-Bari 2004, 2019<sup>5</sup>); <em>Forme della critica. Saggi di filosofia politica</em> (Bologna 2020); <em>Platone, la necessità della politica</em> (Bologna 2021).</p> <p><span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title=""> </span></span></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p><p><p><strong>Stefano Rodotà</strong> (1933 - 2017), già Presidente dell’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali, è stato professore emerito di Diritto civile presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha studiato l’irruzione della tecnologia nella vita democratica, sottolineando la complessità del rapporto tra sfera privata e sfera pubblica: in particolare per quanto riguarda la bioetica, la privacy, l’accesso all’informazione e la responsabilità della scienza. Tra i suoi libri recenti: <em>La vita e le regole. Tra diritto e non diritto</em> (Milano 2006); <em>Ideologie e tecniche della riforma del diritto civile</em> (Napoli 2007); <em>Perché laico</em> (Roma-Bari 2009); <em>Diritti e libertà nella storia d’Italia. Conquiste e conflitti, 1861-2011</em> (Roma 2011); <em>Elogio del moralismo</em> (Roma-Bari 2011); <em>Il diritto di avere diritti </em>(Roma-Bari 2012); <em>Il terribile diritto. Studi sulla proprietà privata e i beni comuni</em> (Bologna 2013); <em>La rivoluzione della dignità </em>(Napoli 2013); <em>Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli </em>(Roma-Bari 2014); <em>Solidarietà. Un’utopia necessaria </em>(Roma-Bari 2014).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2015</p></div> </div> </div>
Giorgetto Giugiaro

Design dell'auto

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/wSRKBIp-8nc?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Giorgetto Giugiaro</h3> <h1>Design dell'auto</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In questo intervento viene data una testimonianza di eccezione di una carriera imprenditoriale nella quale la creatività si è congiunta all’industria automobilistica e l’innovazione tecnologica si è fatta anche espressione estetica.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Giorgetto Giugiaro</strong> è una delle figure di maggiore spicco del design automobilistico internazionale. L’azienda di cui è stato fondatore, la Italdesign Giugiaro, è tra le leader nel settore della progettazione automobilistica attraverso durature collaborazioni principalmente con Gruppo Fiat e Volkswagen. Coniugando estetica e industria, creatività e innovazione, ha contribuito all’affermazione di uno dei più prestigiosi marchi del Made in Italy.</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Sergio Givone

Dono e perdono

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/g3xgMFXw-XU?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Sergio Givone</h3> <h1>Dono e perdono</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Il dono delle cose si inscrive in un’ottica di intrinseca gratuità che lo deve sottrarre al regime economico del dare e del restituire. In particolare, Sergio Givone si occupa della peculiare forma di dono che è il perdono.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Sergio Givone</strong> è professore di Estetica presso l’Università di Firenze. A partire da un’originale interpretazione della lezione ermeneutica ed esistenzialista (soprattutto di Nietzsche, Heidegger e Pareyson), si è occupato della ridefinizione di alcune fondamentali categorie del pensiero filosofico del Novecento, tra cui l’idea di “tragico” e i concetti di <em>eros</em> e nichilismo. Tra i suoi libri: <em>Disincanto del mondo e pensiero tragico</em> (Milano 1988); <em>Storia del nulla</em> (Roma-Bari 1995); <em>Favola delle cose ultime</em> (Torino 1998); <em>Eros/Ethos</em> (Torino 2000); <em>Nel nome di un dio barbaro</em> (Torino 2002); <em>Prima lezione di estetica </em>(Roma-Bari 2003); <em>Il bibliotecario di Leibniz. Filosofia e romanzo</em> (Torino 2005); <em>Non c’è più tempo</em> (Torino 2008); <em>Storia dell’estetica</em> (Roma-Bari 2008); <em>Il bene di vivere</em> (a cura di F. Nodari, Brescia 2011).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Francisco Jarauta

Natura morta

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/SzMioOQkBlg?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Francisco Jarauta</h3> <h1>Natura morta</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Francisco Jarauta interroga in questa lezione il genere pittorico della natura morta per segnalarne le metamorfosi dall’epoca classica alle avanguardie novecentesche. </p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Francisco Jarauta</strong> è professore di Filosofia presso l’Università di Murcia e direttore dell’Osservatorio sulle analisi di tendenza presso la Fondazione Botín di Santander. È inoltre Direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design di Madrid e membro di numerose istituzioni culturali di livello internazionale (tra cui il Museo di Arte Contemporanea di Madrid e la Fondazione Cini di Venezia). I suoi studi concernono in particolare la filosofia della cultura, l’estetica e la storia dell’arte, concentrandosi soprattutto sulla questione della modernità e dei suoi sistemi di rappresentazione. Tra le sue pubblicazioni: <em>Fragmento y totalidad: los límites del clasicismo</em> (Madrid 1988); <em>Pensar el presente</em> (et al., Madrid 1993); <em>Arte y escritura</em> (et al., Salamanca 1995). Ha curato diversi volumi collettanei, tra cui: <em>Teorìas para una nueva sociedad</em> (Madrid 2002); <em>Oriente-Occidente</em> (Madrid 2003); <em>Gobernar la globalizaciòn</em> (Murcia 2004); <em>Escritura suspendida</em> (Madrid 2004). Ha inoltre curato le edizioni spagnole del <em>Momo</em> di Leon Battista Alberti (Valencia 2002) e del <em>Diario</em> di Pontormo (Murcia 2006).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Scott Lash

Industria culturale (IT)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/wB_u_GcfX2c?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Scott Lash</h3> <h1>Industria culturale (IT)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Scott Lash mostra come il consumo contemporaneo, obiettivo dell’economia, si trasformi in industria di identità, di marchi e in ultima istanza di cultura.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Scott Lash</strong> è professore di Sociologia presso il Goldsmiths College dell’Università di Londra. Si occupa di teoria della società e della cultura, con particolare riferimento alle trasformazioni della modernità determinate dall’avvento delle tecnologie dell’informazione. Ha studiato la creazione dell’industria globale della cultura soffermandosi sui nuovi statuti dell’identità e del <em>brand</em>. Tra i suoi libri: <em>Another Modernity</em>. <em>A Different Rationality</em> (Oxford 1999); <em>Critique of Information</em> (London 2002); <em>Global Culture Industry. The Mediation of Things</em> (con C. Lury, Cambridge 2005). In italiano è comparso <em>Modernizzazione riflessiva</em> (con U. Beck, A. Giddens, Trieste 1999).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Serge Latouche

Frugalità

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ntAhFn6JHuY?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Serge Latouche</h3> <h1>Frugalità</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Le cose suscitano passioni, posizionando così il tema anche nel campo delle teorie morali. Una fortunata tradizione mostra la struttura relazionale dell’economia, secondo un modello di reciprocità nel quale perfino la differenza tra utile e dono sembra sfumare nel momento in cui se ne colgano le prestazioni rispetto alla solidarietà collettiva. In questa scia si colloca l’attuale influente teoria della “decrescita”, presentata in questo saggio dal suo massimo esponente internazionale, Serge Latouche, che affronta la figura della sobrietà.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Serge Latouche</strong> è professore emerito di Scienze economiche presso l’Università di Parigi XI. Tra gli animatori della «Revue du MAUSS» (Movimento Anti-Utilitarista nelle Scienze Sociali), ha insegnato anche presso l’Institut d’Etudes du Developpement Economique et Social di Parigi. È uno dei principali esponenti della teoria della decrescita a livello internazionale, contrapponendo all’«occidentalizzazione del mondo» e alla diffusione del capitalismo globale finanziario un modello di convivenza economica che rivaluti i princìpi di sostenibilità, localismo e frugalità. Tra i suoi libri recenti tradotti in italiano: <em>Breve trattato sulla decrescita serena</em> (Torino 2008); <em>La scommessa della decrescita</em> (Milano 2009); <em>La fine del sogno occidentale. Saggio sull’americanizzazione del mondo</em> (Milano 2010); <em>L’invenzione dell’economia</em> (Torino 2011); <em>Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita</em> (Torino 2011); <em>Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita</em> (Torino 2012).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Bruno Latour

Gaia (testo IT)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/99hhJI3XvCQ?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Bruno Latour</h3> <h1>Gaia (testo IT)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In un’originale drammaturgia dedicata a Gaia, la Madre Terra, Bruno Latour declina la prospettiva della sostenibilità e della tutela dell’ecosistema.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Bruno Latour</strong> è Direttore aggiunto presso l’Institut d’études politiques di Parigi. Utilizzando i contributi della sociologia, della filosofia e dell’antropologia, ha indagato il ruolo degli scienziati e l’economia delle innovazioni tecniche nelle società democratiche, giungendo a descrivere il processo di ricerca scientifica come costruzione sociale. Tra le sue opere tradotte: <em>Non siamo mai stati moderni. Saggio di antropologia simmetrica</em> (Milano 1995); <em>La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza</em> (Torino 1998); <em>Politiche della natura. Per una democrazia delle scienze</em> (Milano 2000); <em>Il culto moderno dei fatticci</em> (Roma 2005); <em>La fabbrica del diritto. Etnografia del Consiglio di Stato</em> (Enna 2007); <em>Dingpolitik</em>. <em>Come rendere le cose pubbliche</em> (Milano 2011).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Eugenio Lecaldano

La ricchezza delle nazioni di Adam Smith

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/uMuL0rt9Rfg?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Eugenio Lecaldano</h3> <h1>La ricchezza delle nazioni di Adam Smith</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Eugenio Lecaldano commenta la <em>Ricchezza delle nazioni</em> di Adam Smith,una delle opere classiche nelle quali si è articolata la questione dei rapporti tra produzione ed economia.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Eugenio Lecaldano</strong> è professore emerito di Filosofia morale presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Si è occupato della ricostruzione storica delle principali dottrine morali d’epoca moderna, soprattutto in ambito britannico. Ha approfondito le teorie morali contemporanee con particolare riferimento alle questioni bioetiche. Tra i suoi libri recenti: <em>Un’etica senza Dio</em> (Roma-Bari 2006); <em>Dizonario di bioetica</em> (Roma-Bari 2007); <em>Bioetica. Le scelte morali</em> (Roma-Bari 2009); <em>Prima lezione di filosofia morale</em> (Roma-Bari 2010).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2013</p></div> </div> </div>
Andrei Linde, Antonio Masiero

La materializzazione dell'universo

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/mzSAJxkPhkk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Andrei Linde, Antonio Masiero</h3> <h1>La materializzazione dell'universo</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>La materializzazione dell’universo primordiale, spiegabile con l’azione del “meccanismo di Higgs”, è argomento del dibattito tra Andrei Linde e Antonio Masiero, impegnati a metterne in rilievo i rapporti con il principio antropico.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Andrei Linde</strong> , tra i maggiori cosmologi a livello internazionale, è professore di Fisica presso la Stanford University. È membro, tra le altre, della “National Academy of Sciences” e della “American Academy of Arts and Sciences”. Ha legato il suo nome prevalentemente alla teoria della cosmologia inflazionaria, con cui si descrivono le prime fasi di evoluzione dell’universo primordiale. Si è occupato anche delle transizioni cosmologiche di fase e di energia oscura. Tra i suoi libri: <em>Inflation and Quantum Cosmology</em> (Boston 1990); <em>Particle Physics and Inflationary Cosmology</em> (Coira 1990). </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p><p><p><strong>Antonio Masiero</strong> è professore di Fisica astroparticellare presso l’Università di Padova e vice-presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Direttore dell’«International Journal of Physics», è stato ricercatore e docente in numerosi istituti italiani e stranieri, tra cui il CERN di Ginevra, il Max Planck Institute di Monaco di Baviera, la New York University e la Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste. Si è occupato di teorie fisiche al di là del Modello Standard, concentrandosi in particolare sui settori dell’alta energia, dell’alta intensità e della fisica astro particellare. Ha all’attivo quasi duecento pubblicazioni su alcune delle principali riviste scientifiche internazionali, con una media di oltre cinquanta citazioni per pubblicazione.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Michela Marzano

Donna oggetto

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/m27VNZSzytI?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Michela Marzano</h3> <h1>Donna oggetto</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Inserendosi in un filone di letture variamente critiche, Michela Marzano affronta un tema di lunga durata come quella della reificazione di genere, della “donna oggetto”.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Michela Marzano</strong> </strong>è professoressa di Filosofia morale presso l’Università Paris V - René Descartes, dove ha diretto il Dipartimento di Scienze sociali. Si occupa dello statuto del corpo e della condizione umana nell’epoca contemporanea: dopo aver approfondito in particolare il rapporto tra etica e sessualità e le forme del potere biopolitico nelle organizzazioni aziendali, si è da ultimo dedicata alle questioni dell’amore e della memoria. È editorialista del quotidiano “la Repubblica” e scrive anche su “La Stampa”. Tra le sue opere recenti in italiano: <em>La filosofia del corpo (Genova 2010); Etica Oggi. Fecondazione eterologa, “guerra giusta”, nuova morale sessuale e altre questioni contemporanee (Trento </em>2011); <em>Volevo essere una farfalla (Milano 2011); </em><em>L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore</em> (Torino 2013); <em>Il diritto di essere io</em> (Roma-Bari 2014); <em>Non seguire il mondo come va. Rabbia, coraggio, speranza e altre emozioni politiche </em>(Torino 2015); <em>Papà, mamma e gender</em> (Torino 2015); <em>L’amore che mi resta </em>(Torino 2017); <em>Idda </em>(Torino 2019); <em>Stirpe e vergogna</em> (Milano 2021).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Armando Massarenti

Oggetti intrattabili

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/abcGHEFZmyk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Armando Massarenti</h3> <h1>Oggetti intrattabili</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Armando Massarenti si occupa in questa lezione di oggetti particolarmente “intrattabili”, mostrando la densità paradossale di entità dalle vaste conseguenze sociali come le tangenti o i derivati.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Armando Massarenti</strong> è responsabile dell’inserto <em>Domenica</em> del quotidiano «Il Sole 24 Ore». Professore a contratto in numerosi atenei italiani e membro dell’Osservatorio di bioetica della Fondazione Einaudi, nei suoi studi si occupa di filosofia della scienza e di filosofia morale, con particolare riguardo alle questioni bioetiche. Tra i suoi volumi: <em>Biblioetica. Dizionario per l’uso</em> (a cura di, Torino 2006); <em>Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima</em> (Parma 2006); <em>Staminalia. Le cellule “etiche” e i nemici della ricerca</em> (Milano 2008);<em> Il filosofo tascabile. Dai presocratici a Wittgenstein, 44 ritratti per una storia del pensiero in miniatura</em> (Milano 2009); <em>La morale del fare la fila </em>(Milano 2010); <em>Dizionario delle idee non comuni</em> (Milano 2010); <em>Perché pagare le tangenti è razionale ma non vi conviene</em> (Milano 2012).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Salvatore Natoli

Idolatria

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/Hj6DS5Ir4hY?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Salvatore Natoli</h3> <h1>Idolatria</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Salvatore Natoli si addentra nel complesso cantiere dello statuto dell’idolo, facendo i conti con il portato del divieto biblico in un’epoca in cui il regime dell’apparenza e dell’immagine lo mette alla prova estrema.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Salvatore Natoli</strong> </strong>è stato a lungo professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca. Attento alla ricostruzione delle linee fondamentali del progetto moderno, ha rivolto la sua attenzione al senso del divino nell’epoca della tecnica e alla possibilità di un’etica che sappia confrontarsi con il rapporto tra felicità e virtù e con gli aspetti della corporeità e del sacro, sottovalutati dal razionalismo classico. Ha indagato l’esperienza del dolore, dedicando studi anche alla teoria dell’azione e alle forme del fare. Tra le sue opere recenti: <em>L’edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore</em> (Roma-Bari 2010); <em>I comandamenti. Non ti farai né idolo né immagine</em> (con P. Sequeri, Bologna 2011); <em>Le verità del corpo</em> (Milano 2012); <em>Le inquietudini della fede </em>(Venezia 2014); <em>I nodi della vita</em> (Brescia 2015); <em>Il rischio di fidarsi</em> (Bologna 2016); <em>Scene della verità</em> (Brescia 2018); <em>L’animo degli offesi e il contagio del male</em> (Milano 2018); <em>Il fine della politica. Dalla «teologia del regno» al «governo della contingenza»</em> (Torino 2019); <em>Uomo tragico, uomo biblico. Alle origini dell’antropologia occidentale </em>(Brescia 2019); <em>L’uomo dei dolori </em>(Bologna 2020).</p> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Marino Niola

Oggetti potenti

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/XdoAGww-NHM?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Marino Niola</h3> <h1>Oggetti potenti</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Nel campo degli studi antropologici e comparativi, Marino Niola focalizza la sua attenzione sul tema della potenza degli oggetti – di culto, d’arte o hi-tech – rivelando il loro carattere di maschera.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Marino Niola</strong> è professore di Antropologia dei simboli presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Specialista delle tradizioni popolari, si è dedicato a ricerche sulle persistenze del folklore nella società contemporanea, pervenendo ad analisi delle identità collettive sui terreni delle forme rituali, delle pratiche di “superstizione” e delle condotte alimentari. Tra i suoi libri: <em>Il purgatorio a Napoli</em> (Roma 2003); <em>Totem e ragù. Divagazioni napoletane</em> (Napoli 2005); <em>I Santi patroni</em> (Bologna 2007); <em>Si fa presto a dire cotto. Un antropologo in cucina</em> (Bologna 2009); <em>Il libro delle superstizioni</em> (con E. Moro, Napoli 2009); <em>Non tutto fa brodo</em> (Bologna 2012); <em>Miti d’oggi</em> (Milano 2012); <em>Hashtag. Cronache da un paese connesso</em> (Milano 2014).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2014</p></div> </div> </div>
Silvano Petrosino

Bisogno e desiderio

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/D-X4pH8ehW8?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Silvano Petrosino</h3> <h1>Bisogno e desiderio</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In questa lezione viene indagato il modo in cui gli oggetti falliscono sempre alla prova del desiderio, essendo incapaci di colmarne la mancanza costitutiva<strong>.</strong></p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Silvano Petrosino</strong> è professore di Filosofia morale e di Filosofia della comunicazione presso l’Università Cattolica di Milano. Si è occupato di vari orientamenti della filosofia francese contemporanea, dedicando in particolare studi all’opera di Lévinas e Derrida. Tra i suoi libri recenti: <em>Capovolgimenti. La casa non è una tana, l’economia non è il business</em> (Milano 2008); <em>Jacques Derrida. Per un avvenire al di là del futuro</em> (Roma 2009); <em>La scena umana. Grazie a Derrida e Lévinas</em> (Milano 2010); <em>Abitare l’arte. Heidegger, la Bibbia, Rothko</em> (Novara 2011); <em>Soggettività e denaro. Logica di un inganno</em> (Milano 2012);<em> Il magnifico segno. Comunicazione, esperienza, narrazione </em>(Cinisello Balsamo 2015); <em>Contro il post-umano. Ripensare l’uomo, ripensare l’animale </em>(con M. Iofrida, Bologna 2017); <em>Emmanuel Lévinas. Le due sapienze </em>(Milano 2017); <em>La verità nomade. Introduzione a Emmanuel Lévinas </em>(Milano 1980; seconda ed. 2018); <em>La donna nel giardino. Che cosa Eva avrebbe potuto rispondere al serpente</em> (Bologna 2019); <em>Il desiderio. Non siamo figli delle stelle </em>(Milano 2019).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Krzysztof Pomian

Artefatti (IT)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/QZs8WNbCmSM?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Krzysztof Pomian</h3> <h1>Artefatti (IT)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Le cose suscitano passioni, posizionando così il tema anche nel campo delle teorie morali. Così lo storico dell’arte Krzysztof Pomian, ricostruisce la logica del collezionismo e il modo in cui gli oggetti da collezione rendono visibile l’invisibile delle relazioni sociali.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p style="text-align: left;"><strong>Krzysztof Pomian</strong> è <em>directeur d’études</em> presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e <em>visiting professor</em> presso l’Università Cattolica di Lovanio. È Direttore del Comitato scientifico del Museo dell’Europa di Bruxelles nonché della rivista <em>Le Débat</em>. Si è occupato di storia culturale europea con particolare riferimento ai regimi della temporalità storica e allo statuto delle istituzioni culturali nella formazione del patrimonio artistico e della memoria. Tra i suoi libri in italiano: <em>Che cos’è la storia?</em> (Milano 2001); <em>Dalle sacre reliquie all’arte moderna. Venezia, Chicago dal XIII al XX secolo</em> (Milano 2004); <em>Collezionisti, amatori, curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo</em> (Milano 2007).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Giovanni Reale

Settima lettera di Platone

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/IjfUj3uz8hs?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Giovanni Reale</h3> <h1>Settima lettera di Platone</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Giovanni Reale commenta la <em>Settima lettera</em> di Platone, una delle opere in cui si è costituita la questione ontologica della cosa.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Giovanni Reale</strong> (1931 - 2014) è stato a lungo professore di Storia della filosofia antica presso l’Università Cattolica di Milano, dove ha fondato il Centro di Ricerche di Metafisica. Successivamente ha insegnato anche presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Tra i massimi specialisti internazionali della filosofia antica, ha legato il suo nome soprattutto a una nuova interpretazione del pensiero di Platone che ne mette in rilievo la dimensione teologica e il ruolo delle dottrine non scritte. Tra i suoi libri recenti: <em>Le nozze nascoste, o la Primavera di Sandro Botticelli</em> (con E. Sgarbi, Milano 2007); <em>Il concetto di «filosofia prima» è l’unità della metafisica in Aristotele</em> (Milano 2008); <em>I misteri di Grunewald e dell’altare di Isenheim</em> (con E. Sgarbi, Milano 2008); <em>Il pianto della statua</em> (con E. Sgarbi, Milano 2008); <em>Il gran teatro Sacro Monte di Varallo</em> (con E. Sgarbi, Milano 2009).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2013</p></div> </div> </div>
Francesca Rigotti

Piccole cose

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/r9nWNT194r4?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Francesca Rigotti</h3> <h1>Piccole cose</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Francesca Rigotti, cercando di cogliere le cose nel loro rapporto con la cultura e la coscienza, sottolinea il ruolo delle “piccole cose” nello strutturarsi dell’esperienza ordinaria.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Francesca Rigotti</strong> </strong>è professoressa di Dottrine politiche e Comunicazione politica presso l’Università della Svizzera italiana a Lugano. È stata docente alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Göttingen come titolare di un “Heisenberg Stipendium” della Deutsche Forschungs gemeinschaft e <em>visiting fellow </em>presso l’Università di Princeton. La sua ricerca è caratterizzata dalla decifrazione e dall’interpretazione delle procedure metaforiche e simboliche sedimentate nel pensiero filosofico, nel ragionamento politico, nella pratica culturale e nell’esperienza ordinaria. Tra le sue opere recenti: <em>Nuova filosofia delle piccole cose</em> (Novara 2013); <em>Onestà</em> (Milano 2014); <em>Venire al mondo</em> (Trento 2015); <em>«Una donna per amico». Dell’amicizia in generale e dell’amicizia delle donne </em>(con A. Longo, Napoli-Salerno 2016); <em>De senectute</em> (Torino 2018); <em>Migranti per caso. Una vita da expat</em> (Milano 2019);<em> Buio</em> (Bologna 2020); <em>L’era del singolo</em> (Torino 2021); <em>Il filo del pensiero. Tessere, scrivere, pensare</em> (Verona 2021).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Stefano Rodotà

Beni comuni

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/fGrNy8R5V94?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Stefano Rodotà</h3> <h1>Beni comuni</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Alla traiettoria del consumo e della società “usa e getta” si contrappongono i principi di custodia e tutela di beni per loro natura esauribili, ma talmente indispensabili alla collettività da mettere in moto una diversa concezione dell’appartenenza: beni comuni, di cui Stefano Rodotà traccia il quadro filosofico e giuridico.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Stefano Rodotà</strong> (1933 - 2017), già Presidente dell’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali, è stato professore emerito di Diritto civile presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha studiato l’irruzione della tecnologia nella vita democratica, sottolineando la complessità del rapporto tra sfera privata e sfera pubblica: in particolare per quanto riguarda la bioetica, la privacy, l’accesso all’informazione e la responsabilità della scienza. Tra i suoi libri recenti: <em>La vita e le regole. Tra diritto e non diritto</em> (Milano 2006); <em>Ideologie e tecniche della riforma del diritto civile</em> (Napoli 2007); <em>Perché laico</em> (Roma-Bari 2009); <em>Diritti e libertà nella storia d’Italia. Conquiste e conflitti, 1861-2011</em> (Roma 2011); <em>Elogio del moralismo</em> (Roma-Bari 2011); <em>Il diritto di avere diritti </em>(Roma-Bari 2012); <em>Il terribile diritto. Studi sulla proprietà privata e i beni comuni</em> (Bologna 2013); <em>La rivoluzione della dignità </em>(Napoli 2013); <em>Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli </em>(Roma-Bari 2014); <em>Solidarietà. Un’utopia necessaria </em>(Roma-Bari 2014).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2015</p></div> </div> </div>
Enzo Rullani

Economia immateriale

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/yJ72oN2Hr0E?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Enzo Rullani</h3> <h1>Economia immateriale</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Enzo Rullani si occupa in questa lezione dei mutamenti del processo produttivo in direzione delle reti immateriali di conoscenza che indicano, ciascuno in modo distintivo, le nuove frontiere del produrre.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Enzo Rullani</strong> è professore di Economia della conoscenza presso la Venice International University. Membro di svariati comitati scientifici (tra i quali quello del Centro Studi di Confindustria e di Symbola), ha insegnato anche presso le università Ca’ Foscari di Venezia, Vita-Salute San Raffaele, Milano e Bocconi. Si è occupato di economia della conoscenza e dell’immateriale, di sviluppo delle sistema delle imprese in rete, di terziario innovativo e dell’impatto del capitalismo globale sui distretti industriali e sulle reti trans-territoriali. Tra i suoi libri: <em>La fabbrica dell’immateriale. Produrre valore con la conoscenza</em> (Roma 2004); <em>Il capitalismo personale. Vite al lavoro</em> (con A. Bonomi, Torino 2005); <em>Innovare. Re-inventare il Made in Italy</em> (con M. Plechero, Milano 2007); <em>Modernità sostenibile. Idee, filiere e servizi per uscire dalla crisi</em> (Venezia 2010).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
John R. Searle

Oggetti sociali (IT)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/pWDUkkE8gtM?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>John R. Searle</h3> <h1>Oggetti sociali (IT)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>John Searle propone la sua teoria degli “oggetti sociali”, che istituiscono la realtà comune attraverso il linguaggio.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>John R. Searle</strong> è Slusser Professor di Filosofia presso l’Università della California a Berkeley. Tra i maggiori protagonisti del dibattito filosofico internazionale, ha elaborato un’influente teoria degli atti linguistici ruotante attorno al concetto di “intenzionalità”. Estendendo l’analisi del linguaggio alla costruzione della realtà sociale, è giunto a una compiuta teoria delle convenzioni, delle istituzioni e degli oggetti sociali. Tra i suoi libri in italiano: <em>Mente, linguaggio, società. La filosofia nel mondo reale</em> (Milano 2000); <em>La riscoperta della mente</em> (Torino 2003); <em>La costruzione della realtà sociale</em> (Torino 2005); <em>Atti linguistici. Saggi di filosofia del linguaggio</em> (Torino 2009); <em>Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana</em> (Milano 2010).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Salvatore Settis

L'Italia dei terremoti: ambiente, tutela, legalità

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/UASDqETt7to?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Salvatore Settis</h3> <h1>L'Italia dei terremoti: ambiente, tutela, legalità</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Tra i beni comuni spicca l’idea stessa di patrimonio culturale, di cui Salvatore Settis sottolinea l’utilità e la destinazione al futuro.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Salvatore Settis</strong> è professore di Storia dell’arte e dell’archeologia classica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha insegnato a lungo e di cui è stato Direttore. Tra i molti incarichi, è stato Direttore del Getty Research Institute di Los Angeles, nonché Presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali e paesaggistici presso il competente Ministero. Membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, è anche membro di alcune tra le più prestigiose accademie europee e americane. Accanto ai suoi studi sull’arte antica e sulla tradizione classica, si è a lungo occupato di politiche dei beni culturali, con numerosi interventi scientifici e pubblicistici. Tra i suoi libri recenti: <em>Italia S.p.A.L’assalto</em> <em>del patrimonio culturale</em> (Torino 2007); <em>Artemidoro. Un papiro dal I secolo al XXI</em> (Torino 2008); <em>Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile</em> (Torino 2010); <em>Artisti e committenti fra Quattrocento e Cinquecento</em> (Torino 2011).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Emanuele Severino

"Cosa" e tecnica

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ZD7E5JA_-0Y?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Emanuele Severino</h3> <h1>"Cosa" e tecnica</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Emanuele Severino interroga la questione della cosa alle sue estremità, occupandosi delle “cose prime”, in cui si manifesta il carattere immutabile dell’Essere.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Emanuele Severino</strong> (1929 - 2020) è stato professore emerito di Filosofia teoretica presso l’Università di Venezia e ha insegnato Ontologia fondamentale presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È stato Accademico dei Lincei e Cavaliere di Gran Croce. Ha offerto un’interpretazione della filosofia che sottolinea lo scacco del pensiero metafisico da Platone a Nietzsche e Heidegger. Per superare le aporie nichilistiche della tradizione metafisica evidenti anche nel discorso moderno della tecnica, ha promosso un ritorno a una filosofia dell’Essere che escluda rigorosamente il non-essere e il divenire. Fra le sue opere recenti: <em>Dialogo su diritto e tecnica </em>(con N. Irti, Roma-Bari 2001); <em>Discussioni intorno al senso della verità</em> (Pisa 2009); <em>L’identità del destino. Lezioni veneziane</em> (Milano 2009); <em>Il destino della tecnica</em> (Milano 2009); <em>Democrazia, tecnica, capitalismo </em>(Brescia 2009); <em>Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia</em> (Milano 2011); <em>La potenza dell’errare. Sulla storia dell’Occidente</em> (Milano 2013); <em>In viaggio con Leopardi. La partita sul destino dell’uomo</em> (Milano 2015); <em>Dike</em> (Milano 2015); <em>Storia, gioia</em> (Milano 2016); <em>Il tramonto della politica. Considerazioni sul futuro del mondo </em>(Milano 2017); <em>Dispute sulla verità e la morte</em> (Milano 2018); <em>Lezioni milanesi. Il nichilismo e la terra (2015-2016)</em> (Milano 2018); <em>Testimoniando il destino</em> (Milano 2019). La Casa Editrice Adelphi pubblica la collana “Scritti di <strong>Emanuele Severino</strong> ”.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Peter Sloterdijk

Antropotecnica (IT)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/INDyEW1cr7k?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Peter Sloterdijk</h3> <h1>Antropotecnica (IT)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Sottolineando il carattere esistenziale delle cose, nel senso che esse stesse producono esistenza umana, Peter Sloterdijk convoca quelle prospettive che prendono le cose dal loro dorso, cercando di coglierle nel loro rapporto con la cultura e la coscienza.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Peter Sloterdijk</strong> è professore di Filosofia ed Estetica presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe, di cui è attualmente Rettore. Ha elaborato una “sferologia”, ossia una teoria filosofica e culturale dell’epoca moderna e post-moderna ruotante intorno alle idee di “bolla”, “globo” e “schiuma”. Ne è emerso un modello di antropologia filosofica in grado di fornire una considerazione complessiva della storia e dell’identità umana e delle sue mutazioni nell’èra globale. In Germania ha completato la trilogia <em>Sphären</em> (Francoforte 1998-2004). In italiano sono disponibili: <em>L’ultima sfera. Breve storia filosofica della globalizzazione</em> (Roma 2002); <em>Non siamo ancora stati salvati</em> (Milano 2004); <em>Terrore nell’aria</em> (Roma 2006); <em>Il mondo dentro il capitale</em> (Roma 2006); <em>Ira e tempo. Saggio politico-psicologico</em> (Roma 2007); <em>Il furore di Dio. Sul conflitto dei tre monoteismi</em> (Milano 2008); <em>Devi cambiare la tua vita</em> (Milano 2010); <em>Caratteri filosofici. Da Platone a Foucault</em> (Milano 2011); <em>Stato di morte apparente. Filosofia e scienza come esercizio</em> (Milano 2011); <em>La mano che prende e la mano che dà</em> (Milano 2012); <em>Critica della ragion cinica</em> (Milano 2013); <em>Sfere</em>, 3 voll. (Milano 2014-2015); <em>Il quinto vangelo di Nietzsche. Sulla correzione delle buone notizie</em> (Milano 2015); <em>L’imperativo estetico. Scritti sull’arte</em> (Milano 2017); <em>Che cosa è successo nel XX secolo? </em>(Torino 2017).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Carlo Sini

I nomi e le cose

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/6aOQK1Fqtas?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Carlo Sini</h3> <h1>I nomi e le cose</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Carlo Sini si occupa in questa lezione del rapporto tra nomi e cose, ripercorrendo il passaggio dal sapere mitico, in cui nomi e cose si co-appartengono, alla scrittura alfabetica fondata sul carattere artificiale del linguaggio.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Carlo Sini</strong> </strong>, già professore di Filosofia teoretica presso l’Università Statale di Milano, è membro dell’Accademia dei Lincei. Studioso del pragmatismo americano e della fenomenologia, ha sviluppato un rilevante approccio teorico ai legami tra filosofia e scrittura, con particolare riguardo all’alfabeto greco inteso come forma logica del pensiero occidentale. Negli ultimi anni si è dedicato a un’ampia sistemazione “enciclopedica” del sapere filosofico che lo ha condotto a discutere i temi della pratica tra etica, politica ed economia. Tra le sue opere recenti: <em>Figure di verità </em>(Milano 2014); <em>Enzo Paci: Il filosofo e la vita </em>(Milano 2015); <em>Inizio</em> (Milano 2016); <em>Trittico</em> (Milano 2018); <em>La vita dei filosofi </em>(Milano 2019);<em> Perché gli alberi non rispondono. Lo spazio urbano e i destini dell’abitare</em> (con G. Pasqui, Milano 2020); <em>E avvertirono il cielo. La nascita della cultura </em>(con T. Pievani, Milano 2020); <em>La tenda. Teatro e conoscenza</em> (con A. Attisani, Milano 2021); <em>Idioma. La cura del discorso</em> (Milano 2021); <em>Spinoza o la buona vita</em> (Milano 2022). Jaca Book pubblica l’edizione delle sue <em>Opere</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Mario Vegetti

Il coltello e lo stilo

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/pMkZ0kLE4E0?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Mario Vegetti</h3> <h1>Il coltello e lo stilo</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Tra le opere classiche nelle quali si è articolata la questione dei rapporti tra produzione ed economia, Mario Vegetti si sofferma su una peculiare analogia tra anatomia e scrittura nel pensiero greco.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Mario Vegetti</strong> (1937 - 2018), è stato a lungo professore di Storia della filosofia antica presso l’Università di Pavia. Si è occupato della cultura filosofica e scientifica della Grecia antica, con particolare riferimento alla formazione del paradigma epistemologico della medicina e alla ricostruzione delle teorie della giustizia. Ha curato la pubblicazione di numerosi classici del pensiero greco, tra cui Aristotele, Ippocrate e Platone. Tra i suoi libri: <em>L’etica degli antichi</em>(Roma-Bari 1989); <em>Il coltello e lo stilo</em> (Milano 19963); <em>Guida alla lettura della «Repubblica» di Platone</em> (Roma-Bari 1999); <em>Quindici lezioni su Platone</em>(Torino 2003); <em>Dialoghi con gli antichi</em> (Sankt Augustin 2007); <em>«Un paradigma in cielo». Platone politico da Aristotele al Novecento</em> (Roma 2009);<em> </em><em>L'etica degli antichi</em><em> </em>(Bari Roma 2010); <em>Fare società. Riflessioni e materiali per educare la cittadinanza.</em><em> </em>(Torino 2011); <em>Incontro con Aristotele. Quindici lezioni</em> (con F. Ademollo, Torino 2016).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2015</p></div> </div> </div>
Silvia Vegetti Finzi

Giocattoli

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/Mtivxph4kCk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Silvia Vegetti Finzi</h3> <h1>Giocattoli</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Silvia Vegetti Finzi esamina un peculiare tipo di oggetti in cui potenza e animazione, mimesi e finzione, istituiscono uno scambio continuo con i loro utilizzatori: i giocattoli dei bambini.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><strong>Silvia Vegetti Finzi</strong> </strong> è stata a lungo professoressa di Psicologia dinamica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pavia. I suoi interessi si rivolgono alla storia e alla teoria della psicoanalisi, con particolare riguardo all’identità femminile e al ruolo delle passioni nella costruzione dell’ordine simbolico. Si è inoltre interessata allo studio dei rapporti familiari e allo sviluppo psicologico dall’infanzia all’adolescenza. Tra i suoi libri: <em>Volere un figlio. La nuova maternità tra natura e scienza</em> (Milano 1997); <em>L’età incerta. I nuovi adolescenti</em> (Milano 2000); <em>Parlar d’amore. Le donne e le stagioni della vita</em> (Milano 2003); <em>Quando i genitori si dividono. Le emozioni dei figli</em> (Milano 2005); <em>Nuovi nonni per nuovi nipoti. La gioia di un incontro</em> (Milano 2008); <em>La stanza del dialogo. Riflessioni sul ciclo della vita</em> (Bellinzona 2009); <em>Nuovi nonni per nuovi nipoti </em>(Milano 2010); <em>A piccoli passi: La psicologia dei bambini dall’attesa ai cinque anni </em>(Milano 2013); <em>Si può ancora essere felici? </em>(Milano 2013); <em>Una bambina senza stella. Le risorse segrete dell’infanzia per superare le difficoltà della vita </em>(Milano 2015); <em>L’ospite più atteso. Vivere e rivivere le emozioni della maternità</em> (Torino 2017).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2020</p></div> </div> </div>

Video lezioni magistrali (in lingua originale)

I risultati visualizzati sono parziali, affina maggiormente la ricerca per ottenere i riusltati voluti.

Marc Augé

Il dio oggetto (FR)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/isBBX3o6YQo?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Marc Augé</h3> <h1>Il dio oggetto (FR)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Marc Augé ripercorre alcune religioni africane, per ritrovare nel “dio oggetto”, ossia nel feticcio propriamente detto, forme e sfide che appartengono al mondo contemporaneo.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Marc Augé</strong> , già <em>directeur d’études</em> presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi, di cui è stato a lungo Presidente, dopo aver contribuito allo sviluppo delle discipline africanistiche ha elaborato un’antropologia dei mondi contemporanei attenta alla dimensione rituale del quotidiano e della modernità. Tra le sue opere tradotte di recente: <em>Nonluoghi. </em><em>Introduzione a una antropologia della surmodernità</em> (Milano 1993); <em>Tra i confini. Città, luoghi, interazioni </em>(Milano 2007);<em> Il mestiere dell’antropologo </em>(Torino 2007);<em> Il bello della bicicletta </em>(Torino 2009);<em> Il metrò rivisitato </em>(Milano 2009);<em> Per un’antropologia della mobilità (</em>Milano 2010); <em>Straniero a me stesso </em>(Torino 2011);<em> Futuro </em>(Torino 2012);<em> Per strada e fuori rotta </em>(Torino 2012);<em> Le nuove paure </em>(Torino 2013);<em> Etica civile: orizzonti</em> (con L. Boella, Padova 2013); <em>I paradossi dell’amore e della solitudine </em>(Modena 2014);<em> L’antropologo e il mondo globale </em>(Milano 2014);<em> Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste </em>(Milano 2014); <em>Fiducia in sé, fiducia nell’altro, fiducia nel futuro </em>(Roccafranca 2014);<em> La forza delle immagini </em>(Milano 2015); <em>Le tre parole che cambiarono il mondo</em> (Milano 2016); <em>Un altro mondo è possibile </em>(Torino 2017); <em>Sulla gratuità. Per il gusto di farlo!</em> (Milano 2018); <em>Chi è dunque l’altro? </em>(Milano 2019); <em>Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente</em> (Milano 2019). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Zygmunt Bauman

Consumo dunque sono (EN)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/MnGB-f3ElWA?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Zygmunt Bauman</h3> <h1>Consumo dunque sono (EN)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Zygmunt Bauman dedica la sua lezione alla trasformazione culturale che segna l’ingresso in una società dove non solo le merci, ma anche le identità, sono consumabili.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Zygmunt Bauman</strong> (1925 - 2017) è stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. Nei suoi numerosi libri ha delineato gli aspetti salienti della società globalizzata, sottolineando in particolare i processi di individualizzazione, i mutamenti nella definizione del pubblico e del privato e le conseguenze filosofiche e morali del nuovo capitalismo, fino a formulare un’antropologia filosofica imperniata sull’esperienza dell’incertezza. Tra le sue recenti pubblicazioni in italiano: <em>Consumo, dunque sono</em> (Roma-Bari 2010); <em>L’etica in un mondo di consumatori</em> (Roma-Bari 2010); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2013); <em>Gli usi postmoderni del sesso</em> (Bologna 2013); <em>Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale</em> (Roma-Bari 2013); «La ricchezza di pochi avvantaggia tutti». Falso! (Roma-Bari 2013); <em>Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida</em> (con D. Lyon, Roma-Bari 2014); <em>Futuro liquido. Società, uomo, politica e filosofia</em> (Torino 2014); <em>La solitudine del cittadino globale</em> (Milano 2014); <em>Conversazioni su Dio e sull'uomo</em> (Roma-Bari 2014); <em>Vita liquida</em> (Roma-Bari 2014); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2014); <em>Visti di uscita e biglietti di entrata. Paradossi dell'assimilazione ebraica</em> (Firenze 2014); <em>Il secolo degli spettatori. Il dilemma globale della sofferenza umana</em> (Bologna 2015); <em>Stato di crisi</em> (Torino 2015); <em>Il ritorno del pendolo. Psicoanalisi e futuro del mondo liquido</em> (Trento 2015); <em>Babel</em> (con E. Mauro, Roma-Bari 2015); <em>Per tutti i gusti. La cultura nell’età dei consumi </em>(Roma-Bari 2016).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Scott Lash

Industria culturale (EN)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/iHX7Vt8k48w?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Scott Lash</h3> <h1>Industria culturale (EN)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Scott Lash mostra come il consumo contemporaneo, obiettivo dell’economia, si trasformi in industria di identità, di marchi e in ultima istanza di cultura.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Scott Lash</strong> è professore di Sociologia presso il Goldsmiths College dell’Università di Londra. Si occupa di teoria della società e della cultura, con particolare riferimento alle trasformazioni della modernità determinate dall’avvento delle tecnologie dell’informazione. Ha studiato la creazione dell’industria globale della cultura soffermandosi sui nuovi statuti dell’identità e del <em>brand</em>. Tra i suoi libri: <em>Another Modernity</em>. <em>A Different Rationality</em> (Oxford 1999); <em>Critique of Information</em> (London 2002); <em>Global Culture Industry. The Mediation of Things</em> (con C. Lury, Cambridge 2005). In italiano è comparso <em>Modernizzazione riflessiva</em> (con U. Beck, A. Giddens, Trieste 1999).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Bruno Latour

Gaia (FR)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/99hhJI3XvCQ?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Bruno Latour</h3> <h1>Gaia (FR)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>In un’originale drammaturgia dedicata a Gaia, la Madre Terra, Bruno Latour declina la prospettiva della sostenibilità e della tutela dell’ecosistema.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Bruno Latour</strong> è Direttore aggiunto presso l’Institut d’études politiques di Parigi. Utilizzando i contributi della sociologia, della filosofia e dell’antropologia, ha indagato il ruolo degli scienziati e l’economia delle innovazioni tecniche nelle società democratiche, giungendo a descrivere il processo di ricerca scientifica come costruzione sociale. Tra le sue opere tradotte: <em>Non siamo mai stati moderni. Saggio di antropologia simmetrica</em> (Milano 1995); <em>La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza</em> (Torino 1998); <em>Politiche della natura. Per una democrazia delle scienze</em> (Milano 2000); <em>Il culto moderno dei fatticci</em> (Roma 2005); <em>La fabbrica del diritto. Etnografia del Consiglio di Stato</em> (Enna 2007); <em>Dingpolitik</em>. <em>Come rendere le cose pubbliche</em> (Milano 2011).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Krzysztof Pomian

Artefatti (FR)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/C7LrlQgbU4g?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Krzysztof Pomian</h3> <h1>Artefatti (FR)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Le cose suscitano passioni, posizionando così il tema anche nel campo delle teorie morali. Così lo storico dell’arte Krzysztof Pomian, ricostruisce la logica del collezionismo e il modo in cui gli oggetti da collezione rendono visibile l’invisibile delle relazioni sociali.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p style="text-align: left;"><strong>Krzysztof Pomian</strong> è <em>directeur d’études</em> presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e <em>visiting professor</em> presso l’Università Cattolica di Lovanio. È Direttore del Comitato scientifico del Museo dell’Europa di Bruxelles nonché della rivista <em>Le Débat</em>. Si è occupato di storia culturale europea con particolare riferimento ai regimi della temporalità storica e allo statuto delle istituzioni culturali nella formazione del patrimonio artistico e della memoria. Tra i suoi libri in italiano: <em>Che cos’è la storia?</em> (Milano 2001); <em>Dalle sacre reliquie all’arte moderna. Venezia, Chicago dal XIII al XX secolo</em> (Milano 2004); <em>Collezionisti, amatori, curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo</em> (Milano 2007).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
John R. Searle

Oggetti sociali (EN)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/yCqQEySPi3o?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>John R. Searle</h3> <h1>Oggetti sociali (EN)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p class="p1"><span class="s1">John Searle propone la sua teoria degli “oggetti sociali”, che istituiscono la realtà comune attraverso il linguaggio.</span></p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>John R. Searle</strong> è Slusser Professor di Filosofia presso l’Università della California a Berkeley. Tra i maggiori protagonisti del dibattito filosofico internazionale, ha elaborato un’influente teoria degli atti linguistici ruotante attorno al concetto di “intenzionalità”. Estendendo l’analisi del linguaggio alla costruzione della realtà sociale, è giunto a una compiuta teoria delle convenzioni, delle istituzioni e degli oggetti sociali. Tra i suoi libri in italiano: <em>Mente, linguaggio, società. La filosofia nel mondo reale</em> (Milano 2000); <em>La riscoperta della mente</em> (Torino 2003); <em>La costruzione della realtà sociale</em> (Torino 2005); <em>Atti linguistici. Saggi di filosofia del linguaggio</em> (Torino 2009); <em>Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana</em> (Milano 2010).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Peter Sloterdijk

Antropotecnica (DE)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/5xNIK6rmX4c?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Peter Sloterdijk</h3> <h1>Antropotecnica (DE)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'><blockquote> <p>Sottolineando il carattere esistenziale delle cose, nel senso che esse stesse producono esistenza umana, Peter Sloterdijk convoca quelle prospettive che prendono le cose dal loro dorso, cercando di coglierle nel loro rapporto con la cultura e la coscienza.</p> </blockquote></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Peter Sloterdijk</strong> è professore di Filosofia ed Estetica presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe, di cui è attualmente Rettore. Ha elaborato una “sferologia”, ossia una teoria filosofica e culturale dell’epoca moderna e post-moderna ruotante intorno alle idee di “bolla”, “globo” e “schiuma”. Ne è emerso un modello di antropologia filosofica in grado di fornire una considerazione complessiva della storia e dell’identità umana e delle sue mutazioni nell’èra globale. In Germania ha completato la trilogia <em>Sphären</em> (Francoforte 1998-2004). In italiano sono disponibili: <em>L’ultima sfera. Breve storia filosofica della globalizzazione</em> (Roma 2002); <em>Non siamo ancora stati salvati</em> (Milano 2004); <em>Terrore nell’aria</em> (Roma 2006); <em>Il mondo dentro il capitale</em> (Roma 2006); <em>Ira e tempo. Saggio politico-psicologico</em> (Roma 2007); <em>Il furore di Dio. Sul conflitto dei tre monoteismi</em> (Milano 2008); <em>Devi cambiare la tua vita</em> (Milano 2010); <em>Caratteri filosofici. Da Platone a Foucault</em> (Milano 2011); <em>Stato di morte apparente. Filosofia e scienza come esercizio</em> (Milano 2011); <em>La mano che prende e la mano che dà</em> (Milano 2012); <em>Critica della ragion cinica</em> (Milano 2013); <em>Sfere</em>, 3 voll. (Milano 2014-2015); <em>Il quinto vangelo di Nietzsche. Sulla correzione delle buone notizie</em> (Milano 2015); <em>L’imperativo estetico. Scritti sull’arte</em> (Milano 2017); <em>Che cosa è successo nel XX secolo? </em>(Torino 2017).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>

Video corner (in italiano)

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Zygmunt Bauman

Intervista a Zygmunt Bauman (con sottotitoli in italiano)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/TSWXxvqfDsg?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Zygmunt Bauman</h3> <h1>Intervista a Zygmunt Bauman (con sottotitoli in italiano)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Zygmunt Bauman</strong> (1925 - 2017) è stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. Nei suoi numerosi libri ha delineato gli aspetti salienti della società globalizzata, sottolineando in particolare i processi di individualizzazione, i mutamenti nella definizione del pubblico e del privato e le conseguenze filosofiche e morali del nuovo capitalismo, fino a formulare un’antropologia filosofica imperniata sull’esperienza dell’incertezza. Tra le sue recenti pubblicazioni in italiano: <em>Consumo, dunque sono</em> (Roma-Bari 2010); <em>L’etica in un mondo di consumatori</em> (Roma-Bari 2010); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2013); <em>Gli usi postmoderni del sesso</em> (Bologna 2013); <em>Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale</em> (Roma-Bari 2013); «La ricchezza di pochi avvantaggia tutti». Falso! (Roma-Bari 2013); <em>Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida</em> (con D. Lyon, Roma-Bari 2014); <em>Futuro liquido. Società, uomo, politica e filosofia</em> (Torino 2014); <em>La solitudine del cittadino globale</em> (Milano 2014); <em>Conversazioni su Dio e sull'uomo</em> (Roma-Bari 2014); <em>Vita liquida</em> (Roma-Bari 2014); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2014); <em>Visti di uscita e biglietti di entrata. Paradossi dell'assimilazione ebraica</em> (Firenze 2014); <em>Il secolo degli spettatori. Il dilemma globale della sofferenza umana</em> (Bologna 2015); <em>Stato di crisi</em> (Torino 2015); <em>Il ritorno del pendolo. Psicoanalisi e futuro del mondo liquido</em> (Trento 2015); <em>Babel</em> (con E. Mauro, Roma-Bari 2015); <em>Per tutti i gusti. La cultura nell’età dei consumi </em>(Roma-Bari 2016).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Remo Bodei

Intervista a Remo Bodei

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/hc_Q_y29Q7s?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Remo Bodei</h3> <h1>Intervista a Remo Bodei</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Remo Bodei</strong> (1938 - 2019) è stato professore di Filosofia presso la University of California a Los Angeles, dopo aver insegnato a lungo alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa. Tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica, si è occupato anche di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno. Ha inoltre indagato il costituirsi delle filosofie e delle esperienze della soggettività tra mondo moderno e contemporaneo, pervenendo a una riflessione critica sulle forme dell’identità individuale e collettiva. Tra i suoi libri: <em>Ordo amoris </em>(Bologna 1991);<em> Geometria delle passioni </em>(Milano 1991);<em> Il noi diviso </em>(Torino 1998);<em> Le logiche del delirio </em>(Roma-Bari 2000);<em> Destini personali </em>(Milano 2002);<em> Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia </em>(Bologna 2005);<em> Piramidi di tempo. Storie e teorie del «déjà vu» </em>(Bologna 2006); <em>Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia </em>(Milano 2008);<em> La vita delle cose </em>(Roma-Bari 2009);<em> Ira. La passione furente </em>(Bologna 2011);<em> Immaginare altre vite. Realtà, progetti, desideri </em>(Milano 2013);<em> Generazioni. Età della vita, età delle cose </em>(Roma-Bari 2014);<em> La vita delle cose </em>(Bari-Roma 2014);<em> La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel </em>(Bologna 2014); <em>La filosofia nel Novecento (e oltre</em>) (Milano 2015); <em>Limite</em> (Bologna 2016); <em>Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno </em>(Bologna 2016); <em>Le forme del bello</em> (Bologna 1995, 2017 edizione ampliata); <em>Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale</em> (Bologna 2019). È stato Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p> <p style="text-align: left;"><br /></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Pippo Ciorra

Intervista a Pippo Ciorra

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/MxKYFuPPiPE?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Pippo Ciorra</h3> <h1>Intervista a Pippo Ciorra</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Pippo Ciorra</strong> è <em>senior curator</em> per l’architettura al MAXXI di Roma. Architetto e critico, è professore di Composizione architettonica presso l’Università di Camerino. È membro del comitato editoriale di «Casabella». Si è occupato di progettazione urbanistica e ha curato mostre sui temi della bioarchitettura e del riuso, in particolare con la grande esposizione <em>Recycle</em> presso il MAXXI. Tra i suoi libri recenti: <em>Nuovi musei. I luoghi dell’arte nell’era dell’iperconsumismo</em> (con F. Purini, S. Suma, Melfi 2008); <em>New York. The Unstable Sameness</em> (con L. Coccia, M. D’Annuntiis, Macerata 2008); <em>Senza architettura. Le ragioni di una crisi</em> (Roma-Bari 2011). </p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Maurizio Ferraris

Intervista a Maurizio Ferraris

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/CDJK9rYS_Pk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Maurizio Ferraris </h3> <h1>Intervista a Maurizio Ferraris</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Maurizio Ferraris </strong> </strong>è professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Torino. Nelle sue ricerche filosofiche ha contribuito alla rielaborazione delle posizioni ermeneutiche ed è passato dalla proposta di una ontologia critica e sociale allo sviluppo di una posizione filosofica che può essere definita “nuovo realismo”, in alternativa al postmodernismo e al pensiero debole, procedendo inoltre verso un’ulteriore estensione dell’analisi degli oggetti sociali, attraverso i concetti di “documentalità” e “documanità”, a confronto con le potenzialità e i limiti del web. Dirige il LabOnt (“Laboratorio di Ontologia”) presso l’Università degli Studi di Torino e collabora con le pagine culturali de “la Repubblica”. Dopo aver scritto e condotto <em>Zettel - Filosofia in movimento</em> per Rai Cultura, nel 2015 ha iniziato a condurre <em>Lo Stato dell’Arte</em> su Rai 5, dedicato all’approfondimento di temi d’attualità, politica e cultura. Tra le sue opere recenti: <em>Estetica razionale</em> (Milano 2011); <em>Filosofia per dame</em> (Milano 2011); <em>Anima e iPad</em> (Milano 2011); <em>Manifesto del nuovo realismo</em> (Roma-Bari 2012); <em>Realismo positivo</em> (Torino 2013); <em>Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce</em> (Roma-Bari 2014); <em>Postverità e altri enigmi</em> (Milano 2017); <em>Il denaro e i suoi inganni </em>(con J.R. Searle, Torino 2018); <em>Scienza nuova. Ontologia della trasformazione digitale</em> (Torino 2018); <em>Documanità. Filosofia del mondo nuovo</em> (Roma-Bari 2021); <em>Agostino. Fare la verità</em> (Bologna 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Carlo Galli

Intervista a Carlo Galli

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/piHMJbpEchA?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Carlo Galli</h3> <h1>Intervista a Carlo Galli</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p></p> <p><strong><br /><strong>Carlo Galli</strong> </strong>ha insegnato Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna. È stato a lungo presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e direttore della rivista “Filosofia politica”. Ha ideato e dirige numerose collane scientifiche presso editori come il Mulino e Laterza, collabora con il quotidiano “la Repubblica”. Nei suoi studi ha analizzato le categorie politiche moderne (tra cui Stato, sovranità, rappresentanza, guerra) nella loro trasformazione storico-concettuale. Tra le sue opere recenti: <em>Il disagio della democrazia</em> (Torino 2011); <em>I riluttanti. Le élites italiane di fronte alla responsabilità</em> (Roma-Bari 2012); <em>Itinerario nelle crisi</em> (Milano 2013); <em>Riforma costituzionale: le ragioni del No </em>(Roma-Bari 2016); <em>Democrazia senza popolo. Cronache dal Parlamento sulla crisi della politica italiana</em> (Milano 2017); <em>Marx eretico </em>(Bologna 2018); <em>Sovranità </em>(Bologna 2019); <em>Guerra</em> (a cura di, Roma-Bari 2004, 2019<sup>5</sup>); <em>Forme della critica. Saggi di filosofia politica</em> (Bologna 2020); <em>Platone, la necessità della politica</em> (Bologna 2021).</p> <p><span class="tlid-translation translation" lang="en"><span title=""> </span></span></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>
Tullio Gregory

Intervista a Tullio Gregory

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/siK88Q2aUNA?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Tullio Gregory </h3> <h1>Intervista a Tullio Gregory</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Tullio Gregory </strong> (1929 - 2019), professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, Accademico dei Lincei e fondatore del Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee del CNR. Già Direttore dell’Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere e Arti (Treccani) edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana, del cui Consiglio scientifico è stato membro. Ha studiato le fasi di trapasso del pensiero filosofico, scientifico e teologico europeo dal medioevo al XVII secolo. Nei suoi interventi ha contribuito inoltre a fare luce sul contesto e il valore culturale della tradizione gastronomica italiana. Ha collaborato con “Il Sole 24 Ore”. Tra le sue pubblicazioni: <em>Mundana Sapientia</em> (Roma 1992); <em>Gènese de la raison classique</em> (Paris 2000); <em>Origini della terminologia filosofica moderna</em> (Firenze 2006); <em>Speculum naturale. Percorsi del pensiero medievale</em> (Roma 2007); <em>Principe di questo mondo. Il diavolo in Occidente</em> (Roma-Bari 2013); <em>Translatio linguarum: traduzioni e storia della cultura </em>(Verona 2016); <em>Michel de Montaigne o della modernità</em> (Pisa 2016); <em>Vie della modernità </em>(Milano 2016). È stato componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Krzysztof Pomian

Intervista a Krzysztof Pomian

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/8C_-txivVSg?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Krzysztof Pomian</h3> <h1>Intervista a Krzysztof Pomian</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p style="text-align: left;"><strong>Krzysztof Pomian</strong> è <em>directeur d’études</em> presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e <em>visiting professor</em> presso l’Università Cattolica di Lovanio. È Direttore del Comitato scientifico del Museo dell’Europa di Bruxelles nonché della rivista <em>Le Débat</em>. Si è occupato di storia culturale europea con particolare riferimento ai regimi della temporalità storica e allo statuto delle istituzioni culturali nella formazione del patrimonio artistico e della memoria. Tra i suoi libri in italiano: <em>Che cos’è la storia?</em> (Milano 2001); <em>Dalle sacre reliquie all’arte moderna. Venezia, Chicago dal XIII al XX secolo</em> (Milano 2004); <em>Collezionisti, amatori, curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo</em> (Milano 2007).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Stefano Rodotà

Intervista a Stefano Rodotà

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/_haDwVDd-9Q?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Stefano Rodotà</h3> <h1>Intervista a Stefano Rodotà</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Stefano Rodotà</strong> (1933 - 2017), già Presidente dell’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali, è stato professore emerito di Diritto civile presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha studiato l’irruzione della tecnologia nella vita democratica, sottolineando la complessità del rapporto tra sfera privata e sfera pubblica: in particolare per quanto riguarda la bioetica, la privacy, l’accesso all’informazione e la responsabilità della scienza. Tra i suoi libri recenti: <em>La vita e le regole. Tra diritto e non diritto</em> (Milano 2006); <em>Ideologie e tecniche della riforma del diritto civile</em> (Napoli 2007); <em>Perché laico</em> (Roma-Bari 2009); <em>Diritti e libertà nella storia d’Italia. Conquiste e conflitti, 1861-2011</em> (Roma 2011); <em>Elogio del moralismo</em> (Roma-Bari 2011); <em>Il diritto di avere diritti </em>(Roma-Bari 2012); <em>Il terribile diritto. Studi sulla proprietà privata e i beni comuni</em> (Bologna 2013); <em>La rivoluzione della dignità </em>(Napoli 2013); <em>Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli </em>(Roma-Bari 2014); <em>Solidarietà. Un’utopia necessaria </em>(Roma-Bari 2014).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2015</p></div> </div> </div>
John R. Searle

Intervista a John R. Searle (con sottotitoli in italiano)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/C30H2mcvbe4?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>John R. Searle</h3> <h1>Intervista a John R. Searle (con sottotitoli in italiano)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>John R. Searle</strong> è Slusser Professor di Filosofia presso l’Università della California a Berkeley. Tra i maggiori protagonisti del dibattito filosofico internazionale, ha elaborato un’influente teoria degli atti linguistici ruotante attorno al concetto di “intenzionalità”. Estendendo l’analisi del linguaggio alla costruzione della realtà sociale, è giunto a una compiuta teoria delle convenzioni, delle istituzioni e degli oggetti sociali. Tra i suoi libri in italiano: <em>Mente, linguaggio, società. La filosofia nel mondo reale</em> (Milano 2000); <em>La riscoperta della mente</em> (Torino 2003); <em>La costruzione della realtà sociale</em> (Torino 2005); <em>Atti linguistici. Saggi di filosofia del linguaggio</em> (Torino 2009); <em>Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana</em> (Milano 2010).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Salvatore Settis

Intervista a Salvatore Settis

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/xYOIUzRyOJU?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Salvatore Settis</h3> <h1>Intervista a Salvatore Settis</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Salvatore Settis</strong> è professore di Storia dell’arte e dell’archeologia classica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha insegnato a lungo e di cui è stato Direttore. Tra i molti incarichi, è stato Direttore del Getty Research Institute di Los Angeles, nonché Presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali e paesaggistici presso il competente Ministero. Membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, è anche membro di alcune tra le più prestigiose accademie europee e americane. Accanto ai suoi studi sull’arte antica e sulla tradizione classica, si è a lungo occupato di politiche dei beni culturali, con numerosi interventi scientifici e pubblicistici. Tra i suoi libri recenti: <em>Italia S.p.A.L’assalto</em> <em>del patrimonio culturale</em> (Torino 2007); <em>Artemidoro. Un papiro dal I secolo al XXI</em> (Torino 2008); <em>Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile</em> (Torino 2010); <em>Artisti e committenti fra Quattrocento e Cinquecento</em> (Torino 2011).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Carlo Sini

Intervista a Carlo Sini

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/H0ND6rB-sQM?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Carlo Sini</h3> <h1>Intervista a Carlo Sini</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong><br /><strong>Carlo Sini</strong> </strong>, già professore di Filosofia teoretica presso l’Università Statale di Milano, è membro dell’Accademia dei Lincei. Studioso del pragmatismo americano e della fenomenologia, ha sviluppato un rilevante approccio teorico ai legami tra filosofia e scrittura, con particolare riguardo all’alfabeto greco inteso come forma logica del pensiero occidentale. Negli ultimi anni si è dedicato a un’ampia sistemazione “enciclopedica” del sapere filosofico che lo ha condotto a discutere i temi della pratica tra etica, politica ed economia. Tra le sue opere recenti: <em>Figure di verità </em>(Milano 2014); <em>Enzo Paci: Il filosofo e la vita </em>(Milano 2015); <em>Inizio</em> (Milano 2016); <em>Trittico</em> (Milano 2018); <em>La vita dei filosofi </em>(Milano 2019);<em> Perché gli alberi non rispondono. Lo spazio urbano e i destini dell’abitare</em> (con G. Pasqui, Milano 2020); <em>E avvertirono il cielo. La nascita della cultura </em>(con T. Pievani, Milano 2020); <em>La tenda. Teatro e conoscenza</em> (con A. Attisani, Milano 2021); <em>Idioma. La cura del discorso</em> (Milano 2021); <em>Spinoza o la buona vita</em> (Milano 2022). Jaca Book pubblica l’edizione delle sue <em>Opere</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2023</p></div> </div> </div>

Video corner (in lingua originale)

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Marc Augé

Intervista a Marc Augé (FR)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/CM-mZZrQkCk?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Marc Augé</h3> <h1>Intervista a Marc Augé (FR)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Marc Augé</strong> , già <em>directeur d’études</em> presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi, di cui è stato a lungo Presidente, dopo aver contribuito allo sviluppo delle discipline africanistiche ha elaborato un’antropologia dei mondi contemporanei attenta alla dimensione rituale del quotidiano e della modernità. Tra le sue opere tradotte di recente: <em>Nonluoghi. </em><em>Introduzione a una antropologia della surmodernità</em> (Milano 1993); <em>Tra i confini. Città, luoghi, interazioni </em>(Milano 2007);<em> Il mestiere dell’antropologo </em>(Torino 2007);<em> Il bello della bicicletta </em>(Torino 2009);<em> Il metrò rivisitato </em>(Milano 2009);<em> Per un’antropologia della mobilità (</em>Milano 2010); <em>Straniero a me stesso </em>(Torino 2011);<em> Futuro </em>(Torino 2012);<em> Per strada e fuori rotta </em>(Torino 2012);<em> Le nuove paure </em>(Torino 2013);<em> Etica civile: orizzonti</em> (con L. Boella, Padova 2013); <em>I paradossi dell’amore e della solitudine </em>(Modena 2014);<em> L’antropologo e il mondo globale </em>(Milano 2014);<em> Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste </em>(Milano 2014); <em>Fiducia in sé, fiducia nell’altro, fiducia nel futuro </em>(Roccafranca 2014);<em> La forza delle immagini </em>(Milano 2015); <em>Le tre parole che cambiarono il mondo</em> (Milano 2016); <em>Un altro mondo è possibile </em>(Torino 2017); <em>Sulla gratuità. Per il gusto di farlo!</em> (Milano 2018); <em>Chi è dunque l’altro? </em>(Milano 2019); <em>Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente</em> (Milano 2019). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p> <p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Zygmunt Bauman

Intervista a Zygmunt Bauman (EN)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ib5HWOXMXtw?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Zygmunt Bauman</h3> <h1>Intervista a Zygmunt Bauman (EN)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Zygmunt Bauman</strong> (1925 - 2017) è stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. Nei suoi numerosi libri ha delineato gli aspetti salienti della società globalizzata, sottolineando in particolare i processi di individualizzazione, i mutamenti nella definizione del pubblico e del privato e le conseguenze filosofiche e morali del nuovo capitalismo, fino a formulare un’antropologia filosofica imperniata sull’esperienza dell’incertezza. Tra le sue recenti pubblicazioni in italiano: <em>Consumo, dunque sono</em> (Roma-Bari 2010); <em>L’etica in un mondo di consumatori</em> (Roma-Bari 2010); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2013); <em>Gli usi postmoderni del sesso</em> (Bologna 2013); <em>Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale</em> (Roma-Bari 2013); «La ricchezza di pochi avvantaggia tutti». Falso! (Roma-Bari 2013); <em>Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida</em> (con D. Lyon, Roma-Bari 2014); <em>Futuro liquido. Società, uomo, politica e filosofia</em> (Torino 2014); <em>La solitudine del cittadino globale</em> (Milano 2014); <em>Conversazioni su Dio e sull'uomo</em> (Roma-Bari 2014); <em>Vita liquida</em> (Roma-Bari 2014); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2014); <em>Visti di uscita e biglietti di entrata. Paradossi dell'assimilazione ebraica</em> (Firenze 2014); <em>Il secolo degli spettatori. Il dilemma globale della sofferenza umana</em> (Bologna 2015); <em>Stato di crisi</em> (Torino 2015); <em>Il ritorno del pendolo. Psicoanalisi e futuro del mondo liquido</em> (Trento 2015); <em>Babel</em> (con E. Mauro, Roma-Bari 2015); <em>Per tutti i gusti. La cultura nell’età dei consumi </em>(Roma-Bari 2016).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Serge Latouche

Intervista a Serge Latouche (FR)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/a5F-PaJjDzE?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Serge Latouche</h3> <h1>Intervista a Serge Latouche (FR)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>Serge Latouche</strong> è professore emerito di Scienze economiche presso l’Università di Parigi XI. Tra gli animatori della «Revue du MAUSS» (Movimento Anti-Utilitarista nelle Scienze Sociali), ha insegnato anche presso l’Institut d’Etudes du Developpement Economique et Social di Parigi. È uno dei principali esponenti della teoria della decrescita a livello internazionale, contrapponendo all’«occidentalizzazione del mondo» e alla diffusione del capitalismo globale finanziario un modello di convivenza economica che rivaluti i princìpi di sostenibilità, localismo e frugalità. Tra i suoi libri recenti tradotti in italiano: <em>Breve trattato sulla decrescita serena</em> (Torino 2008); <em>La scommessa della decrescita</em> (Milano 2009); <em>La fine del sogno occidentale. Saggio sull’americanizzazione del mondo</em> (Milano 2010); <em>L’invenzione dell’economia</em> (Torino 2011); <em>Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita</em> (Torino 2011); <em>Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita</em> (Torino 2012).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
Bruno Latour

Intervista a Bruno Latour (FR)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/LzE8bGdU05Y?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Bruno Latour</h3> <h1>Intervista a Bruno Latour (FR)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><table class="relatore eventi"> <tbody> <tr> <td> <table> <tbody> <tr> <td class="description"> <p><strong>Bruno Latour</strong> è Direttore aggiunto presso l’Institut d’études politiques di Parigi. Utilizzando i contributi della sociologia, della filosofia e dell’antropologia, ha indagato il ruolo degli scienziati e l’economia delle innovazioni tecniche nelle società democratiche, giungendo a descrivere il processo di ricerca scientifica come costruzione sociale. Tra le sue opere tradotte: <em>Non siamo mai stati moderni. Saggio di antropologia simmetrica</em> (Milano 1995); <em>La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza</em> (Torino 1998); <em>Politiche della natura. Per una democrazia delle scienze</em> (Milano 2000); <em>Il culto moderno dei fatticci</em> (Roma 2005); <em>La fabbrica del diritto. Etnografia del Consiglio di Stato</em> (Enna 2007); <em>Dingpolitik</em>. <em>Come rendere le cose pubbliche</em> (Milano 2011).</p> </td> </tr> </tbody> </table> </td> </tr> </tbody> </table>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>
John R. Searle

Intervista a John R. Searle (EN)

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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/C30H2mcvbe4?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>John R. Searle</h3> <h1>Intervista a John R. Searle (EN)</h1> <h4 class=''>festival<i>filosofia</i>2012<br>cose</h4> <div class='%CLASS_HTML_TESTO%'></div> <div class='%CLASS_PROTAGONISTI_TESTO%'><p><p><strong>John R. Searle</strong> è Slusser Professor di Filosofia presso l’Università della California a Berkeley. Tra i maggiori protagonisti del dibattito filosofico internazionale, ha elaborato un’influente teoria degli atti linguistici ruotante attorno al concetto di “intenzionalità”. Estendendo l’analisi del linguaggio alla costruzione della realtà sociale, è giunto a una compiuta teoria delle convenzioni, delle istituzioni e degli oggetti sociali. Tra i suoi libri in italiano: <em>Mente, linguaggio, società. La filosofia nel mondo reale</em> (Milano 2000); <em>La riscoperta della mente</em> (Torino 2003); <em>La costruzione della realtà sociale</em> (Torino 2005); <em>Atti linguistici. Saggi di filosofia del linguaggio</em> (Torino 2009); <em>Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana</em> (Milano 2010).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2012</p></div> </div> </div>

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