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Audio lezioni magistrali (in italiano)

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In ricordo di Michelina Borsari
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2177148849&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class='vuoto'></h3> <h1>In ricordo di Michelina Borsari</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Alle porte di questa edizione ci ha lasciato Michelina Borsari, ideatrice del festival e sua prima direttrice. Era ancora un punto di riferimento e di ispirazione, anche come componente del Comitato scientifico del Consorzio. Per una triste coincidenza, l’edizione 2025 del festivalfilosofia sarà dedicata a una questione, la paideia, in cui si può condensare non solo l’attività culturale e professionale, ma l’intera vita di Michelina Borsari. Con il dolore della perdita, ma anche con la gratitudine per l’esempio, gliela dedichiamo in omaggio e memoria.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class='vuoto'></div> </div> </div>
Marco Aime
La storia siamo noi?
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178516135&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Marco Aime</h3> <h1>La storia siamo noi?</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Quale storia trasmettere alle nuove generazioni? Questa lezione affronta la sfida di ripensare l’insegnamento storico, interrogandosi su come uscire da visioni eurocentriche o esclusivamente nazionali per abbracciare prospettive globali. Mettendo a confronto le diverse culture e i loro modi di costruire e tramandare la memoria collettiva, propone una riflessione su come la storia possa farsi spazio di dialogo universale, anziché strumento di esclusione.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Marco Aime</strong> </strong>è professore di Antropologia culturale presso l’Università di Genova. Ha condotto ricerche sul campo in diversi Paesi dell’Africa occidentale (tra cui Benin, Mali) e sulle Alpi. Ha indagato trasversalmente il tema del viaggio che, insieme a quello della differenza e dell’identità, costituisce l’infrastruttura epistemologica delle sue ricerche. L’assidua frequentazione dell’Africa occidentale ha dato vita a una ricerca empirico-teorica sui mercati di quest’area e sul loro ruolo sociale, economico e politico. Un altro filone di riflessione teorica è stato quello del turismo. Ha condotto ricerche etnografiche in Italia e ha indagato alcuni aspetti problematici della modernità, in particolare sulla questione generazionale e sulla trasformazione dei riti di passaggio. Le sue riflessioni mostrano come la crisi educativa e la difficoltà ad assumere ruoli e responsabilità si collochino all’interno di più ampie trasformazioni culturali. È autore anche di alcune opere di narrativa ed è consulente scientifico, insieme ad Adriano Favole, del festival sull’antropologia del contemporaneo<em> Dialoghi di Pistoia</em> (già <em>Dialoghi sull’Uomo</em>, fino al 2022). Tra i suoi libri: <em>Cultura</em> (Torino 2013); <em>Etnografia del quotidiano. Uno sguardo antropologico sull’Italia che cambia</em> (Milano 2014); <em>La fatica di diventare grandi. La scomparsa dei riti di passaggio</em> (con Gustavo Pietropolli Charmet, Torino 2014); <em>Senza sponda. Perché l’Italia non è più un paese di accoglienza</em> (Torino 2015); <em>Fuori dal tunnel. Viaggio antropologico nella val di Susa</em> (Sesto San Giovanni 2016); <em>Invecchiano solo gli altri</em> (con Luca Borzani, Torino 2017); <em>Il soffio degli antenati. Immagini e proverbi africani</em> (Torino 2017); <em>L’isola del non arrivo. Voci da Lampedusa</em> (Torino 2018); <em>Comunità</em> (Bologna 2019); <em>Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità</em> (Torino 2020); <em>Il mondo che avrete. Virus, Antropocene, Rivoluzione</em> (con Adriano Favole e Francesco Remotti, Torino 2020); <em>Il grande gioco del Sahel. Dalle carovane del sale ai Boeing della cocaina</em> (con Andrea De Georgio, Torino 2021); <em>Confini. Realtà e invenzioni</em> (con Davide Papotti, Torino 2023); <em>La carovana del sultano. Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medievale</em> (Torino 2023); <em>Di pietre, di sabbia, di erba, di carta. Un antropologo sul campo</em> (Torino 2024); <em>Il patto delle colline</em> (Milano 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Alessandro Aresu
Partner o rivali?
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178518385&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Alessandro Aresu</h3> <h1>Partner o rivali?</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p><span class="yt-core-attributed-string--link-inherit-color" dir="auto">In che modo la competizione globale ridefinisce la ricerca applicata e la collaborazione accademica? Questa lezione analizza le dinamiche geopolitiche che influenzano lo sviluppo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale, mettendo a fuoco la crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina e le sue ricadute sui sistemi della conoscenza. </span></p><p> </p><p><span class="yt-core-attributed-string--link-inherit-color" dir="auto">Lectio Confindustria Emilia Area Centro</span></p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Alessandro Aresu</strong> </strong>è analista geopolitico, consulente istituzionale ed esperto di politiche pubbliche, con una competenza specifica nei rapporti tra economia, tecnologia e potere globale. Ha lavorato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell’Università e della Ricerca, la Cassa Depositi e Prestiti e l’Agenzia Spaziale Italiana. È stato consigliere del Presidente del Consiglio Mario Draghi tra il 2021 e il 2022. Scrive per “Limes – Rivista italiana di geopolitica”, di cui è consigliere scientifico, e collabora con testate italiane e internazionali come “Le Grand Continent”, “Aspenia”, “Gnosis”, “Il Foglio”, “Il Fatto Quotidiano”, “Il Giornale” e “L’Unione Sarda”. Nei suoi studi ha esplorato l’evoluzione del capitalismo politico e le trasformazioni della competizione globale, con un’attenzione particolare al ruolo delle tecnologie emergenti, alla governance delle filiere strategiche (cavi sottomarini, semiconduttori) e al confronto tra Stati Uniti e Cina. Ha introdotto nel dibattito italiano aziende chiave come BYD, NVIDIA e TSMC, con l’obiettivo di favorire una cultura della sovranità tecnologica e industriale. Il suo approccio, interdisciplinare e divulgativo, combina analisi sistemica e cultura strategica. Tra i suoi libri: <em>L’interesse nazionale. La bussola dell’Italia</em> (Bologna 2018, con Luca Gori); <em>Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina</em> (Milano 2020); <em>Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia </em>(Milano 2022); <em>Geopolitica dell’intelligenza artificiale</em> (Milano 2024, tra i finalisti al Premio Strega Saggistica 2025).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Enzo Bianchi
Gesù, Rabbi
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178520776&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Enzo Bianchi</h3> <h1>Gesù, Rabbi</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo vuoto'></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Enzo Bianchi</strong> </strong>è il fondatore della Comunità monastica ed ecumenica di Bose, di cui è stato priore fino al gennaio 2017. È ora membro della fraternità monastica Casa della Madia. Ha insegnato Teologia biblica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Esperto di mistica e di spiritualità, si è occupato a lungo della Scrittura e delle fonti del monachesimo dei primi secoli, è autore di commenti a libri della Bibbia (Genesi, Cantico dei Cantici, Apocalisse), svolge un’intensa attività di pubblicista ed è in dialogo con il mondo della cultura e dell’arte. Ha fondato la casa editrice le Edizioni Qiqajon, ha ricevuto diversi premi ed è membro a vita del Consiglio della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna. I suoi studi interpretano il messaggio evangelico come chiave di lettura per le sfide della contemporaneità; la sua riflessione, inoltre, si estende oltre l’ambito strettamente teologico: affronta temi come la fraternità, la vecchiaia, il perdono, l’ospitalità, il dialogo interreligioso, il rapporto tra fede e vita quotidiana. È stato opinionista e recensore per diversi quotidiani ed è autore di oltre 300 pubblicazioni, tradotte in diverse lingue. Tra i suoi libri: <em>Ama il prossimo tuo</em> (con Massimo Cacciari, Bologna 2011); <em>Fede e fiducia</em> (Torino 2013); <em>Dono e perdono</em> (Torino 2014); <em>Raccontare l’amore. Parabole di uomini e donne </em>(Milano 2015); <em>Spezzare il pane. Gesù a tavola e la sapienza del vivere</em> (Torino 2015); <em>Gesù e le donne</em> (Torino 2016); <em>Ero straniero e mi avete ospitato</em> (Milano 2017); <em>La vita e i giorni. Sulla vecchiaia</em> (Bologna 2018); <em>«Non muri ma ponti». Per una cultura dell’incontro e del dialogo</em> (con Nunzio Galantino e Gianfranco Ravasi, Cinisello Balsamo 2018); <em>L’acqua è insegnata dalla sete. Riflessioni sull’errore umano</em> (con Piero Coda, Alessandro Deho’, Francesco Occhetto, Antonietta Potente, Luigi Verdi, Torino 2022); <em>Cosa c’è di là. Inno alla vita </em>(Bologna 2022); <em>Dove va la chiesa?</em> (Cinisello Balsamo 2023); <em>L’arte della preghiera</em> (Cinisello Balsamo 2024); <em>Una lotta per la vita</em> (Cinisello Balsamo 2024); <em>Fraternità</em> (con prefazione di Papa Francesco, Milano 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Giuliano Boccali
Guru
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178522924&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Giuliano Boccali</h3> <h1>Guru</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Che valore formativo assume la figura del guru nella tradizione indiana? Questa lezione riflette sul rapporto tra discepolo e maestro come cammino di liberazione interiore, in cui la devozione non è rinuncia alla libertà ma disciplina che favorisce l’emergere del maestro interiore, esplorando l’attualità di tale modello nella cultura occidentale.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Giuliano Boccali</strong> </strong>è stato professore di Indologia e Lingua e letteratura sanscrita presso l’Università di Milano e ha insegnato anche Filologia iranica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È presidente onorario dell’Associazione italiana di studi sanscriti. Si è occupato di letteratura indiana classica, in relazione ai grandi poemi epici tradizionali. I suoi studi sono rivolti all’estetica letteraria e figurativa, alla poesia indiana classica, in particolare ai temi della natura e dell’amore, e allo <em>status</em> delle passioni nella cultura dell’India tradizionale. Ha curato l’edizione italiana di numerosi classici della letteratura indiana (Bilhana, Kalidasa, Jayadeva, Hala). Le sue ricerche riconducono le tradizioni letterarie e filosofiche dell’Asia meridionale a interrogativi di carattere universale, quali il desiderio, la bellezza, l’esperienza del silenzio e le configurazioni dell’immaginario religioso. Accanto alla ricerca filologica e all’attività accademica, ha svolto un’intensa opera di divulgazione culturale, collaborando a lungo con il domenicale de “Il Sole 24 Ore” e dirigendo collane editoriali dedicate all’Oriente antico. Tra i suoi libri: <em>Il silenzio in India. Un’antologia </em>(a cura di, Milano-Udine 2017); <em>Arte e letteratura nelle società in Asia. Aspetti tradizionali e «Renaissance orientale». Ediz. italiana, inglese e francese </em>(a cura di, con Maria Angelillo, Roma 2017); <em>La storia di Siva e Parvati</em> (a cura di, Venezia 2018); <em>Il dio dalle frecce fiorite. Miti e leggende dell’amore in India</em> (Bologna 2022); <em>Tutto è sacro in India </em>(nuova ed., con Sabrina Ciolfi, fotografie di Christopher Taylor, Milano 2022); <em>Eros, passioni, emozioni nella civiltà dell’India </em>(a cura di, con Malgorzata Sacha e Raffaele Torella, Roma 2023); <em>Un mondo diverso per davvero. La letteratura classica indiana</em> (Milano 2025).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Mauro Bonazzi
Socrate
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178526395&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Mauro Bonazzi </h3> <h1>Socrate</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo la figura di Socrate incarna una forma radicale di paideia? Questa lezione riflette sulla forza educativa della coerenza tra vita e parola, analizzando come l’insegnamento socratico — fondato sull’autonomia del pensiero e sull’esercizio critico del dialogo — continui a interrogare l’idea stessa di formazione, come processo esigente e irriducibile a schemi.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Mauro Bonazzi </strong> </strong>è professore di Storia della filosofia antica presso l’Università di Bologna. Ha insegnato anche presso l’Università di Utrecht, l’Università Statale di Milano, l’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Ha collaborato con “la Lettura” del “Corriere della Sera”, conducendo anche una rubrica settimanale di filosofia su “Sette”. Specialista del pensiero politico antico, ha dedicato ricerche approfondite a Platone, alla sofistica e alla tradizione platonica, indagando le forme del dissenso, i modelli della razionalità e le tensioni strutturali tra pensiero filosofico e organizzazione della polis. I suoi interessi si estendono alla ricezione del pensiero greco nella modernità – anche nel pensiero di Nietzsche, Arendt e altri autori del Novecento – e alla storia delle idee, intesa come strumento ermeneutico per l’analisi dei conflitti, delle trasformazioni culturali e delle crisi della contemporaneità. I suoi studi mostrano l’attualità della filosofia antica come risorsa critica per l’interpretazione del presente, affrontando temi quali la crisi della democrazia, l’identità, la nostalgia e l’inquietudine dell’esistenza. Tra i suoi libri: <em>I sofisti</em> (Roma 2010); <em>Platone, Menone e Fedro </em>(Torino 2010 e 2011); <em>Il platonismo</em> (Torino 2015); <em>Con gli occhi dei greci. Saggezza antica per tempi moderni </em>(Roma 2016); <em>Atene, la città inquieta</em> (Torino 2017); <em>Processo a Socrate</em> (Roma-Bari 2018); <em>Piccola filosofia per tempi agitati</em> (Milano 2019); <em>Creature di un sol giorno. I Greci e il mistero dell’esistenza</em> (Torino 2020); <em>Dubito, ergo sum. Brevi lezioni per vivere con filosofia</em> (Milano 2021); <em>Passato</em> (Bologna 2023); <em>Il naufragio di Ulisse. Un viaggio nella nostra crisi</em> (Torino 2023); <em>Il demone della nostalgia. L’invenzione della Grecia da Nietzsche a Arendt</em> (Torino 2025).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Anna Boschetti
Benedetto Croce
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178528561&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Anna Boschetti</h3> <h1>Benedetto Croce</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo vuoto'></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Anna Boschetti</strong> </strong>ha insegnato Letteratura francese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È membro corrispondente del Centre européen de sociologie et de science politique (CESSP) di Parigi, a partire dal Centre de sociologie européenne (CSE) fondato da Pierre Bourdieu presso l’Ecole des Hautes Etudes en sciences sociales (EHESS) di Parigi. Le sue aree di indagine si collocano prevalentemente nel solco della sociologia della cultura e della sociologia della letteratura, ispirandosi al pensiero di Pierre Bourdieu, di cui è stata collaboratrice e traduttrice in italiano delle sue opere. Ha dedicato numerose ricerche a questioni teoriche e a studi di caso riguardanti il campo culturale francese contemporaneo, con particolare attenzione a temi quali i modelli intellettuali, le istituzioni (riviste, editori), l’avanguardia poetica e artistica, comprendendo anche Sartre e Apollinaire. Si è interessata allo studio dei processi di genesi e consumo dei prodotti culturali, sia dal punto di vista teorico che pratico. Ha indagato i rapporti tra nazionale e transnazionale nella storia letteraria italiana contemporanea. Le sue ricerche si focalizzano, più nello specifico, sui rapporti tra le forme letterarie e la struttura degli spazi sociali, in contesti sia nazionali che internazionali. Tra i suoi libri: <em>La rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu. Con un inedito e altri scritti</em> (Venezia 2003); Pierre Bourdieu, <em>Le regole dell’arte. Genesi e struttura del campo letterario</em> (a cura di, Milano 2009); <em>Teoria dei campi, “Transnational Turn” e storia letteraria</em> (Macerata 2023); <em>Benedetto Croce. Dominio simbolico e storia intellettuale</em> (Macerata 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
James Boyle
La linea
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178531537&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>James Boyle</h3> <h1>La linea</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Quali sfide pone l’intelligenza artificiale alle nostre idee di persona e di responsabilità morale? Questa lezione riflette su come l’avanzamento delle macchine capaci di apprendere, parlare o simulare empatia solleciti a ripensare la formazione degli individui, interrogando i modelli educativi ereditati e il senso stesso del linguaggio, della responsabilità e del pensiero incarnato.</p><p>In collaborazione con: Learning More Festival by FEM. Future Education Modena</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>James Boyle</strong> </strong>è professore di Diritto (William Neal Reynolds Professor of Law) presso la Duke Law School (Durham, North Carolina), dove ha fondato il Center for the Study of the Public Domain. Ha insegnato anche presso l’American University, Yale, Harvard, Boston University e l’Università della Pennsylvania. Promotore del libero accesso alla conoscenza e ai beni culturali, è stato uno dei membri fondatori, poi presidente del Consiglio direttivo, di “Creative Commons”, l’organizzazione che ha rivoluzionato le licenze d’autore digitali con l’introduzione di modelli giuridici aperti, leggibili anche da macchine. Ha inoltre co-fondato “Science Commons”, per estendere tali principi al mondo della ricerca scientifica e dei dati, e ha fatto parte del Consiglio direttivo della Public Library of Science. I suoi interessi di ricerca riguardano il campo della proprietà intellettuale, del diritto delle nuove tecnologie e della teoria critica del diritto. I suoi lavori più recenti si concentrano sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale per la definizione della persona, della responsabilità morale e della soggettività giuridica, sollevando interrogativi fondamentali per il diritto, la filosofia e l’educazione in merito all’apprendimento delle macchine. Per questi contributi ha ricevuto, tra gli altri, il World Technology Network Award for Law e il Pioneer Award della Electronic Frontier Foundation, riconoscimenti dedicati a chi ha saputo promuovere i diritti civili nell’era digitale. Scrive per giornali e riviste come “The New York Times”, “Financial Times”, “Washington Post”, “Times Literary Supplement”, “Newsweek” e “The Economist”, portando il dibattito sui diritti digitali anche al grande pubblico. Ha pubblicato due “fumetti accademici” co-scritti con Jennifer Jenkins che spiegano il fair use e la storia del plagio musicale da Platone al rap. Tra i suoi libri si segnala in particolare il più recente, disponibile gratuitamente con licenza “Creative Commons”: <em>The Line: Artificial Intelligence and the Future of Personhood</em> (<em>Il confine. Intelligenza artificiale e il futuro della persona</em>, Cambridge-Mass. 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Massimo Cacciari
Paideia
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178534264&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Massimo Cacciari</h3> <h1>Paideia</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo la figura del fanciullo rappresenta l’inizio della formazione dell’essere umano? Questa lezione riflette sul pais come simbolo dell’apertura al mondo e della capacità di trasformarsi, evocando riferimenti che spaziano da Eraclito e Leopardi per interrogare la crescita come avvio di un cammino verso la pienezza del pensiero e dell’agire.</p><p>In memoria di Michele Di Francesco</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Massimo Cacciari</strong> </strong> è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Il suo lavoro ha attraversato i territori della filosofia teoretica, dell’estetica e della filosofia politica, con particolare attenzione ai temi del sacro, della città, dell’autorità e del diritto. Ha riflettuto sull’umanesimo come spazio critico tra tradizione e modernità, interrogando la figura dell’intellettuale e il destino dell’Europa. Il confronto con l’arte e con la letteratura – da Van Gogh a Shakespeare, da Hölderlin al pensiero tragico greco – costituisce un tratto distintivo del suo approccio, volto a dischiudere le implicazioni antropologiche della forma estetica. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e ha tenuto lezioni, corsi e conferenze presso numerose università e istituzioni europee. Tra i suoi libri: <em>Dell’Inizio</em> (Torino 1990, 2001 4<sup>a</sup> ed.); <em>Ama il prossimo tuo </em>(con Enzo Bianchi, Bologna 2011);<em> Il potere che frena </em>(Milano 2013);<em> Labirinto filosofico </em>(Milano 2014); <em>Filologia e filosofia </em>(Bologna 2015); <em>Re Lear. Padri, figli, eredi</em> (Caserta 2015); <em>Occidente senza utopie</em> (con Paolo Prodi, Bologna 2016); <em>Generare Dio</em> (Bologna 2017); <em>La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo</em> (Torino 2019); <em>Elogio del diritto</em> (con Natalino Irti e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); <em>Il lavoro dello spirito</em> (Milano 2020); <em>La città. Nuova edizione</em> (Rimini 2021); <em>Paradiso e naufragio</em> (Torino 2022); <em>Metafisica concreta</em> (Milano 2023); <em>La Passione secondo Maria</em> (Bologna 2024); <em>Van Gogh. Per un autoritratto</em> (Brescia 2025). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Luciano Canova
Capacità
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178536709&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Luciano Canova</h3> <h1>Capacità</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Qual è il ruolo dell’istruzione nel rafforzamento delle istituzioni e nel miglioramento della qualità della vita? Questa lezione riflette sul legame tra accesso all’istruzione e sviluppo delle capacità individuali e collettive, analizzando i dati globali per presagire tendenze future in termini di salute, libertà e coesione sociale.</p><p>Lectio Coop Alleanza 3.0</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Luciano Canova</strong> </strong>insegna Economia comportamentale presso la Scuola Enrico Mattei e ha collaborato con l’Università Bocconi e l’Università di Pavia. È promotore di progetti di educazione economica e finanziaria rivolti a scuole e cittadinanza. Ha sviluppato la sua attività di ricerca intorno all’economia comportamentale, all’economia della felicità, alla teoria delle decisioni e all’uso dei big data per l’analisi del benessere. I suoi studi si concentrano in particolare sull’intersezione tra scienze economiche e scienze cognitive, con attenzione al ruolo delle emozioni nei processi decisionali, alla misurazione empirica della qualità della vita e alla dimensione narrativa della razionalità economica. Accanto all’attività accademica, conduce un’intensa opera di divulgazione, in cui combina cultura pop, storytelling e strumenti scientifici per rendere accessibili le dinamiche dell’economia contemporanea. Collabora con testate come “Il Sole 24 Ore”. Tra i suoi libri: <em>Pop Economy</em> (Milano 2015); <em>Il metro della felicità </em>(Milano 2019); <em>Favolosa economia. Le fiabe che ci insegnano a scegliere</em> (Novara 2021); <em>L’elefante invisibile. Come affrontare l'inatteso ed evitare di esserne travolti</em> (Milano 2022); <em>L’economista sul tapis roulant. Come allenarsi con le parole dell’economia</em> (Milano 2023); <em>Un pizzico di economia</em> (con Giovanna Paladino, Milano 2024); <em>Economia dell’ottimismo. Perché la speranza evita il fallimento delle nazioni</em> (Milano 2025).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Barbara Carnevali
Emilio e Sofia 2.0
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178538755&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Barbara Carnevali</h3> <h1>Emilio e Sofia 2.0</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo rileggere Rousseau nell’epoca dei social può illuminare il rapporto tra immagine di sé e riconoscimento degli altri? Questa lezione recupera il percorso educativo di Emilio e di Sofia per mostrare come il lavoro di Rousseau consegni due questioni-chiave alla nostra epoca, ovvero il principio di autonomia e la ricerca di autenticità come tecniche di saggezza, forme di indipendenza dai social e dal sociale e fondamento dell’uguaglianza tra i sessi.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Barbara Carnevali</strong> </strong>è direttrice di studi in Filosofia e professoressa di Estetica sociale presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi. Insegna anche all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera Italiana (USI). Il suo lavoro ruota intorno alla nozione di Estetica Sociale, che riflette sul rapporto tra forme sociali e forme estetiche. Un’altra parte rilevante della sua ricerca è dedicata alla modernità filosofica, in particolare alle forme dell’io moderno, e al rapporto tra filosofia e letteratura. I suoi studi fanno convergere filosofia, teoria sociale e letteratura, indagando le forme attraverso cui si rappresenta e si plasma l’esperienza moderna. Fa parte del comitato direttivo delle riviste “Intersezioni” e “European Journal of Philosophy” ed è editorialista per il quotidiano “La Stampa”. Tra i suoi libri: <em>Romanticismo e riconoscimento. Figure della coscienza in Rousseau</em> (Bologna 2004); <em>Le apparenze sociali. Una filosofia del prestigio</em> (Bologna 2012), di cui si segnala l’edizione in inglese ampiamente rivista e aggiornata: <em>Social Appearances. </em><em>A Philosophy of Display and Prestige </em>(New York 2020); <em>La linea rossa. </em><em>Milano e il design della modernità</em> (in corso di pubblicazione, Milano 2025). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festival<em>filosofia</em>.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Anne Cheng
Confucio
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178541218&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Anne Cheng</h3> <h1>Confucio</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Questa lezione riflette sulla paideia confuciana, fondata sulla coerenza tra sapere e azione, sul valore etico dell’esempio e sulla relazione educativa. A partire dagli Analecta, mette a confronto questo modello con la tradizione occidentale, mostrando la forza attuale di un insegnamento centrato sulla trasmissione etica.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Anne Cheng</strong> </strong> è professoressa di Storia intellettuale della Cina presso il Collège de France. Ha insegnato e fatto ricerca sulla storia intellettuale della Cina, in particolare sul confucianesimo, prima al CNRS (Centre national de la recherche scientifique), poi all’Inalco (Institut national des langues et civilisations orientales) e all’Institut universitaire de France. Si è occupata a lungo dell’identità, della filosofia e dei sistemi di pensiero cinese, anche in relazione alla loro ricezione nel contesto europeo. È autrice di una traduzione francese dei <em>Colloqui </em>di Confucio, di uno studio sul confucianesimo nella prima epoca imperiale e di una storia del pensiero cinese che attraversa tre millenni, tradotta in molte lingue europee e orientali. Con le sue ricerche ha contribuito alla costruzione di un dialogo tra la storia delle idee cinesi e la filosofia europea, affrontando con particolare attenzione le dinamiche di ricezione, traduzione e interpretazione del pensiero cinese.Tra i suoi libri in italiano: <em>Storia del pensiero cinese. Dalle origini allo studio del mistero </em>e<em> Storia del pensiero cinese. Dall’introduzione del buddismo alla formazione del pensiero moderno </em>(2 voll., Torino 2000). In francese, è autrice di <em>La Chine pense-t-elle?</em> (Paris 2009); ha inoltre curato volumi collettanei, tra cui: <em>Lectures et usages de la Grande Étude: Chine, Corée, Japon</em> (Paris 2015); <em>Penser en Chine</em> (Paris 2021); <em>Autour du Traité des rites</em> (Paris 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Umberto Curi
Insegnare a pensare
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178543252&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Umberto Curi</h3> <h1>Insegnare a pensare</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo l’educazione filosofica può formare la riflessione critica? Questa lezione prende le mosse da uno dei testi meno noti di Kant, che distingue tra il semplice insegnare pensieri e l’insegnare a pensare, per approfondire come tale distinzione possa orientare la didattica ancora oggi e alimentare la libertà di giudizio come scopo ultimo della formazione.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Umberto Curi</strong> </strong> è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova. Ha insegnato anche presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È stato <em>visiting professor </em>presso numerosi atenei europei e americani. Ha diretto la Fondazione culturale Istituto Gramsci-Veneto ed è stato membro del Consiglio direttivo della Biennale di Venezia. Nelle sue ricerche si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne la dinamica epistemologica e filosofica, rivolgendosi a uno studio della tradizione filosofica imperniato sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di <em>mythos </em>e <em>logos</em>, amore, guerra, verità, con particolare attenzione per la tragedia e il mito dell’antica Grecia. Nei suoi scritti, ha indagato anche la nozione filosofica di pena e le parole della cura, dedicando, inoltre, studi al rapporto tra il cinema e la filosofia, la poesia e le forme di narrazione contemporanee, il sogno e la realtà. Tra i suoi libri: <em>Straniero </em>(Milano 2010);<em> Via di qua. Imparare a morire</em> (Torino 2011); <em>L’apparire del bello. Nascita di un’idea </em>(Torino 2013); <em>La porta stretta. Come diventare maggiorenni</em> (Torino 2015); <em>I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo</em> (Roma 2016); <em>Le parole della cura. Medicina e filosofia</em> (Milano 2017);<em> Veritas indaganda</em> (Nocera Inferiore SA 2018); <em>Il colore dell’inferno. La pena tra vendetta e giustizia</em> (Torino 2019); <em>Film che pensano. Cinema e filosofia</em> (Milano 2020); <em>Parola ai film</em> (con Bartolo Ayroldi Sagarriga, Milano 2021); <em>La morte del tempo</em> (Bologna 2021); <em>Fedeli al sogno. La sostanza onirica da Omero a Derrida </em>(Torino 2021); <em>Parlare con Dio. Un’indagine fra filosofia e teologia</em> (Torino 2024); <em>Padre e re. Filosofia della guerra</em> (Roma 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Roberta De Monticelli
Agostino e la guerra dentro
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178545436&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Roberta De Monticelli</h3> <h1>Agostino e la guerra dentro</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Che cosa significa imparare da un maestro interiore? Questa lezione riflette sulla nozione agostiniana di maestro interiore come illuminazione che guida la mente oltre la curiosità dispersiva, verso una forma di felicità mentale: tale idea unisce conoscenza e vocazione, proponendo una presenza della filosofia capace di orientarsi verso le questioni essenziali della vita, evitando il rischio della mera pedanteria.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table><tbody><tr><td><p><strong><strong>Roberta De Monticelli</strong> </strong>, già professoressa di Filosofia della persona presso l’Università di Ginevra e presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, è direttrice del centro di ricerca PERSONA presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha contribuito a una reinterpretazione della tradizione fenomenologica e ha sviluppato una teoria dell’identità e della persona che si misura con le filosofie della mente e con le neuroscienze.I suoi studi attraversano l’ontologia dei valori, la fenomenologia dell’emozione, la razionalità affettiva e la critica dell’ideologia, proponendo un’etica civile per il tempo presente, in grado di offrire criteri di orientamento critico nei confronti dei processi ideologici, della deresponsabilizzazione morale e della manipolazione linguistica nella sfera pubblica e mediatica. È intervenuta nel dibattito pubblico italiano sui temi della legalità, della libertà accademica e dei diritti umani, collaborando con “Avvenire”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Fatto Quotidiano”, “il manifesto”. Tra i suoi libri: <em>La questione morale </em>(Milano 2010); <em>La questione civile</em> (Milano 2011); <em>Sull’idea di rinnovamento</em> (Milano 2013); <em>Al di qua del bene e del male. Per una teoria dei valori</em> (Torino 2015); <em>Il dono dei vincoli. Per leggere Husserl</em> (Milano 2018); <em>La felicità dello spettatore. Lezioni di estetica fenomenologica</em> (con Francesca Forlè, Milano 2024); <em>Umanità violata. La Palestina e l’inferno della ragione</em> (Roma-Bari 2024).</p></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Ivano Dionigi
Chi fa la scuola
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178547308&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Ivano Dionigi </h3> <h1>Chi fa la scuola</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Quali trasformazioni sono necessarie per restituire centralità alla scuola e al ruolo dei maestri? Questa lezione esplora la crisi delle istituzioni educative e interroga la possibilità di riaffermare, contro logiche ministeriali e burocratiche, una visione formativa fondata sul valore della paideia e sulla responsabilità culturale degli insegnanti.</p><p>Lectio BPER Banca</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p class="stile4"><a name="_Hlk197965798"></a><strong>Ivano Dionigi</strong> è professore emerito di Lingua e Letteratura latina ed è direttore del Centro studi “La permanenza del classico” presso l’Università di Bologna. Attualmente presidente del Consorzio AlmaLaurea, è stato Magnifico Rettore dell’Università di Bologna. È stato presidente della Pontificia Accademia di Latinità e dirige la rivista “Latinitas”; siede nel comitato scientifico redazionale di prestigiose riviste internazionali ed è membro effettivo di centri studi e accademie. La sua ricerca si è orientata su molteplici versanti: romano e greco, pagano e cristiano, classico e umanistico, latino e italiano, antico e moderno. Le indagini più recenti lo vedono impegnato nello studio della fortuna dei classici nella letteratura e nella cultura italiana moderna e contemporanea e nell’approfondimento dei rapporti fra discipline umanistiche e scienze “esatte”. Di particolare rilievo si configura il suo interesse per le interrelazioni tra cultura umanistica e sapere scientifico, tra processi educativi e forme della civiltà, tra linguaggio e strutture del pensiero, nella convinzione che la parola (nelle sue dimensioni classica, sapienziale ed educativa) continui a svolgere una funzione fondativa tanto sul piano etico quanto su quello politico. Per quanto riguarda gli autori latini, la ricerca si è concentrata sulla letteratura filosofica, di cui ha fornito anche traduzioni d’autore, in particolare di Lucrezio e Seneca. Tra i suoi libri: <em>Il presente non basta. La lezione del latino</em> (Milano 2016); <em>Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi </em>(Roma-Bari 2018); <em>Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza </em>(Milano 2019); <em>Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo</em> (Milano 2020); <em>Segui il tuo demone. Quattro precetti più uno</em> (Roma-Bari 2020); <em>Benedetta parola. La rivincita del tempo</em> (Bologna 2022); <em>Narrare humanum est. La vita come intreccio di storie e immaginazioni</em> (con Stefano Bartezzaghi, Maurizio Bettini, Lina Bolzoni, James Clifford, Silvia Vegetti Finzi, Luigi Zoja, Torino 2023); <em>L’apocalisse di Lucrezio. Politica, religione, amore</em> (Milano 2023); <em>Magister. La scuola la fanno i maestri, non i ministri</em> (Roma-Bari 2025).</p><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Paolo D’Angelo
Estetica di Benedetto Croce
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178547986&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Paolo D’Angelo</h3> <h1>Estetica di Benedetto Croce</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Quale attualità riveste ancora l’estetica crociana? Questa lezione rilegge la filosofia dell’arte di Benedetto Croce, indagando come la sua concezione estetica — un tempo indiscussa — possa ancora ispirare la riflessione critica, al di là di giudizi talora severi sul suo pensiero, e interrogando la distanza che oggi separa la sua figura dal nostro sentire culturale.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Paolo D’Angelo</strong> </strong>è professore di Estetica presso l’Università di Roma Tre, dove è stato Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dal 2013 al 2018. Ha insegnato Estetica anche presso l’Università di Messina. È stato vicepresidente della Società Italiana di Estetica. Dirige la rivista “Aesthetica Pre-Print”. È membro del Comitato Scientifico di “Cultura Tedesca”, di “Rivista di Storia della Filosofia”, di “Studi di estetica”, di “Estetica”, di “Paradigmi”, di “Intersezioni”. Ha preso parte a convegni internazionali a Berlino, Fiecht, Merida (Venezuela), Parigi, Ljubliana, Szeged (Ungheria) e ha tenuto conferenze presso le Università di Paris I La Sorbonne, presso lo Studium Generale di Mainz, presso l’Università di Rio de Janeiro e quella di Zurigo. In Italia ha tenuto conferenze presso le Università di Palermo, Cagliari, Università della Calabria, Torino, Napoli, Pisa, Udine, Pescara, Firenze, Milano, Bari, Bologna, Messina. Ha tenuto corsi presso l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici e presso l’Istituto Italiano di Studi Storici. Le sue principali aree di interesse sono l’estetica ambientale, la filosofia tedesca, la filosofia italiana contemporanea, l’estetica delle arti visive. Collabora ai quotidiani “Domani” e “Il Foglio”. Ha vinto l’edizione 2021 del Premio Croce per la saggistica. Nel 2025 gli è stato conferito il premio Francesco de Sanctis per la Critica Letteraria (premio speciale della giuria).</p><p>I suoi libri più recenti sono: <em>Andare per parchi artistici in Italia</em>, Bologna, Il Mulino, 2024 (Collana “Ritrovare l’Italia”). <em>Benedetto Croce. La Biografia 1866-1918</em>, Bologna, il Mulino 2023; <em>Il paesaggio. Teorie, storie, luogh</em>i, Roma-Bari, Laterza, 2021; <em>La tirannia delle emozioni</em>, Bologna, il Mulino, 2020; <em>Attraverso la storia dell’estetica. Vol. II: Da Kant a Hegel, </em>Macerata, Quodlibet, 2019; <em>Attraverso la storia dell’estetica. Vol I: dal Settecento al Romanticismo</em>, Macerata, Quodlibet, 2019 ; <em>Sprezzatura. The Art of Concealing Art, </em>New York, Columbia University Press, 2018<em>; Il problema Croce</em>, Macerata, Quodlibet, 2015; <em>Filosofia del paesaggio</em>, Macerata, Quodlibet, 2014; <em>Le nevrosi di Manzoni</em>, Bologna, il Mulino, 2013; <em>Estetica</em>, Roma-Bari, Laterza, 2011; <em>L’estetica italiana del Novecento</em>, Roma-Bari, Laterza, 2007; <em>Cesare Brandi. Critica d’arte e filosofia</em>, Macerata, Quodlibet, 2006; <em>Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp</em>, Macerata, Quodlibet, 2005; <em>Estetismo</em>, Bologna, Il Mulino, 2003; <em>Estetica della Natura ,</em> Roma-Bari, Laterza, 2001; <em>L’estetica del Romanticismo</em>, Bologna, Il Mulino, 2019 (1° ed. 1997).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Paolo D’Iorio
Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178548628&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Paolo D’Iorio</h3> <h1>Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo Così parlò Zarathustra propone una riflessione sulla figura del maestro? Questa lezione analizza il ruolo profetico e insieme ambiguo di Zarathustra, che incarna un ideale di guida capace di scuotere le coscienze e rompere vecchi idoli, ma al tempo stesso espone i rischi di ogni autorità educativa, spingendo a interrogarsi sulla possibilità di un insegnamento che liberi senza imporre nuovi dogmi. In questa prospettiva, emerge la tensione tra la necessità di orientamento e la vocazione all’autonomia critica di chi apprende.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Paolo D’Iorio</strong> </strong>è direttore di ricerca di classe eccezionale presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) e lavora all’École normale supérieure di Parigi, dove coordina i gruppi “Nietzsche e il suo tempo” e “Humanités numériques” presso l’Institut des textes et manuscrits modernes, di cui è stato direttore dal 2014 al 2023. È presidente del gruppo internazionale HyperNietzsche, che riunisce oltre ottanta specialisti di Nietzsche da sedici paesi.Si occupadell’edizione critica dell’opera nietzschiana (opere, frammenti postumi e corrispondenza) attraverso il progetto “Nietzsche Source”, che unisce rigore scientifico e innovazione digitale. Specialista di Nietzsche, lavora all’interpretazione della sua filosofia e all’edizione della sua opera, integrando i contributi delle tradizioni italiana e tedesca con l’approccio della critica genetica francese. È stato inoltre tra i pionieri dell’edizione scientifica su Web. Per quanto riguarda l’interpretazione del pensiero nietzschiano, si è occupato in particolare della cosmologia e della dottrina dell’eterno ritorno dell’identico, dell’immagine dei filosofi greci, della gnoseologia e dell’ontologia, nonché della genesi del pensiero dello “spirito libero”. Ha curato sia l’edizione digitale critica sia la riproduzione anastatica dell’opera completa di Nietzsche: testi pubblicati, frammenti postumi, corrispondenza. Insieme a Francesco Fronterotta ha curato i corsi universitari di Nietzsche sui filosofi preplatonici e sull’enciclopedia della filologia classica. Con Anne Merker dirige inoltre l’edizione completa degli scritti filologici di Nietzsche in dodici volumi per le Éditions des Belles Lettres. Il suo catalogo di pubblicazioni conta 121 voci: 21 volumi (monografie, edizioni critiche, opere collettive), 2 edizioni digitali complete dell’opera di Nietzsche (critica e anastatica), 93 articoli e 6 recensioni, pubblicati in dieci lingue. Ha organizzato 64 convegni e seminari internazionali e tenuto 172 interventi e conferenze in 17 paesi, in tedesco, inglese, francese e italiano.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Roberto Esposito
Nel rovescio della ragione
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178548940&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Roberto Esposito</h3> <h1>Nel rovescio della ragione</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo la ragione può rovesciarsi nel suo opposto e trasformarsi in strumento di dominio? Questa lezione indaga la potenza dei simboli e dei miti nell’edificare un immaginario collettivo, analizzando come il fascismo abbia costruito una vera e propria macchina simbolica capace di orientare le coscienze e di piegare la formazione alla manipolazione, rivelando il lato oscuro della paideia.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Roberto Esposito</strong> </strong>è professore emerito di Filosofia teoretica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È tra i fondatori del Centro di Ricerca sul Lessico Politico Europeo e del Centro Internazionale per il Lessico Giuridico e Politico Europeo. Attraverso l’analisi critica delle categorie politiche elaborate dai classici del pensiero filosofico moderno (in particolare su individuo, persona, comunità, tra Machiavelli e Rousseau), nelle sue ricerche ha sottolineato i limiti del politico nell’età contemporanea, in quanto organizzazione che necessariamente si confronta con il carattere irriducibile della forma vivente. Con l’“Italian Theory”, indagando i caratteri del pensiero italiano nella sua relazione differenziale con altri filoni della filosofia europea, in particolare francese e tedesca, si è occupato di una ri-concettualizzazione del paradigma del politico, oltre ad aver affrontato il rapporto tra teologia e politica e proposto una filosofia del pensiero istituente. Tra i suoi libri: <em>Le persone e le cose</em> (Torino 2014); <em>L’origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil?</em> (Roma 2014); <em>Da fuori. Una filosofia per l’Europa</em> (Torino 2016); <em>Politica e negazione. Per una filosofia affermativa</em> (Torino 2018); <em>Pensiero istituente. Tre paradigmi di ontologia politica</em> (Torino 2020); <em>Immunitas. Protezione e negazione della vita</em> (Torino 2002, 2<sup>a</sup> ed. 2020); <em>Istituzione</em> (Bologna 2021); <em>Immunità comune. Biopolitica all’epoca della pandemia</em> (Torino 2022); <em>Vitam instituere. Genealogia dell’istituzione</em> (Torino 2023); <em>I volti dell’avversario. L’enigma della lotta con l’Angelo</em> (Torino 2024); <em>Machiavelli</em> (a cura di Filippo del Lucchese ed Elia Zaru, Milano 2025); <em>Il fascismo e noi. Un’interpretazione filosofica</em> (Torino 2025).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Maurizio Ferraris
Intelligenza ibrida
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178549378&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Maurizio Ferraris </h3> <h1>Intelligenza ibrida</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo l’intelligenza artificiale cambia la formazione dell’essere umano? Questa lezione riflette sul significato dei concetti di “intelligenza” e “artificiale”, mostrando come l’AI non sia un soggetto autonomo ma un deposito del sapere umano, e come ciò comporti una responsabilità educativa nel riconoscervi il riflesso delle nostre stesse capacità cognitive.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Maurizio Ferraris </strong> </strong>è professore di Filosofia teoretica, presidente del LabOnt (“Laboratorio di Ontologia”) presso l’Università di Torino e Direttore dell’Istituto “Scienza Nuova” presso Università e Politecnico di Torino. Nelle sue ricerche filosofiche ha contribuito alla rielaborazione delle posizioni ermeneutiche ed è passato dalla proposta di una ontologia critica e sociale allo sviluppo di una posizione filosofica che può essere definita “nuovo realismo”, in alternativa al postmodernismo e al pensiero debole. Le sue ricerche si muovono tra ontologia, epistemologia, filosofia sociale e teoria dei media digitali, con particolare attenzione alla costituzione della realtà sociale attraverso i dispositivi della scrittura e della registrazione. In questo ambito ha sviluppato i concetti di “documentalità” e “documanità”, attraverso i quali interpreta le trasformazioni della soggettività e dell’identità nell’epoca della digitalizzazione globale. Il suo lavoro indaga le implicazioni filosofiche, politiche ed etiche delle tecnologie informatiche, nonché il rapporto fra tecnica, sapere e democrazia, nella prospettiva di una “scienza nuova” capace di unificare umanesimo e innovazione tecnologica. Tra i suoi libri: <em>Manifesto del nuovo realismo</em> (Roma-Bari 2012); <em>Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce</em> (Roma-Bari 2014); <em>Postverità e altri enigmi</em> (Milano 2017); <em>Il denaro e i suoi inganni </em>(con John R. Searle, Torino 2018); <em>Scienza nuova. Ontologia della trasformazione digitale</em> (Torino 2018); <em>Documanità. Filosofia del mondo nuovo</em> (Roma-Bari 2021); <em>Post-Coronial Studies. Seicento sfumature di virus</em> (Torino 2021); <em>Agostino. Fare la verità</em> (Bologna 2022); <em>Umanesimo e tecnologia per una scienza nuova</em> (con Guido Saracco, Roma-Bari 2023); <em>Filosofia delle sfide globali</em> (con Chiara Fenoglio, Milano 2023); <em>Imparare a vivere</em> (Roma-Bari 2024); <em>La pelle. Che cosa significa pensare nell’epoca dell’intelligenza artificiale</em> (Bologna 2025).</p><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Simona Forti
Esemplarità
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178549666&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Simona Forti</h3> <h1>Esemplarità</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Che cosa significa educare attraverso l’esempio di una responsabilità critica? Questa lezione riflette sulla figura del filosofo e dell’intellettuale dissidente come modello di pensiero capace di interrogare pubblicamente la verità, la giustizia e il potere, esaltando il valore educativo di un’esposizione non dogmatica ma dialogica, che inviti a non accettare supinamente ogni obbedienza.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p style="margin: 0cm;"><strong><strong>Simona Forti</strong> </strong>è professoressa di Filosofia politica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha insegnato a lungo Storia del pensiero politico contemporaneo presso l’Università del Piemonte Orientale, dove ha diretto anche il Centro di ricerca sulla Biopolitica BIOS. È stata <em>visiting professor</em> presso la Columbia University e Fulbright Distinguished Chair Professor presso la Northwestern University. I suoi studi hanno offerto un contributo decisivo alla rilettura del pensiero politico novecentesco, affrontando in particolare il fenomeno del totalitarismo e le sue implicazioni filosofiche. Dopo una lunga ricerca sul pensiero di Hannah Arendt e sul rapporto tra potere e male, si è concentrata sulle logiche del biopotere, esplorando le forme contemporanee dell’assoggettamento, i dispositivi della normalizzazione e le mutazioni delle categorie del politico. Ha riformulato i concetti di responsabilità, soggettività e libertà alla luce delle sfide poste dall’autoritarismo post-democratico e dalla governance neoliberale. Tra i suoi libri: <em>Il totalitarismo </em>(Roma-Bari 2001); <em>La filosofia di fronte all’estremo. Totalitarismo e riflessione filosofica</em> (a cura di, Torino 2003); <em>Paranoia e politica</em> (a cura di, con Marco Revelli, Torino 2007); <em>I nuovi demoni. Ripensare oggi male e potere</em> (Milano 2012, di cui un’edizione ampiamente rivista è pubblicata dalla Stanford nel 2015); <em>Il totalitarismo</em> (edizione rivista, Roma-Bari 2023); <em>Totalitarianism. A Borderline Idea in Political Philosophy</em> (Stanford, CA 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Umberto Galimberti
Scuola e famiglia
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178550215&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Umberto Galimberti</h3> <h1>Scuola e famiglia</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Scuola e famiglia condividono delle sfide educative? Questa lezione riflette sul ruolo della scuola e sullo status dei docenti, interrogando anche i compiti educativi dei genitori nell’epoca della generazione Z e le responsabilità comuni nella formazione delle nuove generazioni.</p><p>Lectio Gruppo Hera</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Umberto Galimberti</strong> </strong>è professore emerito di Filosofia della storia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha insegnato anche Psicologia dinamica, Filosofia morale e Antropologia culturale. Esperto di Karl Jaspers, di cui ha tradotto diversi testi, si è occupato anche del pensiero di Martin Heidegger e Carl Gustav Jung, dei legami tra psicopatologia e filosofia, di psichiatria fenomenologica, dei limiti della psicoanalisi e di pratica filosofica. Fissando il proprio sguardo sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica. Ha dedicato particolare attenzione alla condizione giovanile nell’età del nichilismo, individuando nella crisi del simbolico e nell’erosione dei codici valoriali tradizionali una delle sfide cruciali del presente. Ha contribuito a rendere accessibili temi filosofici complessi anche a un pubblico non specialistico, grazie a un’ampia opera di divulgazione e riflessione etico-antropologica. Recentemente, ha pubblicato alcuni volumi che si rivolgono ad un pubblico di giovani, con un’opera di adattamento delle parole della filosofia. Ha collaborato con “la Repubblica” ed è presente nel dibattito pubblico. L’editore Feltrinelli pubblica l’edizione delle sue <em>Opere</em>, tra cui alcune sono state tradotte in francese, tedesco, olandese, spagnolo, portoghese, sloveno, ceco, greco e giapponese. Tra i suoi libri: <em>Eros e psiche</em> (Milano 2012); <em>Giovane, hai paura?</em> (Venezia 2014); <em>La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo</em> (Milano 2018); <em>Avventure e disavventure della verità</em> (Nocera inferiore SA2018); <em>Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze</em> (Milano 2018); <em>Heidegger e il nuovo inizio. Che cosa significa pensare</em> (Milano 2020); <em>L’età della tecnica e la fine della storia</em> (Napoli-Salerno 2021); <em>Il libro delle emozioni</em> (Milano 2021); <em>La condizione giovanile nell’età del nichilismo</em> (Napoli-Salerno 2022); <em>L’etica del viandante</em> (Milano 2006 e 2023); <em>Le grandi domande. Filosofia per giovani menti</em> (con Luca Mori, Milano 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Ernesto Galli Della Loggia, Vincenzo Lavenia
Quale storia per la scuola italiana
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178553032&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Ernesto Galli Della Loggia, Vincenzo Lavenia</h3> <h1>Quale storia per la scuola italiana</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Qual è il ruolo del sapere storico nella formazione? In questo dibattito si discute di come debba essere insegnata la storia nella scuola italiana e quali siano i paradigmi di riferimento più adatti a ciascun ciclo, tra storia nazionale e prospettive globali.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Ernesto Galli della Loggia</strong> è stato professore di Storia contemporanea presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) di Firenze, confluito nella Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato a lungo professore di Storia dei partiti e dei movimenti politici presso l’Università di Perugia e di Storia contemporanea presso l’Università di Napoli Federico II e l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha fatto parte del Consiglio direttivo della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (SISSCO). È editorialista del “Corriere della Sera”, dove interviene nel dibattito pubblico su temi legati alla politica, alla scuola, alla religione e all’identità nazionale. I suoi studi si sono concentrati in particolare sulla genesi dello Stato italiano, sulle trasformazioni del sistema politico del Novecento e sul ruolo delle ideologie nella formazione della cultura pubblica italiana. Ha indagato il rapporto tra nazione, religione e modernità, tematizzando il ruolo della religione civile nella storia dell’Italia unita e le ambiguità del suo processo di secolarizzazione. Ha dedicato numerosi contributi anche alla crisi dell’istruzione e della scuola pubblica, interpretandola come segnale di una più ampia perdita di senso della trasmissione culturale. Tra i suoi libri: <em>Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica</em> (Bologna 2016); <em>Il tramonto di una nazione. Retroscena della fine</em> (Venezia 2017); <em>L’Italia ha un futuro</em> (Roma 2017); <em>Speranze d’Italia. Illusioni e realtà nella storia dell’Italia unita</em> (Bologna 2018); <em>L’aula vuota. Come l’Italia ha distrutto la sua scuola</em> (Venezia 2019); <em>Otto vite italiane</em> (Venezia 2022); <em>Insegnare l’Italia. Una proposta per la scuola dell’obbligo</em> (con Loredana Perla, Brescia 2023); <em>Una capitale per l’Italia. Per un racconto della Roma fascista</em> (Bologna 2024); <em>Dopo la fine. Il declino pubblico del cattolicesimo in Italia</em> (Roma 2025).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p><p><p><strong><strong>Vincenzo Lavenia</strong> </strong>è professore di Storia moderna presso l’Università di Bologna. Ha insegnato anche presso l’Università di Macerata, è stato Enseignant chercheur invité presso l’École Pratique des Hautes Études di Parigi e <em>visiting scholar</em> a Coimbra, Cambridge e Bielefeld. È codirettore del centro di ricerca di Storia comparativa delle Inquisizioni (INQUIRE, International Centre for Research on Inquisitions), presso l’Università di Bologna. Si occupa di storia religiosa e della Chiesa romana nella prima età moderna, con particolare attenzione a temi quale il papa eretico come eccezione giuridico-teologica, le conversioni e la teologia morale. Studia il dissenso religioso e culturale, approfondendo casi di eresia e libertinismo nel Rinascimento e nel Seicento. Coordina ricerche sulle Inquisizioni italiane, analizzandone aspetti legali, religiosi e rituali, e la giustizia inquisitoria. Indaga la legittimazione religiosa della violenza, in particolare nelle guerre di religione, dopo aver lavorato sulla storia dei primi cappellani militari e sulla storia comparativa del sacrificio. Con una collana editoriale dedicata al falso e all’impostura, le sue ricerche affrontano il problema delle false informazioni. Nei suoi studi più recenti, esplora le origini delle genealogie nazionali e il concetto di “antistoria” nel pensiero politico e storico europeo. Tra i suoi libri: <em>Dizionario storico dell’Inquisizione</em> (Pisa 2010, 4 voll.); <em>Un’eresia indicibile</em> (Bologna 2015); <em>Dio in uniforme </em>(Bologna 2017); <em>Storia della Chiesa:</em> <em>L’età moderna</em> (Bologna 2020); <em>Peccato o crimine. La Chiesa di fronte alla pedofilia</em> (con Francesco Benigno, Roma-Bari 2021); <em>Sacre metamorfosi. Racconti di conversione tra Roma e il mondo</em> (con Chiara Petrolini e Sabina Pavone, Roma 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Marina Garcés
Apprendere la vita
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178554895&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Marina Garcés</h3> <h1>Apprendere la vita</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>La vita può venire formata dall’educazione scolastica ancora oggi? Questa lezione riflette sul senso attuale del sistema-scuola, interrogando la sua capacità di preparare al futuro non come addestramento alla competizione, bensì come invito alla curiosità, alla cooperazione e alla sperimentazione.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Marina Garcés</strong> </strong> è professoressa di Filosofia presso l’Università Aperta della Catalogna, dove dirige il Master in Filosofia per le sfide contemporanee e il gruppo di ricerca MUSSOL. Ha insegnato anche presso l’Università di Saragozza. Ha sviluppato una pratica filosofica orientata al pensiero critico e alla sperimentazione collettiva, collaborando con scuole, istituzioni e progetti indipendenti come <em>Espai en Blanc</em>, nel quartiere di Gràcia a Barcellona, uno spazio liminale tra attivismo e accademia, tra discorso e azione, tra idee e sperimentazione. Il suo pensiero si fonda su un’idea di filosofia come esercizio condiviso di responsabilità nei confronti del mondo. I suoi ambiti di ricerca includono la critica della società tardo-capitalista, la trasformazione delle pratiche educative, la filosofia come impegno e l’elaborazione di un nuovo orizzonte umanistico. Lavora sull’immaginazione come pratica sociale e collettiva e sui limiti dell’immaginazione contemporanea. Tra i suoi libri in italiano: <em>Il nuovo illuminismo radicale</em> (Roma 2019); <em>Scuola di apprendisti</em> (Roma 2022); <em>Occupare la speranza</em> (Roma 2024); <em>Filosofia incompiuta </em>(Roma 2024);<em> Il tempo della promessa </em>(Roma 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Gianluca Garelli
Bildung
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178556320&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Gianluca Garelli</h3> <h1>Bildung</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Che cos’è la Bildung e quale concezione del lavoro presuppone? Questa lezione ricostruisce la genesi filosofica dell’idea di formazione a partire dalla coscienza della scissione dall’antico e dal legame tra divisione del lavoro e alienazione, mettendo in luce come il “lavoro dello spirito” diventi il principio di una seconda natura: la cultura.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Gianluca Garelli</strong> </strong>è professore di Storia della filosofia presso l’Università di Firenze. È stato “Professeur Invité” presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi. Si occupa di filosofia classica tedesca, ermeneutica filosofica, storia dell’estetica antica e moderna, teoria del tragico e filosofia della responsabilità. Ha lavorato a lungo su Hegel e si è occupato anche di recente del tema della rappresentazione, compresa la rappresentazione onirica. Ha curato e tradotto l’edizione italiana della <em>Fenomenologia dello spirito</em> di Hegel (Torino 2008), ha contribuito con un saggio al volume <em>Lo spirito. Percorsi nella filosofia e nelle culture </em>(a cura di Maurizio Pagano, Milano 2011), ha tradotto anche <em>Saggio sul tragico</em> di Péter Szondi (Milano 2019). Nelle ricerche più recenti analizza la questione della formazione e della bildung come forma storica di soggettivazione nell’idealismo tedesco. Tra i suoi libri: <em>Il tragico</em> (con Carlo Gentili, Bologna 2010); <em>Lo spirito in figura. Il tema dell’estetico nella “Fenomenologia dello spirito” di Hegel </em>(Bologna 2010); <em>Hegel e le incertezze del senso </em>(Pisa 2012); <em>Dialettica e interpretazione. Studi su Hegel e la metodica del comprendere </em>(Bologna 2015); <em>La questione della bellezza. Dialettica e storia di un’idea filosofica </em>(Torino 2016); <em>Sostanza e soggetto. Studi sulla “Prefazione” alla “Fenomenologia dello spirito” di Hegel </em>(con Maurizio Pagano, Bologna 2016); <em>Sogni di spiriti immondi. Storia e critica della ragione onirica</em> (Torino 2021); <em>Lettere in giacenza. Due lezioni sull’umanismo</em> (Roma 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Daniel Innerarity
Insegnare ciò che non si sa
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<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178557946&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Daniel Innerarity</h3> <h1>Insegnare ciò che non si sa</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Cosa significa insegnare ciò che non si sa, in un’epoca segnata dall’incertezza e dall’accelerazione delle conoscenze? Questa lezione riflette su come la trasmissione del sapere debba confrontarsi con i propri limiti, valorizzando il ruolo dell’interrogazione e del pensiero critico, soprattutto laddove – come nella filosofia – la formazione coincide con l’esercizio del non-sapere.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Daniel Innerarity</strong> </strong>insegna Filosofia politica e sociale presso l’Università dei Paesi Baschi, dove è ricercatore Ikerbasque, ed è titolare della cattedra “Intelligenza Artificiale e Democrazia” presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Ha insegnato e svolto attività di ricerca presso numerose istituzioni internazionali, tra cui la Sorbona, l’Istituto Max Planck, l’Università di Georgetown e la London School of Economics. È direttore del Centro di ricerca Globernance (San Sebastián), dedicato alla riflessione su governance e democrazia. Collabora con i quotidiani spagnoli “El País”, “El Correo”, “El Diario Vasco” e “La Vanguardia”. Le sue ricerche si concentrano sulla trasformazione delle democrazie contemporanee, sull’intreccio tra tecnologia e decisione politica, e sulla gestione dell’incertezza nelle società complesse. Una delle linee centrali del suo pensiero è la riflessione su cosa significhi insegnare ciò che non si sa in contesti segnati da conoscenze parziali, competenze in rapida obsolescenza e sistemi interdipendenti. All’interno dei suoi studi, ha dimostrato che “insegnare ciò che non si sa” non è solo un tratto distintivo delle società della conoscenza, ma anche una caratteristica propria della filosofia: una pratica che accetta i limiti del sapere, si muove nell’incertezza e prepara a convivere con l’imprevedibilità del futuro. Tra i suoi libri tradotti in italiano: <em>Il futuro e i suoi nemici </em>(Milano 2012); <em>Un mondo di tutti e nessuno</em><em>. P</em><em>irati, rischi e reti nel nuovo disordine globale </em>(Roma 2016);<em> Politica per perplessi </em>(Roma 2020); <em>Una teoria della democrazia complessa. Governare nel XXI secolo</em> (Roma 2022); <em>Pandemocrazia. Una filosofia del mondo contagiato</em> (Roma 2023); <em>La società dell’ignoranza. Sapere e potere nell’epoca dell’incertezza</em> (Roma 2024).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Mario Isnenghi
Corpo docente
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178559500&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Mario Isnenghi</h3> <h1>Corpo docente</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Quale ruolo storico ha rivestito il corpo docente nella costruzione culturale della nostra nazione? Questa lezione ripercorre alcune trasformazioni della figura dell’insegnante tra l’Unità d’Italia e il dopoguerra, mettendo in luce come la scuola abbia contribuito alla formazione di un ceto intellettuale diffuso e alla creazione di reti culturali e processi di integrazione nazionale.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Mario Isnenghi</strong> </strong> è professore emerito di Storia contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e presidente onorario dell’Iveser, Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Ha insegnato anche presso l’Università di Padova e l’Università di Torino, oltre che presso i licei. Le sue ricerche si concentrano sulla storia culturale e politica dell’Italia contemporanea, dalla Prima guerra mondiale al fascismo, dai conflitti fra le memorie alla soggettività ed al discorso pubblico, con particolare attenzione alla memoria collettiva e all’identità nazionale. I suoi studi su questi temi costituiscono un riferimento consolidato nella storiografia contemporanea. Le sue ricerche più recenti proseguono l’autobiografia della nazione, dei suoi intellettuali e delle sue classi dirigenti, con l’analisi delle istituzioni scolastiche e della classe docente, in una panoramica di maestri, professori e autorevoli accademici dal Risorgimento agli anni Sessanta. Tra i suoi libri: S<em>toria d’Italia. I fatti e le percezioni dal Risorgimento alla società dello spettacolo </em>(Roma-Bari 2011); <em>Breve storia d’Italia ad uso dei perplessi (e non)</em> (Roma-Bari 2012); <em>I luoghi della memoria</em> (Roma-Bari nuova ed. 2013, 1<sup>a</sup> ed. 1996-7); <em>Il mito della Grande Guerra</em> (Bologna nuova ed. 2014, 1<sup>a</sup> ed. 1970); <em>Ritorni di fiamma. Storie italiane</em> (Milano 2014); <em>Le guerre degli italiani. Parole, immagini, ricordi 1848-1945 </em>(Bologna nuova ed. 2015, 1<sup>a</sup> ed. 1989); <em>Convertirsi alla guerra. Liquidazioni, mobilitazioni e abiure nell’Italia tra il 1914 e il 1918</em> (Roma 2015); <em>Oltre Caporetto. La memoria in cammino. Voci dai due fronti</em> (Venezia 2018); <em>Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra</em> (Roma2019);<em> Vite vissute e no. I luoghi della mia memoria</em> (Bologna 2020); <em>Autobiografia della scuola. Da De Sanctis a don Milani</em> (Bologna 2025).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Francisco Jarauta
Museo
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178560421&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Francisco Jarauta</h3> <h1>Museo</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Quale idea di formazione emerge dall’evoluzione delle istituzioni museali? Questa lezione esplora il museo come luogo di trasmissione culturale, interrogando le operazioni di selezione che, dalla Wunderkammer alla cancel culture, plasmano ciò che la memoria collettiva include o esclude di volta in volta.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Francisco Jarauta</strong> </strong>è stato a lungo professore di Filosofia presso l’Università di Murcia. È stato <em>visiting professor</em> in numerose università europee e americane, ha compiuto ricerche in Storia, Storia dell’Arte e Filosofia presso le Università di Valencia, Roma, Münster-Westf., Berlino e Parigi. Ha curato mostre internazionali e collabora con istituzioni internazionali di ricerca e analisi. Ha unito il suo lavoro accademico sull’estetica, l’arte e la filosofia con il coinvolgimento nei Consigli di amministrazione di diversi centri culturali (Centro Nazionale di Arte Reina Sofía; Istituto Europeo di Design in Spagna; Centro Andaluso di Arte Contemporanea; Centro Botín; World Political Forum; Istituto Valenciano d’Arte Moderna; Forum della globalizzazione di Murcia). I suoi studi concernono in particolare la filosofia della cultura, l’estetica e la storia dell’arte, concentrandosi soprattutto sulla questione della modernità e dei suoi sistemi di rappresentazione, con saggi critici dedicati all’architettura, alla parola poetica, al linguaggio delle immagini e alle frontiere della globalizzazione. Ha inoltre curato le edizioni spagnole del <em>Momo</em> di Leon Battista Alberti (Valencia 2002) e del <em>Diario</em> di Pontormo (Murcia 2006), insieme alle opere di John Ruskin e Stéphane Mallarmé e a saggi dedicati a Søren Kierkegaard e Walter Benjamin. È membro dei comitati scientifici di diverse riviste e ha collaborato con “El País”, su temi etico-politici di stretta contemporaneità. Ha pubblicato numerosi testi e volumi collettanei in spagnolo, mentre, per quanto riguarda le sue pubblicazioni in italiano, segnaliamo la sua collaborazione al catalogo <em>Paul Klee. La collezione Sylvie e Jorge Helft. Ediz. illustrata</em> (Bellinzona 2022).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Catherine König-Pralong
La storia della filosofia
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178561003&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Catherine König-Pralong</h3> <h1>La storia della filosofia</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Che ruolo ha avuto la storia della filosofia nella costruzione di un racconto eurocentrico del sapere? Questa lezione ripercorre la nascita della disciplina fra Sette e Ottocento, mostrando come abbia rappresentato un modello di evoluzione culturale in cui l’Europa viene assunta come vertice della razionalità, mentre le altre tradizioni vengono marginalizzate rispetto alla costituzione del sapere.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Catherine König-Pralong</strong> </strong> è direttrice di studi e professoressa di Filosofia e Storia presso il Centro Alexandre Koyré dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi. È inoltre direttrice delle Éditions de l’EHESS. Si interessa, da un punto di vista metodologico e storiografico, alle formazioni e agli usi moderni delle categorie di Medioevo, Rinascimento e Illuminismo, nonché alle loro pluralizzazioni, mondializzazioni e messe in discussione dal XIX secolo a oggi. Conduce un’indagine storica e storiografica sulle rappresentazioni, le produzioni e le riconfigurazioni dell’Europa attraverso le conoscenze moderne, accademiche e non, dal XIX al XXI secolo. Partendo dalla filosofia, ne studia le formazioni, le co-produzioni e le interrelazioni sia nel contesto europeo che ai suoi margini e altrove, in particolare negli Stati Uniti e nel Medio Oriente. Le sue ricerche hanno esplorato le interazioni tra filosofia e teologia nel Medioevo, con particolare attenzione alla trasmissione dei saperi e alla costruzione delle autorità intellettuali. Tra i suoi libri tradotti in italiano: <em>La sfida laica. Per una nuova storia della filosofia medievale</em> (con Ruedi Imbach, Roma 2016).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Sybille Krämer
Messaggeri
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178561435&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Sybille Krämer</h3> <h1>Messaggeri</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>In che modo la figura del messaggero incarna una forma peculiare di trasmissione? Questa lezione esplora le sue molteplici incarnazioni, analizzando come esse mettano in luce la tendenza del mezzo a dissolversi nel messaggio, rendendo il portatore parte invisibile ma essenziale del processo comunicativo.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Sybille Krämer</strong> </strong>è stata professoressa di Filosofia teoretica presso la Freie Universität di Berlino fino al suo pensionamento nell’aprile 2018 ed è, dal marzo 2019, Senior Professor presso l’Istituto di Culture ed Estetiche dei Media Digitali (ICAM) della Leuphana University di Lüneburg. L’Università di Linköping in Svezia le ha conferito nel 2016 un dottorato <em>honoris causa</em>. Ha ricoperto importanti incarichi istituzionali, tra cui ruoli presso il Consiglio Europeo della Ricerca e la Fondazione Tedesca per la Ricerca. I suoi ambiti di ricerca comprendono la matematica e la filosofia del XVII secolo, l’epistemologia sociale, la filosofia del linguaggio e della scrittura, gli studi performativi, la teoria dei media e la cultura digitale, nonché la storia del calcolo, la testimonianza e l’atto del testimoniare. Nel solco del razionalismo moderno, da Leibniz alla cultura computazionale contemporanea, ha indagato la genesi dei linguaggi formali, il ruolo delle macchine simboliche e la storicità degli strumenti del pensiero. A partire da una filosofia della scrittura e della rappresentazione visiva, ha proposto una vera e propria “diagrammatologia”, una teoria della conoscenza che riconosce nei disegni operativi e nelle forme visive un modo di pensare irriducibile al linguaggio verbale. Tra i libri tradotti in italiano: <em>Piccola metafisica della medialità. Medium, messaggero, trasmissione</em> (Roma 2020).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>
Nicola Lagioia
Egemonia o egomania?
edizione2025paideia
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/2178561897&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nicola Lagioia</h3> <h1>Egemonia o egomania?</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2025</span>paideia</h4> <div class='mb_testo '><p> </p><p>Quale senso può avere oggi la figura dell’intellettuale, alla luce di un mondo cambiato rispetto all’epoca di Zola o Pasolini? Questa lezione riflette sulle tensioni tra impegno civile ed esperienza artistica, interrogando la frattura – spesso insanabile – che attraversa chi prova a unire la presa di posizione pubblica con la scrittura letteraria, in un presente dove queste funzioni appaiono sempre meno conciliabili.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Nicola Lagioia</strong> </strong>è scrittore, saggista e conduttore radiofonico. Ha diretto il Salone Internazionale del Libro di Torino dal 2017 al 2023. Dal 2010 conduce “Pagina3”, la rassegna quotidiana delle pagine culturali su Rai Radio 3. È stato membro della giuria della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2020 e dirige la rivista culturale “Lucy”. Ha insegnato Tecniche editoriali presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Collabora con “Il Venerdì” di “la Repubblica” e “Internazionale”. Ha collaborato con diverse case editrici, scritto sceneggiature e ha partecipato a numerose raccolte di racconti. Le sue ricerche e la sua produzione letteraria si concentrano sul ruolo dell’intellettuale nel contesto pubblico contemporaneo, esplorando come la letteratura possa fungere da strumento di comprensione e critica sociale. Le sue opere letterarie affrontano i cambiamenti dell’Italia contemporanea, il rapporto tra violenza e società, e il potere delle narrazioni. È autore di numerosi romanzi, tra cui: <em>Riportando tutto a casa</em> (Roma 2009, Premio Viareggio); <em>La ferocia</em> (Torino 2014, Premio Strega 2015); <em>La città dei vivi</em> (Torino 2020, Premio Napoli e Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane). Oltre alla narrativa, ha scritto saggi e articoli su temi culturali e sociali. Recentemente, ha contribuito con un intervento introduttivo alla raccolta <em>Profezie bianche</em> (Milano 2025), un volume che esplora la possibilità di un mondo senza conflitti, interrogandosi sul ruolo della cultura e dell’intellettuale nel promuovere la pace.</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2025</p></div> </div> </div>

Audio lezioni magistrali (in lingua originale)

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Michel Agier
Divenire stranieri in un mondo in movimento (FR)
edizione2019persona
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/709797121&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Michel Agier </h3> <h1>Divenire stranieri in un mondo in movimento (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2019</span>persona</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Come ripensare le forme pubbliche di ospitalità e affrontare la questione della cittadinanza, nel divenire straniero di ciascuno di noi?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Michel Agier </strong> è antropologo, <em>directeur d’études</em> presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi e ricercatore presso l’Istituto di ricerca per lo sviluppo (IRD), conduce e pubblica ricerche sulla globalizzazione, sui migranti e sulle frontiere dalla fine degli anni Novanta. È stato <em>visiting professor</em> in numerose università europee e americane. Tra le sue pubblicazioni si segnalano:<em> La giungla di Calais. I migranti, la frontiera e il campo </em>(Milano 2018) e, in lingua originale, <em>La condition cosmopolite. L’anthropologie à l’épreuve du piège identitaire</em> (Parigi 2013); <em>Un monde de camps </em>(Parigi 2014); <em>Anthropologie de la ville</em> (Parigi 2015); <em>Définir les réfugiés</em> (Parigi 2017); <em>L’étranger qui vient. Repenser l’hospitalité</em> (Parigi 2018).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Alain Ehrenberg
Neuroscienze. Quale racconto dell'individuo contemporaneo? (FR)
edizione2019persona
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/709784899&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Alain Ehrenberg</h3> <h1>Neuroscienze. Quale racconto dell'individuo contemporaneo? (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2019</span>persona</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>In che modo le neuroscienze hanno acquisito un’autorità morale su di noi? L’individuo autonomo è in grado di trasformare le sue patologie attraverso un gesto creatore che aggiunge valore al suo essere «persona».</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Alain Ehrenberg</strong> </strong> è direttore di ricerca emerito del laboratorio del CNRS CERMES3 (Centre de recherche Médecine, Sciences, Santé, Santé mentale, Sociétés), presso l’Università Paris-Cité. Ha diretto il centro di ricerca CESAMES (Centre de recherchePsychotropes, Santé mentale, Société), di cui è stato il fondatore, presso l’Università Paris-Descartes di Parigi, ora Paris-Cité. Si è occupato del rapporto tra rappresentazione della malattia mentale e società contemporanea, indagando i disagi individuali connessi alle richieste sociali della prestazione e all’odierna ingiunzione dell’autonomia. Nelle sue ricerche più recenti, ha rivolto la sua attenzione ad una critica del modello sociale di salute mentale veicolato anche dalle neuroscienze. Tra i suoi volumi tradotti in italiano: <em>La fatica di essere se stessi. Depressione e società</em> (Torino 2010);<em> La società del disagio. Il mentale e il sociale</em> (Torino 2011);<em> La meccanica delle passioni. Cervello, comportamento, società</em> (Torino 2019).</p><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Danilo Martuccelli
Singolarità (FR)
edizione2019persona
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/709776187&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Danilo Martuccelli</h3> <h1>Singolarità (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2019</span>persona</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Come definire la singolarità? L’odierna radicalizzazione del processo di individuazione è analizzata con attenzione alla nuova relazione che si instaura tra individuo e società, trasformando la nostra stessa sensibilità sociale.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Danilo Martuccelli</strong> è professore di Sociologia presso l’Università Paris Descartes (USPC), membro senior dell’Istituto Universitario di Francia (IUF) e ricercatore del Laboratorio CERLIS-CNRS. Si occupa di teoria sociale, sociologia politica, sociologia dell’individuo e di individuazione. Ha insegnato in Europa, Nord America e America Latina. È autore di oltre venti libri tra cui: <em>Grammaires de l’individu.</em> <em>L’individu dans la France contemporaine </em>(Parigi 2002); <em>Forgé par l’épreuve</em> (Parigi 2006); <em>La société singulariste</em> (Parigi 2010); <em>Les sociétés et l’impossible.</em> <em>Les limites imaginaires de la réalité</em> (Parigi 2014); <em>La condition sociale moderne. L’avenir d’une inquiétude</em> (Parigi 2017). In italiano si segnala: <em>Sociologia dell’esistenza</em> (Napoli-Bari 2017).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Michael Quante
Autonomia personale (DE)
edizione2019persona
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/709766518&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Michael Quante</h3> <h1>Autonomia personale (DE)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2019</span>persona</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>L’identità personale in quanto personalità è un elemento essenziale alla base della bioetica medica nella sua interezza: in quali termini è possibile ridefinire la questione dell’autonomia personale?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Michael Quante</strong> è professore di Filosofia pratica presso l’Università di Münster. È referente del Centrum für Bioethik e membro del gruppo di ricerca su etica medica e biopolitica dello stesso Ateneo. È inoltre coeditore della rivista “Hegel-Studien”. Ha pubblicato articoli e saggi in diverse lingue. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l’idealismo tedesco, la filosofia politica e sociale, l’etica e l’etica biomedica. In italiano sono stati pubblicati: <em>Il concetto</em> <em>hegeliano di azione </em>(Milano 2011); <em>La realtà dello spirito. Studi su Hegel</em> (Milano 2016); <em>Lo spettro è tornato!</em> <em>Attualità della filosofia di Karl Marx </em>(a cura di, con P. Garofalo, Milano 2017);<em>Studi sulla filosofia di Karl Marx</em> (Milano 2018). In lingua inglese si segnalano: <em>Personal Identity as a Principle of Biomedical Ethics</em> (Cham 2017); <em>Human Persons</em> (Paderborn 2019).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Michael Rosen
Dignità (EN)
edizione2019persona
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/709766455&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Michael Rosen</h3> <h1>Dignità (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2019</span>persona</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Come possiamo definire una questione che ci caratterizza in quanto persone, quella della dignità? Quale rapporto esiste tra le leggi e il fondamentale principio della dignità?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Michael Rosen</strong> è professore di Etica e Teoria politica, Senator Joseph S. Clark Professor of Ethics in Politics and Government, presso l’Università di Harvard, e ha lavorato su una vasta gamma di argomenti in filosofia, teoria sociale e storia delle idee. È noto per i suoi studi sulla filosofia europea del XIX e XX secolo e sulla filosofia politica anglo-americana contemporanea. Tra le sue pubblicazioni in italiano: <em>Dignità. Storia e significato</em> (Milano 2013).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Olivier Roy
Identità europea. Quanto cristiani sono i valori europei? (FR)
edizione2019persona
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/709758481&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Olivier Roy</h3> <h1>Identità europea. Quanto cristiani sono i valori europei? (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2019</span>persona</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>È possibile fare il punto sull’identità europea per mostrare il ruolo giocatovi dal passato cristiano, con le conseguenze civili e comunitarie dell’appello ai “valori cristiani”?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Olivier Roy</strong> è professore all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, dove è titolare della Cattedra Mediterranea al Robert Schuman Centre for Advanced Studies. È stato direttore di ricerca al Centre national de la recherche scientifique (CNRS), ha insegnato all’EHESS e all’Istituto di studi politici di Parigi (IEP). Ha lavorato come consulente al ministero degli Affari Esteri francese e all’Ufficio delle Nazioni Unite. Il suo ambito di ricerca comprende l’Islam politico e le religioni comparate. Tra le sue principali pubblicazioni in lingua italiana: <em>Afghanistan. L’Islam Afghano dalla tradizione alla radicalizzazione talebana (871-2001)</em> (Genova 2002); <em>Global muslim. Le radici occidentali del nuovo Islam</em> (Milano 2003); <em>L’impero assente. L’illusione americana e il dibattito strategico sul terrorismo</em> (Roma 2004); <em>Islam alla sfida della laicità</em> (Venezia 2008); <em>Generazione ISIS. Chi sono i giovani che scelgono il Califfato e perché combattono l’Occidente </em>(Milano 2017); <em>La santa ignoranza. Religioni senza cultura</em> (Milano 2017); <em>L’Europa è ancora cristiana? Contro il nuovo nazionalismo</em> (Milano 2019).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Christian Delage
Prove cinematografiche. L’immagine come prova al processo di Norimberga (1945-1946) (FR)
edizione2018verità
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/599160642&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Christian Delage </h3> <h1>Prove cinematografiche. L’immagine come prova al processo di Norimberga (1945-1946) (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2018</span>verità</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Quale valore hanno avuto i mezzi della fotografia e del cinema per testimoniare e anche permettere di giudicare i crimini di guerra, in particolare nel processo di Norimberga? A Norimberga, per la prima volta nella storia del diritto, lo schermo ha occupato il centro della scena del processo.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p>Christian Delage insegna presso l’Università Paris VIII, l’Institut d’études politiques di Parigi e la Benjamin N. Cardozo School of Law di New York. A Parigi dirige anche l’Institut d’histoire du temps présent. Ha contribuito alla definizione di una politica patrimoniale per la conservazione e la comunicazione di archivi audiovisivi in Francia e ha dedicato le sue ricerche allo statuto di mediazione e di prova dell’immagine, in particolare del cinema, come principale mezzo di percezione, narrazione e conoscenza storica della Shoah. È anche regista, ha realizzato documentari, fiction, editing d’archivio. Tra i suoi libri: <em>La vision nazie de l’histoire</em> (Lausanne 1989); <em>Chaplin, la grande histoire</em> (Paris 1998, 2002); <em>La fabrique des images contemporaines</em> (con V. Guigueno e A. Gunthert, Paris 2007); <em>L’Historien et le film</em> (con V. Guigueno, Paris 2004); <em>La Vérité par l’image. De Nuremberg au procès Milosevic</em> (Paris 2006)<em>.</em></p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Wolfram Eilenberger
Verità e alterità. Wittgenstein, Heidegger e la crisi del 1919 (DE)
edizione2018verità
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/599160582&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Wolfram Eilenberger</h3> <h1>Verità e alterità. Wittgenstein, Heidegger e la crisi del 1919 (DE)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2018</span>verità</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>In che modo la filosofia novecentesca, in particolare quella tedesca all’indomani della Prima guerra mondiale, ha riformulato il rapporto tra linguaggio e realtà mettendo in discussione il paradigma cartesiano?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Wolfram Eilenberger</strong> ha insegnato presso l’Università di Toronto (Canada), l’Indiana University (Bloomington, USA) e l’Università delle Arti di Berlino. Ha dedicato le sue ricerche all’applicazione delle idee filosofiche alla vita contemporanea, che si tratti di politica, cultura o sport. È editorialista di “Philosophie Magazin”. Dal 2013 è stato uno dei direttori di programma del festival di filosofia “phil.cologne”. Tra i suoi libri in lingua italiana si segnala: <em>Il tempo degli stregoni. 1919-1929. Le vite straordinarie di quattro filosofi e l’ultima rivoluzione del pensiero</em> (Milano 2018).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
Jean-Luc Nancy
Verità della menzogna (FR)
edizione2018verità
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/599151519&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Jean-Luc Nancy</h3> <h1>Verità della menzogna (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2018</span>verità</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Può essere veritiera, la bugia? La verità è sia agente attivo della filosofia che sua linea di fuga, in relazione alla menzogna, al segreto e all’invenzione stessa della verità.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Jean-Luc Nancy</strong> (1940 - 2021) è stato professore emerito di Filosofia presso l’Università “Marc Bloch” di Strasburgo. Tra le figure di maggiore spicco nel panorama filosofico internazionale, ha riformulato temi cruciali della tradizione fenomenologica post-heideggeriana. In una riflessione vertente in particolare sullo statuto della corporeità e delle sue rappresentazioni, ne ha mostrato anche la dimensione intersoggettiva e comunitaria. Tra i suoi libri pubblicati in Italia: <em>L’esperienza della libertà </em>(Torino 2000); <em>L’intruso</em> (Napoli 2000); <em>Essere singolare plurale</em> (Torino 2001); <em>Il ritratto e il suo sguardo</em> (Milano 2002); <em>Tre saggi sull’immagine</em> (Napoli 2002); <em>La creazione del mondo o la mondializzazione</em> (Torino 2003); <em>Il pensiero sottratto</em> (Torino 2003); <em>Noli me tangere. Saggio sul levarsi del corpo</em> (Torino 2005); <em>Le muse</em> (Reggio Emilia 2006); <em>La dischiusura. Decostruzione del cristianesimo I</em> (Napoli 2007); <em>Narrazione del fervore. Il desiderio, il sapere, il fuoco</em> (Bergamo 2007); <em>Le differenze parallele: Deleuze e Derrida</em> (Verona 2008); <em>Ego sum</em> (Milano 2008); <em>Verità della democrazia</em> (Napoli 2008); <em>Decostruzione del cristianesimo</em>, vol. II: <em>L’adorazione</em> (Napoli 2012); <em>Politica e «essere con». Saggi, conferenze, conversazioni</em> (Milano 2013); <em>Prendere la parola</em> (Bergamo 2013); <em>Il corpo dell’arte</em> (Milano 2014); <em>Non toccarmi. Maria Maddalena e il corpo di Gesù risorto</em> (Bologna 2015); <em>La comunità sconfessata</em> (Milano 2016); <em>La custodia del senso. Necessità e resistenza della poesia </em>(Bologna 2017); <em>Cosa resta della gratuità?</em> (Milano 2018); <em>Panico politico</em> (con P. Lacoue-Labarthe, Pisa 2018); <em>Sessistenza</em> (Genova 2019).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Peter Sloterdijk
Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno (DE)
edizione2018verità
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno (DE)&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Peter Sloterdijk</h3> <h1>Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno (DE)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2018</span>verità</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>In che modo cinismo moderno e cinismo antico sono contrapposti? Invece di deridere la moralità della società, il cinismo equivale a una massa anonima incentrata sull’auto-conservazione e, di conseguenza, sull’autoinganno.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Peter Sloterdijk</strong> </strong>è stato professore di Filosofia ed Estetica presso la Staatliche Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe, di cui ha ricoperto a lungo il ruolo di rettore. Ha insegnato anche presso la Akademie der bildenden Künste di Vienna. È stato <em>visiting professor</em> in numerosi atenei e istituzioni, tra cui il Bard College di New York, il Collège International de Philosophie di Parigi e la Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo. Si è occupato delle forme di cinismo antico, moderno e contemporaneo, ha inoltre elaborato una “sferologia”, ossia una teoria filosofica e culturale dell’epoca moderna e post-moderna ruotante intorno alle idee di “bolla”, “globo” e “schiuma”. Ne è emerso un modello di antropologia filosofica basato sull’esercizio come dimensione decisiva dell’esistenza. Ha proposto un’antropotecnica e una fenomenologia della coscienza e dei suoi inganni in grado di fornire una considerazione complessiva della storia e dell’identità umana e delle sue mutazioni nell’era globale. Le sue ricerche coinvolgono anche la politica imperialistica dell’Occidente, l’impatto dei progressi scientifici e tecnologici nell’età contemporanea. Tra i suoi libri tradotti in italiano: <em>Devi cambiare la tua vita</em> (Milano 2010); <em>Caratteri filosofici. Da Platone a Foucault</em> (Milano 2011); <em>Stato di morte apparente. Filosofia e scienza come esercizio</em> (Milano 2011); <em>La mano che prende e la mano che dà</em> (Milano 2012); <em>Critica della ragion cinica</em> (Milano 2013); <em>Sfere</em>, 3 voll. (Milano 2014-2015); <em>Il quinto “Vangelo” di Nietzsche. Sulla correzione delle buone notizie</em> (Milano 2015); <em>L’imperativo estetico. Scritti sull’arte</em> (Milano 2017); <em>Che cosa è successo nel XX secolo? </em>(Torino 2017); <em>Dopo Dio</em> (Milano 2018); <em>I figli impossibili della nuova era: Sull’esperimento anti-genealogico dell’epoca moderna</em> (Milano 2018); <em>Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno</em> (Milano 2019); <em>Il quinto</em> “<em>Vangelo</em>” <em>di Nietzsche</em>. <em>Del miglioramento della buona novella</em> (Milano 2020); <em>Grigio. Il colore della contemporaneità</em> (Venezia 2023); <em>Il rimorso di Prometeo. Dal dono del fuoco al grande incendio del pianeta</em> (Venezia 2024).</p><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Annette Wieviorka
Testimonianza. L’impegno per la verità storica (FR)
edizione2018verità
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597892032&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Annette Wieviorka</h3> <h1>Testimonianza. L’impegno per la verità storica (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2018</span>verità</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Quali sono le fasi principali della storia della testimonianza e, soprattutto, qual è il rapporto tra testimonianza e storia? Imperativo sociale e prospettiva giudiziaria sono gli elementi essenziali della costruzione di una verità storica.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Annette Wieviorka</strong> dirige il Centro nazionale per la ricerca scientifica (CNRS) alla Sorbona di Parigi. Ha pubblicato numerosi volumi sull’ebraismo e l’Olocausto. Tra i suoi libri in lingua italiana: <em>Auschwitz spiegato a mia figlia</em> (Torino 1999, 2014); <em>L’era del testimone</em> (Milano 1999). Ha pubblicato anche: <em>Déportation et génocide. Entre la mémoire et l’oubli</em> (Paris 2003); <em>Auschwitz, 60 ans après</em> (Paris 2005); <em>Juifs et Polonais: 1939 à nos jours</em> (Paris 2009); <em>Maurice et Jeannette. Biographie du couple Thorez</em> (Paris 2010); <em>Eichmann de la Traque au Procès</em> (Bruxelles 2011, già edito nel 1989 con il titolo <em>Le Procès Eichmann</em>); <em>Nouvelles perspectives sur la Shoah</em> (Paris 2013); <em>1945, La découverte</em> (Paris 2015).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2018</p></div> </div> </div>
James Clifford
Artefatti (EN)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597844092&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>James Clifford</h3> <h1>Artefatti (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Cosa accade agli artefatti e alle pratiche tribali, quando questi oggetti e pratiche discorsive sono ricollocati nei musei occidentali, all’interno di memorie di archiviazione e collezione, di sistemi ideologici e istituzionali così distanti dalle culture di provenienza?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>James Clifford</strong> è Professore emerito all’Università della California a Santa Cruz. Si è occupato di scrittura etnografica, analizzando anche i concetti occidentali di ‘primitivo’ ed ‘esotico’ in riferimento alle culture extraeuropee. Ha studiato inoltre la carriera degli oggetti nel loro passaggio dalle pratiche culturali alla museificazione. Tra le sue pubblicazioni in italiano: <em>I frutti puri impazziscono. Etnografia, letteratura ed arte nel XX secolo </em>(Torino 1993); <em>Scrivere le culture. Poetiche e politiche dell’etnografia </em>(con G. E. Marcus, Milano 1997); <em>Strade. Viaggio e traduzione alla fine del secolo XX </em>(Torino 1999); <em>Ai margini dell’antropologia. Interviste </em>(Roma 2004).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Agnès Giard
Bambole (FR)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597825030&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Agnès Giard</h3> <h1>Bambole (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Com’è possibile che le cosiddette bambole gonfiabili influenzino la ricerca sulla robotica? Questi artefatti hanno raggiunto una perfezione tale nella costruzione e nelle sembianze umane da svolgere la funzione di veri e propri ‘esseri di sostituzione’.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Agnès Giard</strong> è antropologa e ricercatrice affiliata al Sophiapol, Laboratorio di analisi socio-antropologica dell’Università di Parigi Nanterre. Si è occupata della cultura giapponese, interessandosi delle nuove tecnologie, della cultura popolare e soprattutto della sessualità, in particolare della costruzione degli affetti e dei desideri. Tra i suoi libri: <em>L’imaginaire eròtique au Japon </em>(Parigi 2006);<em> Dictionnaire de l’amour et du plaisir au Japon </em>(Parigi 2008);<em> Les histoires d’amour au Japon. Des mythes fondateurs aux fables contemporaines </em>(Parigi 2012);<em> Un desir d’humain. </em><em>Les love doll au Japon </em>(Paris 2016).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Nathalie Heinich
Artisti (FR)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597826503&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nathalie Heinich</h3> <h1>Artisti (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Nell’epoca contemporanea luogo della creazione non è più tanto l’opera d’arte quanto la personalità dell’artista: quali sono i caratteri che l’odierno creatore d’arte esibisce per essere riconosciuto come tale?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Nathalie Heinich</strong> è <em>directeur de recherche</em> presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Allieva di Pierre Bourdieu, ne ha assorbito l’attenzione per la costituzione dei “campi” sociali, intrecciando questo approccio con l’interesse per la problematica del riconoscimento, in particolare nella costruzione sociale delle soggettività artistiche, fino a una teoria della visibilità sociale che dà conto dei fenomeni della celebrità. Il suo ultimo libro in lingua francese è dedicato a questioni di identità e alle concezioni del sé: <em>Ce que n’est pas l’identité </em>(Parigi 2018). Tra i suoi lavori in italiano: <em>La sociologia dell’arte</em> (Bologna 2004); <em>Per porre fine al dibattito sull’arte contemporanea</em> (Roma 2010); <em>Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale</em> (Roma 2010).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Rahel Jaeggi
Lavoro e opera (EN)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597804285&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Rahel Jaeggi</h3> <h1>Lavoro e opera (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Se concepiamo il lavoro non come un’azione strumentale ma come una pratica la cui esistenza è collocata all’interno di una struttura sociale e normativa di riconoscimento, com’è possibile ripensare il rapporto tra attività lavorativa e opera?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Rahel Jaeggi</strong> </strong> è professoressa di Filosofia pratica presso l’Università Humboldt di Berlino, dove dirige il Center for Humanities and Social Change, che analizza le crisi del capitalismo e della democrazia. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento come <em>visiting professor</em> presso la Yale University, la Fudan University e come Theodor Heuss Professor presso la New School for Social Research. È stata anche <em>fellow</em> presso l’Institute for Advanced Study di Princeton. Esponente dell’ultima generazione della Scuola di Francoforte, lavora nell’ambito della filosofia sociale, con particolare riferimento alla critica dell’alienazione di matrice marxista ed esistenzialista. Più recentemente si è occupata dei processi collettivi di riproduzione culturale e sociale della vita umana. La sua ricerca si concentra sulla filosofia sociale, la filosofia politica, l’etica, l’antropologia filosofica, l’ontologia sociale e la teoria critica. Tra i suoi libri tradotti in italiano: <em>Alienazione. Attualità di un problema filosofico e sociale </em>(Roma 2015); <em>Forme di vita e capitalismo </em>(Torino 2016); <em>Capitalismo. Una conversazione con <strong>Rahel Jaeggi</strong> </em> (con Nancy Fraser, Sesto San Giovanni 2019); <em>Nuovi lavori, nuove alienazioni</em> (Roma 2020); <em>Critica delle forme di</em> vita (Milano 2022).</p><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Gilles Lipovetsky
Estetizzazione (FR)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597804066&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Gilles Lipovetsky</h3> <h1>Estetizzazione (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>In che modo l’industria del consumo ha incorporato il parametro dell’estetica, dando luogo a un edonismo diffuso e a una democratizzazione della fruizione artistica? Il capitalismo artista ci ha trasformato interiormente, rendendoci dei consumatori estetici.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Gilles Lipovetsky</strong> è professore all’Università di Grenoble. Studioso delle trasformazioni della società contemporanea, si è occupato di recente della «estetizzazione del mondo» e del «capitalismo artista», discutendo le implicazioni della democratizzazione dei parametri estetici nella vita sociale. Tra i suoi libri: <em>Il tempo del lusso </em>(Palermo 2007); <em>Una felicità paradossale. Sulla società dell’iperconsumo</em> (Milano 2007); <em>Il tempo del lusso </em>(Palermo 2008);<em> La cultura-mondo. Risposta a una società disorientata </em>(Milano 2009); <em>L’era del vuoto. Saggi sull’individualismo contemporaneo </em>(Milano 2013).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Daniel Miller
Esibizione (EN)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597799857&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Daniel Miller</h3> <h1>Esibizione (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Qual è l’impatto dei social media sulle nostre vite e, viceversa, in che modo, attraverso il nostro modo e il nostro stile di esposizione sui social network, siamo noi stessi a modificare la struttura e gli effetti dei mezzi mediatici?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Daniel Miller</strong> è professore di Antropologia presso la University College of London. Pioniere dell’antropologia digitale, oggi è considerato il fondatore dell’antropologia del consumo. Ha lavorato a diversi scavi archeologici e svolto studi etnografici nei Caraibi e in India. La sua ricerca si concentra sugli effetti dei nuovi social media sulla società. Tra le sue pubblicazioni in italiano: <em>Teoria dello shopping</em> (Roma 1998); <em>Per un’antropologia delle cose</em> (Milano 2013); <em>Cose che parlano di noi. Un antropologo a casa nostra</em> (Bologna 2014).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Marie José Mondzain
Spettacolo. La fine dello spettatore (FR)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597768093&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Marie José Mondzain</h3> <h1>Spettacolo. La fine dello spettatore (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p><br />L’immagine è ciò che costituisce il soggetto come spettatore, assegnandogli un ruolo di soggetto critico. In che modo, nell’attuale industria dello spettacolo, lo spettatore-soggetto rischia di scomparire, soccombendo al potere delle visibilità?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Marie José Mondzain</strong> è <em>directrice de recherche</em> presso il Gruppo di sociologia politica e morale, centro di ricerca comune all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi e al CNRS. Si è a lungo occupata del rapporto tra icona e cultura, dall’iconoclastia del periodo bizantino alle culture aniconiche. Tra i suoi libri in italiano: <em>Immagine, icona, economia. Le origini bizantine dell’immaginario contemporaneo</em> (Milano 2006); <em>Il commercio degli sguardi </em>(Roma 2011); <em>L’immagine che uccide. La violenza come spettacolo dalle Torri gemelle all’Isis </em>(Milano 2017).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Deyan Sudjic
Lusso. La seduzione delle cose (EN)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597756555&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Deyan Sudjic </h3> <h1>Lusso. La seduzione delle cose (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Cosa accade al lusso, in un’età caratterizzata dalla sistematica obsolescenza degli oggetti tecnologici e nella quale ogni cosa è a portata del compratore, assuefatto agli attuali ritmi convulsi dello shopping?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Deyan Sudjic </strong> è direttore del Design Museum di Londra. Editorialista di numerose testate, come «The Observer», «Sunday times» e «The Guardian», è stato tra i fondatori del mensile <em>Blueprint</em>, di cui poi è diventato direttore. Nel 2002 ha diretto la Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. Si è occupato del rapporto tra architettura e potere, e più di recente del ruolo degli oggetti di design nelle società. Tra i suoi libri in italiano: <em>Architettura e potere. Come i ricchi e i potenti hanno dato forma al mondo</em> (Milano 2012); <em>Il linguaggio delle cose </em>(Roma-Bari 2015).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Zygmunt Bauman
Competere (EN)
edizione2016agonismo
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597744699&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Zygmunt Bauman</h3> <h1>Competere (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2016</span>agonismo</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Uno dei perni della vita pubblica nelle società avanzate, da molti ritenuto quello fondamentale, è il principio della concorrenza. In essa sembrano condensarsi libertà e merito, pari opportunità e vantaggi collettivi. Categoria essenzialmente economica, si rivela più complessa di quanto possa sembrare a prima vista: Zygmunt Bauman ne traccia lo sfondo discutendo se la disposizione concorrenziale sia connaturata agli uomini o sia un prodotto della cultura.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Zygmunt Bauman</strong> (1925 - 2017) è stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. Nei suoi numerosi libri ha delineato gli aspetti salienti della società globalizzata, sottolineando in particolare i processi di individualizzazione, i mutamenti nella definizione del pubblico e del privato e le conseguenze filosofiche e morali del nuovo capitalismo, fino a formulare un’antropologia filosofica imperniata sull’esperienza dell’incertezza. Tra le sue recenti pubblicazioni in italiano: <em>Consumo, dunque sono</em> (Roma-Bari 2010); <em>L’etica in un mondo di consumatori</em> (Roma-Bari 2010); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2013); <em>Gli usi postmoderni del sesso</em> (Bologna 2013); <em>Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale</em> (Roma-Bari 2013); «La ricchezza di pochi avvantaggia tutti». Falso! (Roma-Bari 2013); <em>Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida</em> (con D. Lyon, Roma-Bari 2014); <em>Futuro liquido. Società, uomo, politica e filosofia</em> (Torino 2014); <em>La solitudine del cittadino globale</em> (Milano 2014); <em>Conversazioni su Dio e sull'uomo</em> (Roma-Bari 2014); <em>Vita liquida</em> (Roma-Bari 2014); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2014); <em>Visti di uscita e biglietti di entrata. Paradossi dell'assimilazione ebraica</em> (Firenze 2014); <em>Il secolo degli spettatori. Il dilemma globale della sofferenza umana</em> (Bologna 2015); <em>Stato di crisi</em> (Torino 2015); <em>Il ritorno del pendolo. Psicoanalisi e futuro del mondo liquido</em> (Trento 2015); <em>Babel</em> (con E. Mauro, Roma-Bari 2015); <em>Per tutti i gusti. La cultura nell’età dei consumi </em>(Roma-Bari 2016).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Ellis Cashmore
Talent show (EN)
edizione2016agonismo
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597322527&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Ellis Cashmore</h3> <h1>Talent show (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2016</span>agonismo</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Ellis Cashmore rintraccia il tema della gara in un fenomeno tutto contemporaneo e mediatico come quello dei talent show, dove la spettacolarizzazione della competizione e l’eguaglianza di opportunità dei partecipanti vanno di pari passo con il voyeurismo di un pubblico affamato di conflitto e crudeltà.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Ellis Cashmore</strong> è professore di Sociologia presso la Aston University di Birmingham, dopo aver insegnato anche presso le università di Tampa, Hong Kong e Staffordshire. Si è occupato di un vasto spettro di questioni, dal razzismo alle identità etniche. Ha approfondito il significato culturale dello sport e studiato il fenomeno della celebrità nelle sue dimensioni culturali e mediatiche. Tra i suoi libri recenti: <em>Beckham</em> (Cambridge 2004); <em>Mike Tyson. </em><em>Nurture of the Beast</em> (Cambridge 2004); <em>Making Sense of Sports</em> (Londra 2010); <em>Celebrity Culture</em> (seconda edizione, Londra 2014); <em>Elizabeth Taylor. A Private Life for Public Consumption</em> (Londra 2014). Ha curato: <em>Studying Football</em> (con K. Dixon, Londra 2016).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Jean-Noël Missa
Filosofia del doping (FR)
edizione2016agonismo
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597249408&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Jean-Noël Missa</h3> <h1>Filosofia del doping (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2016</span>agonismo</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Partendo dall’inestinguibile presenza del doping nello sport e la progressiva affermazione della medicina migliorativa, Jean-Noël Missa sottolinea il carattere “artificiale” dell’esistenza.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Jean-Noël Missa</strong> è professore di Filosofia delle scienze biomediche presso l’Università Libera di Bruxelles ed è membro del Comitato belga di bioetica. Si occupa di neuroscienze e psichiatria biologica, con riferimento anche alle implicazioni etiche della ricerca biotecnologica. In questa chiave ha affrontato il tema del doping sportivo. Tra i suoi libri: <em>Matière pensante</em> (Parigi, 1999); <em>Le principe de précaution</em> (con E. Zaccai, Bruxelles 2000). Ha curato: <em>Philosophie du dopage</em> (con P. Nouvel, Parigi 2011).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Chantal Mouffe
Conflitto democratico (FR)
edizione2016agonismo
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597249348&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Chantal Mouffe</h3> <h1>Conflitto democratico (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2016</span>agonismo</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Indagando il rapporto tra conflitto e democrazia, Chantal Mouffe mostra come il pluralismo conflittuale e negoziato possa beneficiare le democrazie radicalizzandole.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Chantal Mouffe</strong> è professoressa di Teoria politica presso la Westminster University. In una proposta politica di ispirazione gramsciana, sostiene i vantaggi di una democrazia radicale fondata sul pluralismo antagonistico all’interno della quale possano esprimersi tutti i conflitti sociali. Tra i suoi libri in italiano: <em>Sul politico. Democrazie e rappresentazione dei conflitti</em> (Milano 2007); <em>Egemonia e strategia socialista. Verso una politica democratica radicale</em> (con E. Laclau, Genova, 2011); <em>Il conflitto democratico</em> (Milano 2015).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Jean-Luc Nancy
Le armi della critica (FR)
edizione2016agonismo
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597246147&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Jean-Luc Nancy</h3> <h1>Le armi della critica (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2016</span>agonismo</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Jean-Luc Nancy, uno tra i più rilevanti pensatori della relazione con l’altro, presenterà un originale ripensamento della belligeranza del pensiero e delle armi della critica di fronte al suo svuotamento contemporaneo.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Jean-Luc Nancy</strong> (1940 - 2021) è stato professore emerito di Filosofia presso l’Università “Marc Bloch” di Strasburgo. Tra le figure di maggiore spicco nel panorama filosofico internazionale, ha riformulato temi cruciali della tradizione fenomenologica post-heideggeriana. In una riflessione vertente in particolare sullo statuto della corporeità e delle sue rappresentazioni, ne ha mostrato anche la dimensione intersoggettiva e comunitaria. Tra i suoi libri pubblicati in Italia: <em>L’esperienza della libertà </em>(Torino 2000); <em>L’intruso</em> (Napoli 2000); <em>Essere singolare plurale</em> (Torino 2001); <em>Il ritratto e il suo sguardo</em> (Milano 2002); <em>Tre saggi sull’immagine</em> (Napoli 2002); <em>La creazione del mondo o la mondializzazione</em> (Torino 2003); <em>Il pensiero sottratto</em> (Torino 2003); <em>Noli me tangere. Saggio sul levarsi del corpo</em> (Torino 2005); <em>Le muse</em> (Reggio Emilia 2006); <em>La dischiusura. Decostruzione del cristianesimo I</em> (Napoli 2007); <em>Narrazione del fervore. Il desiderio, il sapere, il fuoco</em> (Bergamo 2007); <em>Le differenze parallele: Deleuze e Derrida</em> (Verona 2008); <em>Ego sum</em> (Milano 2008); <em>Verità della democrazia</em> (Napoli 2008); <em>Decostruzione del cristianesimo</em>, vol. II: <em>L’adorazione</em> (Napoli 2012); <em>Politica e «essere con». Saggi, conferenze, conversazioni</em> (Milano 2013); <em>Prendere la parola</em> (Bergamo 2013); <em>Il corpo dell’arte</em> (Milano 2014); <em>Non toccarmi. Maria Maddalena e il corpo di Gesù risorto</em> (Bologna 2015); <em>La comunità sconfessata</em> (Milano 2016); <em>La custodia del senso. Necessità e resistenza della poesia </em>(Bologna 2017); <em>Cosa resta della gratuità?</em> (Milano 2018); <em>Panico politico</em> (con P. Lacoue-Labarthe, Pisa 2018); <em>Sessistenza</em> (Genova 2019).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Peter Sloterdijk
Esercizi sportivi (DE)
edizione2016agonismo
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597239985&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Peter Sloterdijk</h3> <h1>Esercizi sportivi (DE)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2016</span>agonismo</h4> <div class='mb_testo vuoto'></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong><strong>Peter Sloterdijk</strong> </strong>è stato professore di Filosofia ed Estetica presso la Staatliche Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe, di cui ha ricoperto a lungo il ruolo di rettore. Ha insegnato anche presso la Akademie der bildenden Künste di Vienna. È stato <em>visiting professor</em> in numerosi atenei e istituzioni, tra cui il Bard College di New York, il Collège International de Philosophie di Parigi e la Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo. Si è occupato delle forme di cinismo antico, moderno e contemporaneo, ha inoltre elaborato una “sferologia”, ossia una teoria filosofica e culturale dell’epoca moderna e post-moderna ruotante intorno alle idee di “bolla”, “globo” e “schiuma”. Ne è emerso un modello di antropologia filosofica basato sull’esercizio come dimensione decisiva dell’esistenza. Ha proposto un’antropotecnica e una fenomenologia della coscienza e dei suoi inganni in grado di fornire una considerazione complessiva della storia e dell’identità umana e delle sue mutazioni nell’era globale. Le sue ricerche coinvolgono anche la politica imperialistica dell’Occidente, l’impatto dei progressi scientifici e tecnologici nell’età contemporanea. Tra i suoi libri tradotti in italiano: <em>Devi cambiare la tua vita</em> (Milano 2010); <em>Caratteri filosofici. Da Platone a Foucault</em> (Milano 2011); <em>Stato di morte apparente. Filosofia e scienza come esercizio</em> (Milano 2011); <em>La mano che prende e la mano che dà</em> (Milano 2012); <em>Critica della ragion cinica</em> (Milano 2013); <em>Sfere</em>, 3 voll. (Milano 2014-2015); <em>Il quinto “Vangelo” di Nietzsche. Sulla correzione delle buone notizie</em> (Milano 2015); <em>L’imperativo estetico. Scritti sull’arte</em> (Milano 2017); <em>Che cosa è successo nel XX secolo? </em>(Torino 2017); <em>Dopo Dio</em> (Milano 2018); <em>I figli impossibili della nuova era: Sull’esperimento anti-genealogico dell’epoca moderna</em> (Milano 2018); <em>Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno</em> (Milano 2019); <em>Il quinto</em> “<em>Vangelo</em>” <em>di Nietzsche</em>. <em>Del miglioramento della buona novella</em> (Milano 2020); <em>Grigio. Il colore della contemporaneità</em> (Venezia 2023); <em>Il rimorso di Prometeo. Dal dono del fuoco al grande incendio del pianeta</em> (Venezia 2024).</p><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2024</p></div> </div> </div>
Georges Vigarello
Il mito dello sport (FR)
edizione2016agonismo
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597232611&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Georges Vigarello</h3> <h1>Il mito dello sport (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2016</span>agonismo</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>In chiave sociologica, Georges Vigarello indica come il modello sportivo plasmi la relazione immaginaria con la stessa democrazia, fornendo valore mitico all’idea di una riuscita sociale fondata sul merito e il talento.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Georges Vigarello</strong> è <em>directeur d’études</em> presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, dove è anche Condirettore del Centro Edgar Morin. Nelle sue ricerche storiche e antropologiche si è occupato dei temi dell’igiene e della salute, nonché delle rappresentazioni del corpo. Tra i suoi libri in italiano: <em>Lo sporco e il pulito. L’igiene e il corpo dal Medioevo a oggi</em> (Venezia 1996); <em>Il sano e il malato. Storia della cura del corpo dal Medioevo a oggi</em> (Venezia 1996); <em>Storia della violenza sessuale. XVI-XX secolo</em> (Venezia 2001); <em>Storia della bellezza. Il corpo e l’arte di abbellirsi dal Rinascimento a oggi</em> (Roma 2007).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2017</p></div> </div> </div>
Aleida Assmann
Memoria culturale (DE)
edizione2015ereditare
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597194748&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Aleida Assmann</h3> <h1>Memoria culturale (DE)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2015</span>ereditare</h4> <div class='mb_testo '><blockquote>Premessa teorica generale per indagare il concetto di “patrimonio culturale” è l’idea di “memoria culturale” avanzata da Aleida Assmann, che illustra il funzionamento del ricordo collettivo.</blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><p><strong>Aleida Assmann</strong> è stata a lungo professoressa di Anglistica e Teoria della letteratura presso l’Università di Konstanz, nonché <em>visiting professor</em><em> </em>e <em>fellow</em> in numerose istituzioni accademiche europee e americane, tra le quali il Wissenschaftskolleg di Berlino, il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Santa Monica e la Princeton University. Specialista della letteratura inglese, sia rinascimentale che romantica, è arrivata a elaborare una teoria della memoria culturale e degli spazi del ricordo che si configura come un compiuto terreno interdisciplinare nel quale interagiscono studi letterari, filosofia delle forme simboliche, teoria della comunicazione e prospettive storiografiche. In italiano è disponibile:<strong> </strong><em>Ricordare. Forme e mutamenti della memoria culturale </em>(Bologna 2002).</p>Ultimo aggiornamento profilo: 2015</p></div> </div> </div>
Jan Assmann
Il ritorno del rimosso (DE)
edizione2015ereditare
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597194715&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Jan Assmann</h3> <h1>Il ritorno del rimosso (DE)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2015</span>ereditare</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Jan Assmann descrive il funzionamento del ricordo collettivo, in particolare nella forma di un ritorno del rimosso. Emblematico il caso della ripresa mosaica del culto monoteistico, promosso originariamente dal faraone Akhenaton, ma poi cancellato dalla memoria egizia.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Jan Assmann</strong> già professore di Egittologia presso l'Università di Heidelberg, è attualmente professore onorario di Scienza generale della cultura e Teoria della religione presso l’Università di Konstanz. Ha insegnato a Parigi, a Gerusalemme e alla Yale University. Attraverso le sue ricerche storiche e antropologiche sulla civiltà egizia e sulle altre grandi civiltà antiche è giunto a formulare una teoria della scrittura e del ricordo come elementi costitutivi della memoria culturale.<strong> </strong>Tra i suoi libri in italiano: <em>La memoria culturale. Scrittura, ricordo e identità politica nelle grandi civiltà antiche</em><em> </em>(Torino, 1997);<em> Mosè l'egizio. Decifrazione di una traccia di memoria </em>(Milano 2000);<em> La morte come tema culturale. Immagini e riti mortuari nell'antico Egitto (</em>Torino 2002);<em> Potere e salvezza. Teologia politica nell'antico Egitto, in Israele e in Europa </em>(Torino 2002);<em> Non avrai altro Dio. Il monoteismo e il linguaggio della violenza </em>(Bologna 2007);<em> Dio e gli dei. Egitto, Israele e la nascita del monoteismo </em>(Bologna 2009); <em>La distinzione mosaica ovvero Il prezzo del monoteismo </em>(Milano 2011).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2015</p></div> </div> </div>
Zygmunt Bauman
Educazione Globale (EN)
edizione2015ereditare
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597181776&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Zygmunt Bauman</h3> <h1>Educazione Globale (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2015</span>ereditare</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Per garantire la propria continuità, le culture hanno elaborato molteplici meccanismi di trasmissione, tanto intellettuali, quanto pragmatici, tanto intenzionali, quanto involontari. Partendo dalla constatazione che lo scenario contemporaneo offre due sfide alla trasmissione, dovute da un lato alla globalizzazione e dall’altro all’accelerazione, Zygmunt Bauman sottolinea la necessità di una compiuta educazione al globalismo.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Zygmunt Bauman</strong> (1925 - 2017) è stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia. Nei suoi numerosi libri ha delineato gli aspetti salienti della società globalizzata, sottolineando in particolare i processi di individualizzazione, i mutamenti nella definizione del pubblico e del privato e le conseguenze filosofiche e morali del nuovo capitalismo, fino a formulare un’antropologia filosofica imperniata sull’esperienza dell’incertezza. Tra le sue recenti pubblicazioni in italiano: <em>Consumo, dunque sono</em> (Roma-Bari 2010); <em>L’etica in un mondo di consumatori</em> (Roma-Bari 2010); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2013); <em>Gli usi postmoderni del sesso</em> (Bologna 2013); <em>Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale</em> (Roma-Bari 2013); «La ricchezza di pochi avvantaggia tutti». Falso! (Roma-Bari 2013); <em>Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida</em> (con D. Lyon, Roma-Bari 2014); <em>Futuro liquido. Società, uomo, politica e filosofia</em> (Torino 2014); <em>La solitudine del cittadino globale</em> (Milano 2014); <em>Conversazioni su Dio e sull'uomo</em> (Roma-Bari 2014); <em>Vita liquida</em> (Roma-Bari 2014); <em>Le sorgenti del male</em> (Trento 2014); <em>Visti di uscita e biglietti di entrata. Paradossi dell'assimilazione ebraica</em> (Firenze 2014); <em>Il secolo degli spettatori. Il dilemma globale della sofferenza umana</em> (Bologna 2015); <em>Stato di crisi</em> (Torino 2015); <em>Il ritorno del pendolo. Psicoanalisi e futuro del mondo liquido</em> (Trento 2015); <em>Babel</em> (con E. Mauro, Roma-Bari 2015); <em>Per tutti i gusti. La cultura nell’età dei consumi </em>(Roma-Bari 2016).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2016</p></div> </div> </div>
Robert Darnton
Digitalizzazione e democrazia (EN)
edizione2015ereditare
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='C'><div class='on'><iframe width="100%" height="405" scrolling="no" frameborder="no" allow="autoplay" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/597174645&color=%23ff5500&auto_play=true&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true&visual=true&autoplay=true"></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies C'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>SoundCloud</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Robert Darnton</h3> <h1>Digitalizzazione e democrazia (EN)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2015</span>ereditare</h4> <div class='mb_testo '><p>Partendo dal processo di digitalizzazione dei beni librari, Robert Darnton discute le prospettive relative all’accesso al sapere e ai processi di democratizzazione.</p></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Robert Darnton</strong> è Carl H. Pforzheimer Professor di Storia presso l’Università di Harvard, dove è anche Direttore della Biblioteca universitaria. Specialista dell’illuminismo francese, è uno dei massimi studiosi della storia del libro come fondamentale fattore di mutamento culturale. Più di recente si è occupato del rapporto tra digitalizzazione, accesso al sapere e democrazia. Tra i suoi libri in italiano: <em>Il Grande Affare dei Lumi. Storia editoriale dell'Encyclopédie </em>(Milano 1979);<em> L'intellettuale clandestino. Il mondo dei libri nella Francia dell'illuminismo </em>(Milano 1982);<em> Il bacio di Lamourette </em>(Milano 1989);<em> La dentiera di Washington. Considerazioni critiche a proposito di illuminismo e modernità </em>(Roma 1997); <em>L'età dell'informazione. Una guida non convenzionale al Settecento </em>(Milano 2004);<em> Il futuro del libro </em>(Milano 2011);<em> Il grande massacro dei gatti e altri episodi della storia culturale francese </em>(Milano 2013).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>Ultimo aggiornamento profilo: 2015</p></div> </div> </div>

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